NAPOLI - Richieste di informazioni ma anche insulti. Il numero verde dell’Anm ieri è stato rovente. Motivo delle vibrate proteste dei cittadini la soppressione di ben tre linea: il 601 (da piazza Garibaldi a piazza Vittoria), il C82 (da Brin a piazza Trieste e Trento) e il 4 (da San Giovanni a piazza Vittoria). Tre linee soppresse e due rimesse in pista. L’1, lo storico tram, è stato rimesso in pista dopo una sospensione di un anno e mezzo. Corsa ridotta, fino ad una «forchetta» (costata 150mila euro) creata vicino alla stazione marittima dove, chi vuole raggiungere piazza Vittoria, trova la new entry il 155. In sostanza due mezzi al posto di uno per raggiungere la meta, ovvero Vittoria.
La modifica annunciata già due giorni fa con dei cartelli informativi posti sotto le fermate fino a ieri non era stata metabolizzata dai cittadini. L’avvio del nuovo servizio ha creato il caos, generato malumore e costretto gli utenti ad impazzire tra un capolinea e l’altro. Una operazione - spiega l’Azienda napoletana mobilità - - per rimettere in pista i Sirio, i tram acquistati anni fa, pagati un occhio della testa (900mila euro l’uno) e lasciati in parcheggio da quando sono iniziati i lavori della metro. Le modifiche delle linee sono state effettuate - aggiungono - solo ed esclusivamente per migliorare il servizio.
Gli utenti non la vedono alla stessa maniera. Il gioco di interscambio tra il tram e il bus non ha riscosso molto successo e, per quanto riguarda il battesimo avvenuto ieri, la situazione è peggiorata anche per le risposte evasive degli autisti degli altri mezzi che non conoscevano le nuove fermate. La giornata per molte persone è iniziata davvero male. Basti pensare che al numero verde su una media giornaliera di 200 chiamate ben 100 (i fortunati che hanno ottenuto risposta) riguardavano il 601, una soppressione che è diventata un caso. Il presidente dell’Anm Antonio Simeone offre una speranza agli utenti pur ribadendo che molto dipende dal Comune: «Noi auspichiamo che la linea tranviaria (la 1 ndr) possa riprendere fino a piazza Vittoria ed arrivare fino a Sannazaro per il potenziamento del trasporto ecologico e di qualità e per dare anche un senso ai 6 milioni di euro di soldi pubblici che sono stati spesi per la tratta da piazza Vittoria a piazza Sannazaro».
A breve ci potrebbero essere novità per la linea 4. Dall’Anm tengono a sottolineare che si sta valutando la situazione e se la rete tiene allora verrà ripristina. Per il momento bisogna accontentarsi di quello che è stato deciso con i disagi che hanno prodotto nella prima giornata con tempi di attesa tra il tram e bus di scambio che hanno sfiorato anche i 40 minuti. Un eccezione. L’attesa, assicurano, sarà di soli dieci minuti.
ma vogliono che i pendolari si decidano a dar fuoco a tutti i bus?Tanto monnezza in fiamme già ce n'è in abbondanza
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