Giuristi Federiciani ...lasciate libero ogni pensiero o voi che entrate...

Consiglio cultural-teatral-poetico

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    Un_Minollo
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    Utente Master
    00 06/12/2010 19:31
    Sto dando una mano ad alcuni ragazzi che hanno una fondato un'associazione culturale e il 23 dicembre faranno la cerimonia di presentazione al pubblico. Questa sarà più che altro un dibattito d'illustrazioni degli obiettivi e dei temi a cuore dell'associazione, intervallata da alcuni interventi di artisti emergenti del napoletano e da alcuni sketch teatrali. I punti cardini, del dibattito nonchè dell'associazione in sè, sono quelli della valorizzazione delle cultura napoletana nonchè dell'aggregazione/mobilitazione/comprensioni dei problemi socio-politici che ben sappiamo. Mi hanno chiesto, a me e ad un altro ragazzo, di fare un intervento recitativo. Io dovrei aprire, l'altro chiude con "La Livella" di Totò (capolavoro sull'uguaglianza...). Ora non so assolutamente cosa fare...loro mi hanno dato carta bianca, con l'unica limitazione che non si può fare una canzone, neanche chitarra e voce, poichè l'ambiente non si presta ne con microfono e amplificazione (che tra l'altro non ci sono) ne senza, cosa che mi ha segato le gambe siccome, pur recitando anche senza cantare, principalmente faccio questo. Quindi inizialmente avevo pensato di adattare qualcosa del teatro canzone di Gaber, ma mi sto rendendo conto che senza Musica la cosa perde...Quindi avevo pensato ad una poesia di respiro sociale, ma non so dove andare a parare, anche riguardo ad altri "monologhi" o "sketchettini" teatrali di altri autori...
    Mi sapete consigliare qualcosa, in base al vostro gusto e conoscenza?
    Mi piacerebbe fare qualcosa di respiro universale, che non si riferisca specificamente ai problemi tema del dibattito, ma che tratti grandi temi quali, chessò, la disillusione verso la poetica, il tramonto degli ideali e cose simili...
    Grazie di cuore a chi mi darà una mano... [SM=x43813]






    "...a quella quasi da immaginare, tanto di fretta l'hai vista passare...dal balcone a un segreto più in là...e ti piace ricordarne il sorriso che non ti ha fatto e che tu le hai deciso, in un vuoto di felicità..."



    "...si sente sempre più spesso che sono un pazzo depresso...meglio depressi che stronzi del tipo "Me ne fotto", perchè non dicono "Io mi interesso?!"..."



    ...harmony you will be my bride...






  • Napapiiri
    00 06/12/2010 19:38
    se l'associazione è di matrice religiosa sarebbe ad hoc recitare il Faust di Marlowe,quando il diavolo va a prendere l'anima..non ci azzecca niente,ma sarebbe di grande impatto [SM=x43638] [SM=x43626]
    [Modificato da Napapiiri 06/12/2010 19:42]
  • Niña de Luna
    00 06/12/2010 19:46
    se l'altro chiude con Totò...hai spulciato qualche monologo/poesia del nostro Eduardo? [SM=x43813]
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    Primalux
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    00 06/12/2010 20:19
  • democrat4lyf90
    00 06/12/2010 20:29
    Re:
    Un_Minollo, 06/12/2010 19.31:

    Sto dando una mano ad alcuni ragazzi che hanno una fondato un'associazione culturale e il 23 dicembre faranno la cerimonia di presentazione al pubblico. Questa sarà più che altro un dibattito d'illustrazioni degli obiettivi e dei temi a cuore dell'associazione, intervallata da alcuni interventi di artisti emergenti del napoletano e da alcuni sketch teatrali. I punti cardini, del dibattito nonchè dell'associazione in sè, sono quelli della valorizzazione delle cultura napoletana nonchè dell'aggregazione/mobilitazione/comprensioni dei problemi socio-politici che ben sappiamo. Mi hanno chiesto, a me e ad un altro ragazzo, di fare un intervento recitativo. Io dovrei aprire, l'altro chiude con "La Livella" di Totò (capolavoro sull'uguaglianza...). Ora non so assolutamente cosa fare...loro mi hanno dato carta bianca, con l'unica limitazione che non si può fare una canzone, neanche chitarra e voce, poichè l'ambiente non si presta ne con microfono e amplificazione (che tra l'altro non ci sono) ne senza, cosa che mi ha segato le gambe siccome, pur recitando anche senza cantare, principalmente faccio questo. Quindi inizialmente avevo pensato di adattare qualcosa del teatro canzone di Gaber, ma mi sto rendendo conto che senza Musica la cosa perde...Quindi avevo pensato ad una poesia di respiro sociale, ma non so dove andare a parare, anche riguardo ad altri "monologhi" o "sketchettini" teatrali di altri autori...
    Mi sapete consigliare qualcosa, in base al vostro gusto e conoscenza?
    Mi piacerebbe fare qualcosa di respiro universale, che non si riferisca specificamente ai problemi tema del dibattito, ma che tratti grandi temi quali, chessò, la disillusione verso la poetica, il tramonto degli ideali e cose simili...
    Grazie di cuore a chi mi darà una mano... [SM=x43813]




