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Pacco Bomba a Milano (vicino redazione Fatto Quotidiano)

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    Etrusco
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    00 22/02/2011 11:25
    Da Il Secolo XIX

    Non è esploso per un difetto dell’innesco

    Pacco bomba vicino alla redazione del Fatto
    21 febbraio 2011

    Milano - Non fossero intervenuti tempestivamente gli artificieri, quel pacco lasciato sull’ ingresso dell’Eni Energy Store, di Corso Sempione, all’angolo con via Melzi d’Eril, avrebbe potuto provocare danni.
    Ben confezionato, con 3 petardi e una bottiglia di liquido infiammabile collegati a un timer da cucina, sarebbe potuto esplodere davanti alle vetrine strette tra la filiale di una banca e l’ingresso di una palazzina.

    L’ordigno, artigianale ma congegnato con tutti i crismi - lasciato con ogni probabilità intorno alle 13 o poco dopo - sarebbe entrato in detonazione alle 13.50: l’ora fissata su quadrante del timer per l’esplosione. Considerato che la richiesta di intervento alla Polizia, era stata fatta dal gestore del negozio alle 13.30, in meno di 20 minuti, gli artificieri della Polizia sono riusciti a scongiurare ogni possibile rischio, disinnescando l’ordigno di cui non si conosce il potenziale lesivo. In serata, nessuna rivendicazione del gesto è giunta alle forze dell’ordine.

    Sul posto oltre agli artificieri, sono intervenuti uomini della Polizia scientifica e della Digos, Carabinieri e agenti della Polizia locale. L’area vicina al negozio dell’Eni è stata transennata per un paio di ore abbondanti. Pochi i curiosi, attirati dalle telecamere e dagli obiettivi dei fotografi.

    In un primo momento, visto l’ubicazione, era balenata anche l’ipotesi - poi abbandonata - che il pacco esplosivo potesse non essere destinato all’Eni Energy Store: nelle vicinanze, ad una cinquantina di metri, c’è la redazione de `Il Fatto Quotidiano´ mentre, a qualche centinaio di metri, svetta la storica sede milanese della Rai.

    Proprio uno dei giornalisti di punta de `Il fatto Quotidiano´, Peter Gomez ha escluso che l’ordigno trovato in Corso Sempione potesse essere destinato alla redazione del giornale affacciata, proprio dietro l’angolo, in via Melzi d’Eril.
    «Non era per noi il pacco bomba - ha spiegato Gomez ai microfoni di Radio 24 -. C’è un Energy store dell’Eni all’angolo e la bombetta incendiaria era piazzata proprio davanti alla loro vetrina», ha tagliato corto, fugando, da subito, ogni dubbio.

    Fonte: Il Secolo XIX 21 2 2011

    Altre fonti:

    da Il Fatto Quotidiano:
    (VIDEO)

    Milano, trovato pacco bomba: non esploso per difetto innesco

    Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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    .pisicchio.
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    00 22/02/2011 12:30
    Re:
    Etrusco, 22/02/2011 11.25:

    Da Il Secolo XIX

    Non è esploso per un difetto dell’innesco

    Pacco bomba vicino alla redazione del Fatto
    21 febbraio 2011

    Milano - Non fossero intervenuti tempestivamente gli artificieri, quel pacco lasciato sull’ ingresso dell’Eni Energy Store, di Corso Sempione, all’angolo con via Melzi d’Eril, avrebbe potuto provocare danni.
    Ben confezionato, con 3 petardi e una bottiglia di liquido infiammabile collegati a un timer da cucina, sarebbe potuto esplodere davanti alle vetrine strette tra la filiale di una banca e l’ingresso di una palazzina.

    L’ordigno, artigianale ma congegnato con tutti i crismi - lasciato con ogni probabilità intorno alle 13 o poco dopo - sarebbe entrato in detonazione alle 13.50: l’ora fissata su quadrante del timer per l’esplosione. Considerato che la richiesta di intervento alla Polizia, era stata fatta dal gestore del negozio alle 13.30, in meno di 20 minuti, gli artificieri della Polizia sono riusciti a scongiurare ogni possibile rischio, disinnescando l’ordigno di cui non si conosce il potenziale lesivo. In serata, nessuna rivendicazione del gesto è giunta alle forze dell’ordine.

