Da Il Secolo XIX
Non è esploso per un difetto dell’innesco
Pacco bomba vicino alla redazione del Fatto
21 febbraio 2011
Milano - Non fossero intervenuti tempestivamente gli artificieri, quel pacco lasciato sull’ ingresso dell’Eni Energy Store, di Corso Sempione, all’angolo con via Melzi d’Eril, avrebbe potuto provocare danni. Ben confezionato, con 3 petardi e una bottiglia di liquido infiammabile collegati a un timer da cucina, sarebbe potuto esplodere
davanti alle vetrine strette tra la filiale di una banca e l’ingresso di una palazzina.
L’ordigno, artigianale ma congegnato con tutti i crismi -
lasciato con ogni probabilità intorno alle 13 o poco dopo - sarebbe entrato in detonazione alle 13.50: l’ora fissata su quadrante del timer per l’esplosione. Considerato che la richiesta di intervento alla Polizia, era stata fatta dal gestore del negozio alle 13.30, in meno di 20 minuti, gli artificieri della Polizia sono riusciti a scongiurare ogni possibile rischio, disinnescando l’ordigno di cui non si conosce il potenziale lesivo. In serata, nessuna rivendicazione del gesto è giunta alle forze dell’ordine.
Sul posto oltre agli artificieri, sono intervenuti uomini della Polizia scientifica e della Digos, Carabinieri e agenti della Polizia locale. L’area vicina al negozio dell’Eni è stata transennata per un paio di ore abbondanti. Pochi i curiosi, attirati dalle telecamere e dagli obiettivi dei fotografi.
In un primo momento, visto l’ubicazione, era balenata anche l’ipotesi - poi abbandonata - che il pacco esplosivo potesse non essere destinato all’
Eni Energy Store: nelle vicinanze, ad una cinquantina di metri, c’è la
redazione de `Il Fatto Quotidiano´ mentre, a qualche centinaio di metri, svetta la storica
sede milanese della Rai.
Proprio
uno dei giornalisti di punta de `Il fatto Quotidiano´, Peter Gomez ha escluso che l’ordigno trovato in Corso Sempione potesse essere destinato alla redazione del giornale affacciata, proprio dietro l’angolo, in via Melzi d’Eril.
«Non era per noi il pacco bomba - ha spiegato Gomez ai microfoni di Radio 24 -. C’è un Energy store dell’Eni all’angolo e la bombetta incendiaria era piazzata proprio davanti alla loro vetrina», ha tagliato corto, fugando, da subito, ogni dubbio.
Fonte: Il Secolo XIX 21 2 2011
Altre fonti:
da Il Fatto Quotidiano:
(VIDEO)
Milano, trovato pacco bomba: non esploso per difetto innesco
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.