    queste parole mi hanno fatto immediatamente venire in mente il Don Chischiotte di Cervantes [SM=x43805]
    spiega meglio [SM=x43673]

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    Primalux
    Post: 4.091
    Post: 4.091
    Utente Master
    00 06/12/2010 20:41
    di monologhi maschili ce ne sono tantissimi..
    In assoluto uno dei più belli per me è quello di Jennifer di Ruccello, tratto dalla sua opera le cinque rose di Jennifer,ma si tratta di una prova recitativa alquanto difficile anche perchè Jennifer è un travestito.
    Ancora:
    - il monologo di Shylock tratto da "Il mercante di Venezia" di Shakespeare;
    - Il monologo tratto dal "L'attimo fuggente";
    -Il monologo "Mio padre è morto partigiano" di Lerici




  • Massimo Volume
    00 06/12/2010 20:48
    Visto che citi Gaber, puoi benissimo recitare, anzi leggere con pathos "Io se fossi Dio", che si presta magnificamente.
    A questo punto ce la sentiamo pure.

    ps. Se vuoi qualcosa con "respiro sociale" potresti anche leggere "Qualcuno era comunista" dello stesso Gaber

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    Un_Minollo
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    Utente Master
    00 06/12/2010 23:02
    ...grazie a tutti per le risposte, mi state dando una grande mano [SM=x43813]


    @Napa: auahuahuahauha...sicuramente! [SM=x43636] Tra l'altro è davvero fantastico [SM=x43607]

    @Nigna: si ho visto qualcosa del Maestro, ma sono un pò troppo brevi...

    @democratica: cazzo, sai che hai avuto proprio una bella idea?! In effetti il Don Chisciotte è la perfetta metafora del disincanto, dell'utopia...ma che passo leggere?! la lotta contro i mulini?!...o è troppo banale?!

    @primalux: li conosco tutti, tranne il primo da te citato...pur non essendo fattibile, mi informerò per interesse personale, sembra interessante [SM=x43813] quanto al Mercante ( [SM=x43829] ) il monologo è quello che dice tipo "anche noi ebrei sanguiniamo, moriramo, ci vendichiamo.." ect?! (detto molto frettolosamente?! [SM=x43636] ) se è così è stupendo, ma troppo "specifico" forse...
    L'Attimo fuggente non sarebbe una cattiva idea, anche per il fatto che la platea sarà composta sicuramente in gran parte da ragazzi (potrebbe non c'entrare un cazzo questo, ma cmq... [SM=x43668] )...il monologo di mio padre è morto partigiano, sbaglio o è romanesco?!...se così fosse sarebbe un guaio... [SM=x43668]


    @massimovolume: In effetti, ti dirò, "Io se fossi Dio" è stata la mia prima scelta...a dire il vero Gaber in generale è stato il mio primo pensiero...ho solo paura che, senza un minimo supporto musicale, la cosa possa risultare poco incisiva...considerando anche il fatto che io non sono Gaber... [SM=x43668]


    Vi ringrazio ancora per la mano dears [SM=x43813] [SM=x43813] [SM=x43813] [SM=x43813]






    "...a quella quasi da immaginare, tanto di fretta l'hai vista passare...dal balcone a un segreto più in là...e ti piace ricordarne il sorriso che non ti ha fatto e che tu le hai deciso, in un vuoto di felicità..."



