Acquistare libri fotocopiati è illegale, ma l'illegalità non comporta l'ingiustizia. Una legge può essere ingiusta e, quindi, può non essere rispettata. Ovviamente vengono previste delle sanzioni, ma le sanzioni sono anche esse ingiuste. Altrimenti ci troviamo a dover giustificare le persecuzioni degli ebrei o il carcere di Mandela o le ritorsioni contro Gandhi.
Il costo dei libri è elevato e spesso non è accessibile (il primo anno costa circa 500€ e non è l'anno più costoso. La cifra rappresenta oltre un terzo della tassa pagata per la fascia più alta di reddito. Se la volessimo considerare un'imposta, sarebbe regressiva rispetto al reddito.). Inoltre i libri acquistati spesso non sono utili alla preparazione di alcun concorso e rappresentano un'inutile spesa(diverso da chi fa acquistare il Gazzoni a 110€ che sono soldi investiti e non spesi). Lo studio è un diritto che dovrebbe essere assicurato dallo Stato (concetto che io aborro), ma laddove non abbiamo un'università seria e privata (come piacerebbe a me) allora diventa necessario ricordare a tutti che il nostro sistema di università pubblico costa ai nostri genitori e a noi una cifra considerevole detratta dal nostro reddito.
Ora posso anche capire che dura lex sed lex, ma, attenzione, non è tollerabile quella legge costruita per proteggere l'arbitrio e l'ingiustizia.
Inoltre vorrei far notare che alcuni professori (non mi stancherò mai di citare il prof. Amirante) avevano\hanno una disponibilità immensa per supplire alle impossibilità economiche. Il prof. Amirante, con tutti i suoi limiti e le sue divagazioni, ha portato avanti il corso di costituzionale in supplenza di Villone con uno stile ed una voglia tale da spingerci a seguire seminari in cui eravamo in 10 pur di fargli piacere. Non lo facevamo per "lecchinaggio", ma per riconoscenza nei confronti di un uomo che ha messo i suoi libri a disposizione degli studenti, che è stato presente SEMPRE in dipartimento, che non ha risparmiato un attimo del suo tempo per spiegazioni ed approfondimenti, che in seduta d'esame aveva lo sguardo perso come un bambino a scartare la collezione di cd di Mozart mentre si confrontava, nello specifico con me, sull'economia mondiale.
Tuttavia anche lui aveva un esame dedicato ai suoi libri (dottrina dello Stato) e faceva portare un suo saggio (quasi completamente ripreso nei libri di dottrina) come parte speciale di costituzionale.