(Samentha83), 29/11/2010 15.44:
No..prova delle molestie..non che è "idealmente" rattuso..Quello mette le mani addosso,approfittandosi della sua autorità spirituale (c'è pure l'aggravante) e si approfitta di gente disperata che si rivolge per un conforto..
Ciò rende almeno molto verosimili le parole di quella ragazza.Poi certo,se hai bisogno di vedere materialmente le molestie su di lei in prima persona per credere,immagino tu non creda alla maggior parte dei reati che non hai visto in prima persona..
ma io ho detto che ci credo che è stato lui, anche se credere una cosa e provarla poi sono due cose distinte e separate!
ragazzi, scusatemi ma io sono fatto così. sono ipergarantista fino all'accertamento della verità, poi, una volta accertata quella, divento categorico e per me potrebbero andare anche ai lavori forzati, e senza un giorno di sconto, altro che indulto!!
Poi se tra di voi c'è chi è IN ASTRATTO E NON NEL CASO CONCRETO è favorevole al fatto che un video ripreso di nascosto - non si sa come, non si sa con quali parti in causa (e se per caso, la butto li per creare un dubbio,
so che non è così, l'attrice avesse "provocato"??) - e del quale noi vediamo solo una minima parte sia di per se idoneo a sostituirsi all'accertamento giudiziale perchè ci fa CREDERE che sia stato lui... beh, sono punti di vista! e io rispetto tutti i punti di vista!
…ma il Capitano Bellodi, emiliano di Parma, per tradizione familiare repubblicano, e per convinzione, faceva quello che in antico si diceva il mestiere delle armi, e in un corpo di polizia, con la fede di un uomo che ha partecipato a una rivoluzione e dalla rivoluzione ha visto sorgere la legge: e questa legge che assicurava libertà e giustizia, la legge della Repubblica, serviva e faceva rispettare. E se ancora portava la divisa, per fortuite circostanze indossata, se non aveva lasciato il servizio per affrontare la professione di avvocato cui era destinato, era perché il mestiere di servire la legge della Repubblica, e di farla rispettare, diventava ogni giorno più difficile.
Leonardo Sciascia - Il giorno della civetta