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Per non dimenticare: il caso Tortora

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    VincenzoP@
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    Utente Junior
    00 13/11/2010 12:02
    ...in questi giorni di sciacallaggio mediatico (Avetrana docet), cerchiamo di non dimenticare il caso di Enzo Tortora, vittima di un clamoroso errore giudiziario in un' italia primi anni 80 che scopriva lo scabroso gusto di sbattere per giorni e giorni il mostro in prima pagina. Ho recentemente rivisto il bel film "un uomo per bene" che racconta la sua storia - un film che consiglio a tutti quelli che nella vita vogliano a qualsiasi titolo calcare le aule di tribunale - che si chiude con una frase bellissima frase di Enzo Biagi, che riporto:

    "Un noto giornalisata si è recentemente chiesto perchè i giornali scrivano che il pentito Melluso ha riabilitato Tortora. Tortora non ha bisogno, nemmeno dal punto di vista giudiziario (perchè venne infine riconosciuto innocente) di essere riabilitato. Venne calunniato, probabilmente ne morì. Parlare oggi di una sua riabilitazione, a qualunque titolo, equivale a restituire una qualche verosimiglianza al cumulo di pazzesche frottole raccontate da un clan di pentiti di professione, sciaguratamente presi in considerazione da giudici dilettanti. Anche se molto faticoso, cerchiamo dunque di usare le parole con minore pigrizia. Le parole, nel nostro lavoro, sono tutto.
    Il giornalismo è scrittura, e nè la velocità del suo farsi nè la brevità dei suoi tempi d'uso ci giustificano quando perdiamo il controllo della scrittura; quando non rispettiamo più il valore, e il suono, delle parole. Solo difendendole possiamo difendere la dignità del nostro lavoro."

    ...come il mondo cambia e come è sempre tutto uguale!
    [Modificato da VincenzoP@ 13/11/2010 12:03]



    …ma il Capitano Bellodi, emiliano di Parma, per tradizione familiare repubblicano, e per convinzione, faceva quello che in antico si diceva il mestiere delle armi, e in un corpo di polizia, con la fede di un uomo che ha partecipato a una rivoluzione e dalla rivoluzione ha visto sorgere la legge: e questa legge che assicurava libertà e giustizia, la legge della Repubblica, serviva e faceva rispettare. E se ancora portava la divisa, per fortuite circostanze indossata, se non aveva lasciato il servizio per affrontare la professione di avvocato cui era destinato, era perché il mestiere di servire la legge della Repubblica, e di farla rispettare, diventava ogni giorno più difficile.
    Leonardo Sciascia - Il giorno della civetta

  • @MAYA@83
    00 13/11/2010 12:14
    Una vita rovinata,una morte ingiusta!
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    legittimagiustizia
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    Utente Junior
    00 13/11/2010 13:08
    più che altro è un ricordo che può estendersi a tutte le vittime di errori giudiziari , trattare l'argomento in modo personalistico mi sembra riduttivo. Con tutto il rispetto per Tortora.
    per altro non ho mai creduto all' equazione : errore giudizario -morte di Tortora.
    [Modificato da legittimagiustizia 13/11/2010 13:11]









    IO NON VESTO!! IO COPRO IL MONDO
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    giusperito
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    Moderatore
    00 13/11/2010 13:24
    Non si può generalizzare, perché altrimenti si mette in discussione il ruolo della magistratura, si inizia a parlare di garantismo e di cose di questo tipo.. e comprenderai bene che questo significa parlare di magistrati molto simpatici
  • @MAYA@83
    00 13/11/2010 14:38
    Re:
    legittimagiustizia, 13/11/2010 13.08:

    più che altro è un ricordo che può estendersi a tutte le vittime di errori giudiziari , trattare l'argomento in modo personalistico mi sembra riduttivo. Con tutto il rispetto per Tortora.
    per altro non ho mai creduto all' equazione : errore giudizario -morte di Tortora.