    Sul posto oltre agli artificieri, sono intervenuti uomini della Polizia scientifica e della Digos, Carabinieri e agenti della Polizia locale. L’area vicina al negozio dell’Eni è stata transennata per un paio di ore abbondanti. Pochi i curiosi, attirati dalle telecamere e dagli obiettivi dei fotografi.

    In un primo momento, visto l’ubicazione, era balenata anche l’ipotesi - poi abbandonata - che il pacco esplosivo potesse non essere destinato all’Eni Energy Store: nelle vicinanze, ad una cinquantina di metri, c’è la redazione de `Il Fatto Quotidiano´ mentre, a qualche centinaio di metri, svetta la storica sede milanese della Rai.

    Proprio uno dei giornalisti di punta de `Il fatto Quotidiano´, Peter Gomez ha escluso che l’ordigno trovato in Corso Sempione potesse essere destinato alla redazione del giornale affacciata, proprio dietro l’angolo, in via Melzi d’Eril.
    [G]«Non era per noi il pacco bomba - ha spiegato Gomez ai microfoni di Radio 24 -. C’è un Energy store dell’Eni all’angolo e la bombetta incendiaria era piazzata proprio davanti alla loro vetrina», ha tagliato corto, fugando, da subito, ogni dubbio.
    Fonte: Il Secolo XIX 21 2 2011

    Altre fonti:

    da Il Fatto Quotidiano:
    (VIDEO)

    Milano, trovato pacco bomba: non esploso per difetto innesco





    Se non era per loro...che senso ha il titolo?

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    Paperino!
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    Utente Gold
    Amministratore
    00 23/02/2011 00:03
    Re: Re:
    .pisicchio., 22/02/2011 12.30:





    Se non era per loro...che senso ha il titolo?





    In effetti, me lo chiedevo anche io [SM=x43668]
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    edmondantes01
    Post: 7
    Post: 7
    Utente Junior
    00 23/02/2011 12:26
    Metodo Sallusti..
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    .pisicchio.
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    Post: 1.857
    Utente Veteran
    00 23/02/2011 15:06
    Re:
    edmondantes01, 23/02/2011 12.26:

    Metodo Sallusti..




    O anche metodo De Gregorio
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    edmondantes01
    Post: 41
    Post: 41
    Utente Junior
    00 23/02/2011 15:28
    va beh però si vede che i giornalisti del fatto sono seri. subito hanno detto che non era per loro. Poca gente seria. Poi la De Gregorio è una brava persona! Sallusti già tiene la faccia del teschio e, come diceva Lombroso, certe facce per forza di cose sono criminali.
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    .pisicchio.
    Post: 1.859
    Post: 1.859
    Utente Veteran
    00 23/02/2011 17:58
    Re:
    edmondantes01, 23/02/2011 15.28:

    va beh però si vede che i giornalisti del fatto sono seri. subito hanno detto che non era per loro. Poca gente seria. Poi la De Gregorio è una brava persona! Sallusti già tiene la faccia del teschio e, come diceva Lombroso, certe facce per forza di cose sono criminali.




    Bravissima e sensibile! Ad es. quando ha messo in risalto la morte di quel povero cristo che aveva anche la sfiga di chiamarsi come SB.
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    Lady_21
    Post: 6.544
    Post: 6.544
    Utente Master
    00 23/02/2011 18:08
    Re: Re:
    .pisicchio., 23/02/2011 17.58:




    Bravissima e sensibile! Ad es. quando ha messo in risalto la morte di quel povero cristo che aveva anche la sfiga di chiamarsi come SB.




    non ti scordare ironica.
    I lettori si divertirono come pazzi ad aprire il giornale e scoprire lo scherzetto
    non ti dico poi i parenti del defunto quante risate si sono fatti...






    "Perchè un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte"

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    edmondantes01
    Post: 48
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    Utente Junior
    00 23/02/2011 20:35
    Va beh ragazzi, ma il fine era giustificato... doveva in qualche modo colpire Berlusconi e ha fatto benissimo. POi la famiglia del defunto era di csx ed avrà sicuramente apprezzato.
    Ma solo Lui può fare l'ironia?