    "...si sente sempre più spesso che sono un pazzo depresso...meglio depressi che stronzi del tipo "Me ne fotto", perchè non dicono "Io mi interesso?!"..."



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    Primalux
    Post: 4.092
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    Utente Master
    00 07/12/2010 00:00
    Re:
    Un_Minollo, 06/12/2010 23.02:

    ...grazie a tutti per le risposte, mi state dando una grande mano [SM=x43813]


    @Napa: auahuahuahauha...sicuramente! [SM=x43636] Tra l'altro è davvero fantastico [SM=x43607]

    @Nigna: si ho visto qualcosa del Maestro, ma sono un pò troppo brevi...

    @democratica: cazzo, sai che hai avuto proprio una bella idea?! In effetti il Don Chisciotte è la perfetta metafora del disincanto, dell'utopia...ma che passo leggere?! la lotta contro i mulini?!...o è troppo banale?!

    @primalux: li conosco tutti, tranne il primo da te citato...pur non essendo fattibile, mi informerò per interesse personale, sembra interessante [SM=x43813] quanto al Mercante ( [SM=x43829] ) il monologo è quello che dice tipo "anche noi ebrei sanguiniamo, moriramo, ci vendichiamo.." ect?! (detto molto frettolosamente?! [SM=x43636] ) se è così è stupendo, ma troppo "specifico" forse...
    L'Attimo fuggente non sarebbe una cattiva idea, anche per il fatto che la platea sarà composta sicuramente in gran parte da ragazzi (potrebbe non c'entrare un cazzo questo, ma cmq... [SM=x43668] )...il monologo di mio padre è morto partigiano, sbaglio o è romanesco?!...se così fosse sarebbe un guaio... [SM=x43668]


    @massimovolume: In effetti, ti dirò, "Io se fossi Dio" è stata la mia prima scelta...a dire il vero Gaber in generale è stato il mio primo pensiero...ho solo paura che, senza un minimo supporto musicale, la cosa possa risultare poco incisiva...considerando anche il fatto che io non sono Gaber... [SM=x43668]


    Vi ringrazio ancora per la mano dears [SM=x43813] [SM=x43813] [SM=x43813] [SM=x43813]




    Le cinque rose di Jennifer è un vero e proprio capolavoro come tutti i pezzi di Ruccello..solo che la maggior parte dei monologhi sono per donne( ci sarebbe Anna Cappelli straordinario!!!!!)..Mio padre è morto partigiano è in romanesco!

    Puoi provare con il monologo di Jennifer ma dipende da quanto tempo hai per prepararlo..

    altrimenti c'è "dialogo con dio" di Troisi,oppure "discorso all'umanità" di Chaplin, o ancora il monologo del caffè di De Filippo..


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    Un_Minollo
    Post: 3.326
    Post: 3.326
    Utente Master
    00 07/12/2010 12:55
    Re: Re:
    Primalux, 07/12/2010 0.00:




    Le cinque rose di Jennifer è un vero e proprio capolavoro come tutti i pezzi di Ruccello..solo che la maggior parte dei monologhi sono per donne( ci sarebbe Anna Cappelli straordinario!!!!!)..Mio padre è morto partigiano è in romanesco!

    Puoi provare con il monologo di Jennifer ma dipende da quanto tempo hai per prepararlo..

    altrimenti c'è "dialogo con dio" di Troisi,oppure "discorso all'umanità" di Chaplin, o ancora il monologo del caffè di De Filippo..





    Eh il fatto è che, essendo il 23, e non avendo in generale moltissimo tempo, sto abbastanza di fretta... [SM=x43807]
    Quanto a Troisi non riesco ad accostarmici, lo amo troppo per profanarlo... [SM=x43636]
    Comunque grazie ancora per la disponibilità [SM=x43813]






    "...a quella quasi da immaginare, tanto di fretta l'hai vista passare...dal balcone a un segreto più in là...e ti piace ricordarne il sorriso che non ti ha fatto e che tu le hai deciso, in un vuoto di felicità..."



    "...si sente sempre più spesso che sono un pazzo depresso...meglio depressi che stronzi del tipo "Me ne fotto", perchè non dicono "Io mi interesso?!"..."



    ...harmony you will be my bride...