    Vero,quello in grassetto!!!
    Per il resto,non mi trovo...sfido chiunque a morire in carcere da innocente!Tortora o non Tortora!
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    legittimagiustizia
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    Utente Junior
    00 13/11/2010 16:27
    Re: Re:
    @MAYA@83, 13/11/2010 14.38:




    Vero,quello in grassetto!!!
    Per il resto,non mi trovo...sfido chiunque a morire in carcere da innocente!Tortora o non Tortora!




    ma non è morto in carcere Tortora !! [SM=x43799]









    IO NON VESTO!! IO COPRO IL MONDO
  • @MAYA@83
    00 13/11/2010 16:33
    E' morto dopo tutto ciò che gli hanno inflitto!
    Per una semplice consonante errata,ha vissuto un inferno!
    [Modificato da @MAYA@83 13/11/2010 16:35]
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    VincenzoP@
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    Utente Junior
    00 14/11/2010 11:33
    come sostiene Maya morì di tumore dopo essere tornato in tv, già da uomo assolto.
    Tortora non è stato certamente l'unica (e forse neanche la più innocente...) vittima di un errore giudiziario.
    E del resto la Giustizia è e resta una cosa umana, e come tale passibile di errori (certo, si potrebbe anche parlare della responsabilità civile dei magistrati che essendo uomini può anche capitare che sbaglino... ma è un altro tema!).
    il tema saliente di questa grottesca vicenda è stato però lo sbranamento mediatico di cui tortora fu vittima, e che si continua ciclicamente a ripetere in ogni eclatante caso di cronaca. Tortora è stato letteralmente crocifisso sulle pagine dei giornali, e più si andava avanti più saltavano fuori mitomani e pseudo pentiti di professione che lo accusavano ( dicendo per lo più cosa che a loro volta avevano letto dai giornali ) inscenando una spirale perversa e inarrestabile.
    La giustizia non è cosa che si debba amministrare sulla carta stampata o sui giornali!!
    ci diciamo contrari alla pena di morte in questo paese perchè riteniamo ingiusto che anche al più feroce degli assassini si tolga il bene della vita;
    ma nessuno arriccia il naso quando quotidianamente vediamo sottrarre a persone non ancora riconosciute colpevoli il bene (a mio avviso ancor più prezioso) della DIGNITA'.



    …ma il Capitano Bellodi, emiliano di Parma, per tradizione familiare repubblicano, e per convinzione, faceva quello che in antico si diceva il mestiere delle armi, e in un corpo di polizia, con la fede di un uomo che ha partecipato a una rivoluzione e dalla rivoluzione ha visto sorgere la legge: e questa legge che assicurava libertà e giustizia, la legge della Repubblica, serviva e faceva rispettare. E se ancora portava la divisa, per fortuite circostanze indossata, se non aveva lasciato il servizio per affrontare la professione di avvocato cui era destinato, era perché il mestiere di servire la legge della Repubblica, e di farla rispettare, diventava ogni giorno più difficile.
    Leonardo Sciascia - Il giorno della civetta

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    nekonika
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    00 14/11/2010 11:38
    Re:
    VincenzoP@, 14/11/2010 11.33:

    come sostiene Maya morì di tumore dopo essere tornato in tv, già da uomo assolto.
    Tortora non è stato certamente l'unica (e forse neanche la più innocente...) vittima di un errore giudiziario.
    E del resto la Giustizia è e resta una cosa umana, e come tale passibile di errori (certo, si potrebbe anche parlare della responsabilità civile dei magistrati che essendo uomini può anche capitare che sbaglino... ma è un altro tema!).
    il tema saliente di questa grottesca vicenda è stato però lo sbranamento mediatico di cui tortora fu vittima, e che si continua ciclicamente a ripetere in ogni eclatante caso di cronaca. Tortora è stato letteralmente crocifisso sulle pagine dei giornali, e più si andava avanti più saltavano fuori mitomani e pseudo pentiti di professione che lo accusavano ( dicendo per lo più cosa che a loro volta avevano letto dai giornali ) inscenando una spirale perversa e inarrestabile.
    La giustizia non è cosa che si debba amministrare sulla carta stampata o sui giornali!!
    ci diciamo contrari alla pena di morte in questo paese perchè riteniamo ingiusto che anche al più feroce degli assassini si tolga il bene della vita;
    ma nessuno arriccia il naso quando quotidianamente vediamo sottrarre a persone non ancora riconosciute colpevoli il bene (a mio avviso ancor più prezioso) della DIGNITA'.




