Mi sembra che stai cercando in tutti i modi di sostenere una posizione assolutamente fuori dal mondo.
I pochissimi che non hanno la tv (ma esistono davvero?) non avranno nemmeno altri mezzi per usufruire del servizio televisivo. Avere il pc è sicuramente un elemento idoneo a configurare l'obbligo di pagare il canone, indipendentemente da quello che vogliamo sostenere.
In ogni caso mi sembra più logico che nel 2010 si presuma che tutti abbiano la tv e che sia compito di quei 10 cittadini su 60 milioni doversi sobbarcare il problema di dimostrare che non è così. Inoltre il ministro Romani faceva notare che una parte dei soldi recuperati sarà destinata alla riduzione del canone stesso e l'altra al miglioramento del servizio. Mi sembra una misura che una volta tanto premia gli onesti. Credo che il punto sia un altro. La maggior parte delle persone cerca in tutti i modi di non pagare il canone, perché è un tributo odioso ed antiquato. Le televisioni libere sono ormai la maggioranza e quelle a pagamento offrono un servizio veramente desiderato ad un prezzo accettabile. Il canone aveva senso quando la tv era solo la Rai oggi l'utente medio usa la Rai pochissimo. Inoltre l'assenza di controlli e l'estrema facilità ad essere free rider è un incentivo pazzesco a non pagare.
In pratica si stanno sostenendo le ragioni degli evasori (netta maggioranza che ha vissuto a sbafo anche deridendo chi pagava). In generale il contribuente onesto si augura che tutti paghino e si interessa poco di come ciò avvenga. Il pacchetto Visco (una delle cose piuttosto valide fatte dal governo Prodi) presupponeva che ogni transazione fosse a rischio di evasione, obbligando a tenerne traccia in via elettronica o attraverso registri incrociati. Mi sembra che anche in questo caso ci fosse un'implicita presunzione. Il cittadino si prendeva carico di sopportare il sistema dei controlli preventivi.
Davvero lottare per dire che c'è gente che non ha la tv e, quindi, poverini devono dimostrarlo mi sembra il classico fare italico che non vuole cambiare nulla a tutti i costi e che in fondo apprezza l'evasore (furbo o libero dall'odiosa gabella). Inoltre farei notare che, come insegnava Adam Smith, la riscossione di un tributo deve avere margini di convenienza. I controlli allo Stato costano. Mandare ispettori nelle case per verificare se la gente ha la tv ha un costo enorme che aumenta con il crescere dell'efficacia e la riduzione degli evasori. Inoltre è uno strumento che deve durare nel tempo e quindi ha costi costanti. In questo modo si rischia che recuperare il canone sia poco vantaggioso.
[Modificato da giusperito 27/11/2010 14:20]