“La testa vuota non era rivolto a Emanuelita, ma a me, lo stesso che ha scritto che non accetta di essere definito tale. Visto che 3 gradi di giudizio possono bastare, intanto comincerei col dire che se uno è stato accusato come istigatore di un omicidio non possa essere definito un assassino. Ci sono altre considerazioni che tralascio. Seppure nell’ironia, è stato fatto riferimento all’alibi. A questo punto cito la dichiarazione, piuttosto dettagliata, data da uno degli omicida di quel pomeriggio, Mario Maccione: “In Fiera di Senigallia ci siamo incontrati anche con Paolo Leoni, Volpe Andrea, Sapone Nicola, Massimino Magni. Chiara Marino no, era a casa. erano questi 4 e Monterosso Eros anche. Loro sono venuti con i mezzi, tranne Volpe Andrea che è venuto in macchina con la sua macchina con Sapone Nicola. Ci siamo incontrati in Fiera di Senigallia e abbiamo pianificato come avrebbe dovuto continuare. Sapevamo che la Chiara Marino ci aspettava a casa, che c’era un accordo che solo Ozzy poteva andarla a prendere perché era quello che conosceva la madre di Chiara.
Cioè diciamo che la madre sapeva di noi, ma non ci conosceva, conosceva solo… Quello che penso io che conosceva Paolo Leoni e Sapone Nicola, gli unici due, al massimo noi dopo il fatto è venuta a conoscerci. Penso che conoscesse solo queste due persone. Siccome Paolo Leoni lo conosceva da anni o comunque conosceva la sua famiglia da anni, si sarebbe fidata di lui. Abbiamo aspettato il momento di andare e io Fabio Tollis, Sapone Nicola, Volpe Andrea e Paolo Leoni siamo saliti sulla vettura di Volpe Andrea e ci siamo avviati verso la casa di Chiara Marino…
Ci siamo avviati dalla Fiera in 5 e siamo arrivati all’abitazione di via Marzabotto a Corsico, l’abitazione di Chiara Marino, fermandoci in un punto che non era visibile da casa di Chiara Marino. Ozzy, Paolo Leoni è sceso dalla macchina è andato a casa di Chiara Marino e ha preso la Chiara andandosene via con il suo motorino, con il motorino di Chiara alla guida c’era Paolo Leoni, così che la madre vedeva che loro due andassero via assieme. Fatto questo, ha accompagnato la Chiara Marino in macchina ed è salita la Chiara Marino in macchina nostra e Paolo Leoni con il motorino di Chiara Marino si è avviato verso il Midnight.”
Piuttosto particolareggiato, non credete? Il fatto che Leoni non fosse presenti in fiera quel pomeriggio non esclude che possano aver pianificato la cosa in altre occasioni. Non farebbe una piega, se non fosse che Volpe, Maccione e Guerrieri lo hanno accusato dando quella precisa indicazione. Se questo fosse falso è chiaro che andrebbe a cadere l’impianto accusatorio. Faccio un esempio: se io dicessi che tu sabato scorso eri con me in un certo posto e mi avessi detto di uccidere una persona che io la sera stessa ho eliminato, l’accusa contro di te si baserebbe sul fatto che io indico specificamente riferito a te. Se dimostrassero che eri da tutt’altra parte, non è che io allora potrei dire “sì, però me l’ha detto venerdì sera”. Non sarei attendibile.
Vedete, il concetto di “prova” a mio parere in un qualsiasi sistema giudiziario deve essere al di là di ogni ragionevole dubbio, altrimenti come potrebbe l’accusato difendersi? Se io dimostro un alibi, non sono certo che una sentenza possa spiegarlo come non inattaccabile, deve dimostrare che quel mio alibi sia falso prima di condannarmi all’ergastolo, non credete? “Roberto