    Un uomo che alla fine ha visto accertata la verità, restituita la sua dignità grazie ad una pronuncia giudiziaria.
    Altri soggetti, facendosi scudo di una posizione politica di primo piano, ritengono invece di non dover subire accertamento giudiziario oltre che critica da parte dei media.
    Insomma, se la tua volontà era di fare un parallelo e far passare un certo Silvio Berlusconi per vittima mediatica mi sa che non hai colto le differenze dei casi. Irriconducibili.
    Anche per il particolare che Berlusconi è l'uomo più influente sui media italiani.
    Se non era questo il tuo scopo meglio.
    [Modificato da nekonika 14/11/2010 11:39]
  • @MAYA@83
    00 14/11/2010 12:38
    Re: Re:
    nekonika, 14/11/2010 11.38:




    Un uomo che alla fine ha visto accertata la verità, restituita la sua dignità grazie ad una pronuncia giudiziaria.
    Altri soggetti, facendosi scudo di una posizione politica di primo piano, ritengono invece di non dover subire accertamento giudiziario oltre che critica da parte dei media.
    Insomma, se la tua volontà era di fare un parallelo e far passare un certo Silvio Berlusconi per vittima mediatica mi sa che non hai colto le differenze dei casi. Irriconducibili.Anche per il particolare che Berlusconi è l'uomo più influente sui media italiani.
    Se non era questo il tuo scopo meglio.




    Non credo fosse questo il suo intento!!!Però la sovraesposizione mediatica,di certo non può essere un bene!!!!
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    nekonika
    Post: 1.182
    Post: 1.182
    Utente Veteran
    00 14/11/2010 12:48
    Re: Re: Re:
    @MAYA@83, 14/11/2010 12.38:




    Non credo fosse questo il suo intento!!!Però la sovraesposizione mediatica,di certo non può essere un bene!!!!




    I media assecondano i gusti del pubblico: il torbido e l'intrigo piacciono....e ciò va a discapito delle parti interessate dalla vicenda: pensa anche, in tutti i casi di presunte violenze negli asili, come si additano e condannano da subito le maestre.
    La gogna mediatica è richiesta dal pubblico: vedi anche il caso di Avetrana.
    In politica è diverso: il privato è pubblico inevitabilmente.....poi se ci si riferisce alle indiscrezioni sulle indagini, i danni delle stesse potrebbero essere rimossi dall'accertamento giudiziario, quello però che si riuscisse ad ottenere in tempi brevi, com'è prescritto dalla Costituzione.....

  • @MAYA@83
    00 14/11/2010 15:02
    Re: Re: Re: Re:
    nekonika, 14/11/2010 12.48:




    I media assecondano i gusti del pubblico: il torbido e l'intrigo piacciono....e ciò va a discapito delle parti interessate dalla vicenda: pensa anche, in tutti i casi di presunte violenze negli asili, come si additano e condannano da subito le maestre.
    La gogna mediatica è richiesta dal pubblico: vedi anche il caso di Avetrana.
    In politica è diverso: il privato è pubblico inevitabilmente.....poi se ci si riferisce alle indiscrezioni sulle indagini, i danni delle stesse potrebbero essere rimossi dall'accertamento giudiziario, quello però che si riuscisse ad ottenere in tempi brevi, com'è prescritto dalla Costituzione.....





    Concordo quasi tutto...tranne la parte in grassetto!!!!Io credo che comunque il privato debba essere sacro,per ciascuno!!!!
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    VincenzoP@
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    Utente Junior
    00 15/11/2010 08:46
    No no, non volevo assolutamente parlare di Berlusconi! (già ne parla troppa gente...).
    Mi riferivo all'ingiustizia di celebrare i processi sui media, della Barbara d'Urso che disquisice sulle intercettazioni di avetrana, degli assedi alle case dei familiari delle vittime...
    certo, come avete detto, i media ci danno quello che il popolo vuole vedere, il macabro, il sangue, il mostro in prima pagina;
    ma almeno lasciate che qualcuno non smetta di gridare che questo è uno schifo indegno di una nazione civile!
    Qui stiamo parlando di REATI E VITTIME,
    e non di politucoli che si pagano le escort coi soldi dei cintribuenti!!



