J.Rebus, 25/08/2011 15.54:
Non capisco,pè spiegami l'uso "giusto" e l'uso "distorto".
Sono sicuro che alla fine il discorso andrà a finire sulle condizioni ambientali,le quali allora sussitevano(il fascismo) ma oggi?
Quasi tutti gli stati del mondo hanno l'immunità parlamentare e pochi hanno avuto il fascismo.
Non è quindi (solo) questione delle questioni socio-politiche e storiche a far sì che nascesse una norma del genere.
Il ruolo del parlamento è FONDAMENTALE in una democrazia. Ed il parlamento, per la delicatezza delle sue funzioni, deve essere tutelato da tutte le ingerenze esterne, in particolar modo quelle di un qualunque PM che abbia voglia di fare carriera o semplicemente stia cercando il suo "minuto di gloria".
Il potere della magistratura, lo ricordo, non è cancellato ma semplicemente sospeso(fermo restando il fatto che, in un parlamento di ONESTI, non ci si dovrebbe fare scudo solo per il colore del partito: quindi se si ritiene giusta l'indagine bisognerebbe, anzi, consegnare nelle mani della magistratura l'indagato, sebbene un militante del proprio partito).
Cosa ben diversa, e di ancora più alta civiltà, è la proposta "grillina" del "parlamento pulito". Tutti i condannati in via definitiva dovrebbero andar via dal parlamento, così come tutti i pregiudicati ed i plurigiudicati. Non sono d'accordo, invece, col fatto che debba andare via anche chi è solo indagato. Essere indagati non è segno di colpevolezza.
E neppure è strano che il legislatore non l'abbia prevista, a suo tempo, una norma del genere: chi (delle menti eccelse che hanno contribuito alla nascita della costituzione) avrebbe maai pensato che, un giorno, si sarebbe permesso a chi viola la legge di FARE la legge? Credo che per loro fosse fuori dal mondo una cosa del genere. Ebbene, questa ritengo sia una priorità. L'immunità, invece, andrebbe rivista solo nelle sue linee concrete: il principio dovrebbe restare!