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    sissy forte
    Post: 2.130
    Post: 2.130
    Utente Veteran
    00 07/12/2010 18:51
    Non so se possa andar bene, ma mi è venuto in mente questo passo de "L'eleganza del riccio" sull'arte (il libro non mi ha fatto impazzire ma ci sono pagine interessanti):

    "Come scorre la vita dunque? Giorno dopo giorno ci sforziamo con risolutezza di fare la nostra parte in questa commedia fantasma. Da primati quali siamo, la nostra attività consiste essenzialmente nel mantenere e curare il nostro territorio affinchè ci protegga e ci soddisfi, nell’arrampicarci o almeno non scendere nella scala gerarchica della tribù, e nel fornicare in tutti i modi possibili –foss’anche solo con la fantasia- sia per il piacere che per la discendenza promessa. Allo stesso modo usiamo una parte non trascurabile della nostra energia per intimidire o sedurre, poiché queste due strategie da sole assicurano la brama territoriale, gerarchica o sessuale, che anima il nostro conatus. Ma niente di tutto ciò raggiunge la nostra coscienza. Parliamo di amore, di bene o di male, di filosofia e di civilità, e ci attacchiamo a queste rispettabili icone come una zecca assetata al suo cagnolone caldo.

    Tuttavia, talvolta la cita ci pare una commedia fantasma. Come strappati da un sogno, ci guardiamo agire e, ragelati nel constatare il dispendio vitale necessario a conservare i nostri requisiti primitivi, ci chiediamo sbigottiti che ne è dell’Arte. D’improvviso, le nostre smorfie frenetiche ci sembravano il colmo dell’insansatezza, la nostra casetta confortevole, frutto di un debito ventennale, una vana usanza barbara, e la nostra posizione nella scala sociale, tanto dura da conquistare e così eternamente precaria, una logora vanità. Riguardo alla nostra discendenza, la contempliamo con occhio nuovo e inorridito perché, senza gli abiti dell’altruismo, l’atto della riproduzione appare profondamente fuori luogo. Restano solo i piaceri sessuali, ma trascinati nel fiume della miseria primigenia, vacillano come tutto il resto, poiché la ginnastica senza amore non rientra nel qualdro delle nostre lezioni imparate a memoria.

    E così, l’eternità ci sfugge.

    Nei giorni in cui tutte le credenze romantiche, politiche ,intellettuali , metafisiche e morali che anni di istruzione ed educazione,hanno tentato di imprimere in noi crollano sull’altare della nostra natura piu’ profonda,la societa’, territorio attraversato da grandi onde gerarchiche ,affonda nel nulla
    del senso.
    Fuori i poveri e i ricchi,i pensatori,i ricercatori,i potenti,gli schiavi,i buoni,i cattivi,i creativi e i coscienziosi,i sindacalisti e gli individualisti,i progressisti e i conservatori;
    non son che ominidi primitivi i cui sorrisi e le cui smorfie,le andature e le acconciature,il linguaggio e i codici,inscritti nella mappa genetica del primate medio,significano solo questo:mantenere la posizione o morire.
    In quei giorni avete disperatamente bisogno dell’arte.
    Aspirate ardentemente a riavvicinarvi all’illusione spirituale , desiderate appassionatamente che qualcosa vi salvi dal destino biologico, affinche’ la poesia e la grandezza non siano del tutto estromesse da questo mondo.
    Allora bevete una tazza di tè oppure guardate un film di Ozu, per sottrarvi al cerchio delle disfide e delle battaglie che sono prerogativa della nostra specie dominante, e per dare a questo patetico teatro l'impronta dell'Arte e delle sue opere maggiori"
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    Tony1985
    Post: 7.599
    Post: 4.999
    Utente Master
    Moderatore
    00 07/12/2010 19:05
    [Modificato da Tony1985 07/12/2010 19:07]

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    Un_Minollo
    Post: 3.356
    Post: 3.356
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    00 08/12/2010 17:15
    Re:
    sissy forte, 07/12/2010 18.51:

    Non so se possa andar bene, ma mi è venuto in mente questo passo de "L'eleganza del riccio" sull'arte (il libro non mi ha fatto impazzire ma ci sono pagine interessanti):

