Dopo settimane di polemiche e scontri finalmente è ufficiale: il 17 marzo sarà festa nazionale. Varato il decreto legge che istituisce la celebrazione per festeggiare i 150 anni dell'Italia. Fabbriche, scuole e uffici chiusi. E scoppia la polemica. Governo spaccato: no dei ministri leghisti. Calderoli: "Pura follia, è incostituzionale"
Venerdí 18.02.2011 12:42
Dopo le polemiche delle ultime settimane, il Consiglio dei ministri ha deciso: il 17 marzo sarà festa nazionale. Ma la decisione non è stata indolore: i tre ministri leghisti hanno votato contro.
LO SCONTRO- E al termine della riunione Roberto Calderoli è stato molto netto: "Fare un decreto legge per istituire la festività del 17 marzo, un decreto legge privo di copertura (traslare come copertura gli effetti del 4 di novembre, infatti, rappresenta soltanto un pannicello caldo e non a casa mancava la relazione tecnica obbligatoria prevista dalla legge di contabilità), in un Paese che ha il primo debito pubblico europeo e il terzo a livello mondiale e in più farlo in un momento di crisi economica internazionale è pura follia. Ed è anche incostituzionale".
LA LEGA DICE NO- Umberto Bossi, Roberto Maroni e Roberto Calderoli da tempo contestano la scelta di festeggiare con l'astensione dal lavoro e dalle scuole il 17 marzo. Ma con la Lega non c'è nessuna rottura, si affretta a chiarire Ignazio La Russa. Maroni era assente, mentre Bossi e Calderoli hanno "se pur in modo garbato, espresso una diversità di opinione", ha detto il ministro nella conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri. "Posso tranquillamente affermare che la copertura c'è, con il trasferimento degli effetti giuridici ed economici del 4 novembre. Non c'è nulla di male se nel Cdm, che si è espresso a larga maggioranza, si esprime una diversità di opinione. Ho discusso con Bossi in modo tranquillo e gli ho fatto notare che dove c'è il federalismo lo spirito nazionale è più forte. Credo che le due cose possano andare di pari passo", ha detto il ministro della Difesa. Per La Russa "forse, quando il federalismo sarà compiuto chi, fra gli amici che hanno oggi votato contro, potranno aderire".
LE REPLICHE DEL PDL - Commentando le parole di Calderoli, La Russa ha cercato di gettare acqua sul fuoco delle polemiche: "Non c'è nessuna rottura, nessuna frattura" con la Lega, "ma solo una diversitá di opinioni. Non obbligheremo nessuno a festeggiare l'Unitá d'Italia, chiediamo solo rispetto". "C'è molta soddisfazione per gli effetti positivi che la festa del 17 marzo porterà al settore del Turismo» ha detto Michela Vittoria Brambilla. «Ci sono diverse festività che cadono nel week end e nel lunedì quindi questa festa sarà un'occasione per viaggi in Italia e compenserà l'assenza di altri ponti". E per il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, celebrare il 17 marzo è "neutrale da un punto di vista economico", anche perché il 2011 è "un anno positivo dal punto di vista dei giorni lavorati".
[Modificato da aspirantegiurista 18/02/2011 13:08]
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