    "Come scorre la vita dunque? Giorno dopo giorno ci sforziamo con risolutezza di fare la nostra parte in questa commedia fantasma. Da primati quali siamo, la nostra attività consiste essenzialmente nel mantenere e curare il nostro territorio affinchè ci protegga e ci soddisfi, nell’arrampicarci o almeno non scendere nella scala gerarchica della tribù, e nel fornicare in tutti i modi possibili –foss’anche solo con la fantasia- sia per il piacere che per la discendenza promessa. Allo stesso modo usiamo una parte non trascurabile della nostra energia per intimidire o sedurre, poiché queste due strategie da sole assicurano la brama territoriale, gerarchica o sessuale, che anima il nostro conatus. Ma niente di tutto ciò raggiunge la nostra coscienza. Parliamo di amore, di bene o di male, di filosofia e di civilità, e ci attacchiamo a queste rispettabili icone come una zecca assetata al suo cagnolone caldo.

    Tuttavia, talvolta la cita ci pare una commedia fantasma. Come strappati da un sogno, ci guardiamo agire e, ragelati nel constatare il dispendio vitale necessario a conservare i nostri requisiti primitivi, ci chiediamo sbigottiti che ne è dell’Arte. D’improvviso, le nostre smorfie frenetiche ci sembravano il colmo dell’insansatezza, la nostra casetta confortevole, frutto di un debito ventennale, una vana usanza barbara, e la nostra posizione nella scala sociale, tanto dura da conquistare e così eternamente precaria, una logora vanità. Riguardo alla nostra discendenza, la contempliamo con occhio nuovo e inorridito perché, senza gli abiti dell’altruismo, l’atto della riproduzione appare profondamente fuori luogo. Restano solo i piaceri sessuali, ma trascinati nel fiume della miseria primigenia, vacillano come tutto il resto, poiché la ginnastica senza amore non rientra nel qualdro delle nostre lezioni imparate a memoria.

    E così, l’eternità ci sfugge.

    Nei giorni in cui tutte le credenze romantiche, politiche ,intellettuali , metafisiche e morali che anni di istruzione ed educazione,hanno tentato di imprimere in noi crollano sull’altare della nostra natura piu’ profonda,la societa’, territorio attraversato da grandi onde gerarchiche ,affonda nel nulla
    del senso.
    Fuori i poveri e i ricchi,i pensatori,i ricercatori,i potenti,gli schiavi,i buoni,i cattivi,i creativi e i coscienziosi,i sindacalisti e gli individualisti,i progressisti e i conservatori;
    non son che ominidi primitivi i cui sorrisi e le cui smorfie,le andature e le acconciature,il linguaggio e i codici,inscritti nella mappa genetica del primate medio,significano solo questo:mantenere la posizione o morire.
    In quei giorni avete disperatamente bisogno dell’arte.
    Aspirate ardentemente a riavvicinarvi all’illusione spirituale , desiderate appassionatamente che qualcosa vi salvi dal destino biologico, affinche’ la poesia e la grandezza non siano del tutto estromesse da questo mondo.
    Allora bevete una tazza di tè oppure guardate un film di Ozu, per sottrarvi al cerchio delle disfide e delle battaglie che sono prerogativa della nostra specie dominante, e per dare a questo patetico teatro l'impronta dell'Arte e delle sue opere maggiori"



    Sissy questa pare perfetta [SM=x43607] [SM=x43607] [SM=x43607]
    Ma cosa sei ! [SM=x43642]






    "...a quella quasi da immaginare, tanto di fretta l'hai vista passare...dal balcone a un segreto più in là...e ti piace ricordarne il sorriso che non ti ha fatto e che tu le hai deciso, in un vuoto di felicità..."



    "...si sente sempre più spesso che sono un pazzo depresso...meglio depressi che stronzi del tipo "Me ne fotto", perchè non dicono "Io mi interesso?!"..."



    ...harmony you will be my bride...






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    sissy forte
    Post: 2.140
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    Utente Veteran
    00 09/12/2010 13:15
    Re: Re:
    Un_Minollo, 08/12/2010 17.15:



    Sissy questa pare perfetta [SM=x43607] [SM=x43607] [SM=x43607]
    Ma cosa sei ! [SM=x43642]




    Lo sapevo che quel libro prima o poi sarebbe servito a qualcosa (oltre ad irritarmi [SM=x43668] ).
    Felice di esserti stata utile [SM=x43812]