    …ma il Capitano Bellodi, emiliano di Parma, per tradizione familiare repubblicano, e per convinzione, faceva quello che in antico si diceva il mestiere delle armi, e in un corpo di polizia, con la fede di un uomo che ha partecipato a una rivoluzione e dalla rivoluzione ha visto sorgere la legge: e questa legge che assicurava libertà e giustizia, la legge della Repubblica, serviva e faceva rispettare. E se ancora portava la divisa, per fortuite circostanze indossata, se non aveva lasciato il servizio per affrontare la professione di avvocato cui era destinato, era perché il mestiere di servire la legge della Repubblica, e di farla rispettare, diventava ogni giorno più difficile.
    Leonardo Sciascia - Il giorno della civetta

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    00 15/11/2010 10:36
    Re: Re:
    nekonika, 14/11/2010 11.38:




    Un uomo che alla fine ha visto accertata la verità, restituita la sua dignità grazie ad una pronuncia giudiziaria.
    Altri soggetti, facendosi scudo di una posizione politica di primo piano, ritengono invece di non dover subire accertamento giudiziario oltre che critica da parte dei media.
    Insomma, se la tua volontà era di fare un parallelo e far passare un certo Silvio Berlusconi per vittima mediatica mi sa che non hai colto le differenze dei casi. Irriconducibili.
    Anche per il particolare che Berlusconi è l'uomo più influente sui media italiani.
    Se non era questo il tuo scopo meglio.




    Mi sa che il parallelo l'hai fatto tu, ossessionata come sei da Silvio.
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    .pisicchio.
    Post: 1.510
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    00 15/11/2010 10:37
    Resta il fatto che il p.m. del caso Tortora ha fatto carriera.
    E di questo, da italiano, mi vergogno molto.
  • @MAYA@83
    00 15/11/2010 12:06
    Re:
    .pisicchio., 15/11/2010 10.37:

    Resta il fatto che il p.m. del caso Tortora ha fatto carriera.
    E di questo, da italiano, mi vergogno molto.




    Perdona la mia ignoranza...chi era?
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    nekonika
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    00 15/11/2010 12:27
    Re: Re: Re:
    .pisicchio., 15/11/2010 10.36:




    Mi sa che il parallelo l'hai fatto tu, ossessionata come sei da Silvio.




    Una frase mi aveva ricordato un argomento da sempre usato da berlusconiani doc come te contro la libertà di stampa:" La giustizia non è cosa che si debba amministrare sulla carta stampata o sui giornali!!"
    Però mi è stato detto, dall'autore del topic, che mi sbagliavo senza il tono polemico che stai assumendo tu .....
    Tra l'altro nemmeno la mia osservazione voleva essere polemica e VincenzoP@ l'ha capito [SM=x43799] !

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    00 15/11/2010 15:53
    Re: Re: Re: Re:
    nekonika, 15/11/2010 12.27:




    Una frase mi aveva ricordato un argomento da sempre usato da berlusconiani doc come te contro la libertà di stampa:" La giustizia non è cosa che si debba amministrare sulla carta stampata o sui giornali!!"
    Però mi è stato detto, dall'autore del topic, che mi sbagliavo senza il tono polemico che stai assumendo tu .....
    Tra l'altro nemmeno la mia osservazione voleva essere polemica e VincenzoP@ l'ha capito [SM=x43799] !





    Mi hai seguito nella cabina elettorale, per caso?

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    00 15/11/2010 15:57
    Re: Re:
    @MAYA@83, 15/11/2010 12.06:




    Perdona la mia ignoranza...chi era?




    Ho tratto questo passo da internet. Mi riferivo a Marmo.

    Ma soprattutto perché i demiurghi del caso Tortora non sono stati screditati: sono stati addirittura promossi. Felice Di Persia è diventato membro del Csm (e non basta a consolarci il ricordare che, quando ne presiedeva i lavori, Francesco Cossiga si rifiutava platealmente di stringergli la mano) nonché procuratore capo della Repubblica di Nocera Inferiore. Mentre Lucio Di Pietro, che fino a pochi mesi or sono era procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia, opera adesso indisturbato come Procuratore generale della Repubblica di Salerno. E Luigi Sansone, il presidente del tribunale che condannò in primo grado Tortora a dieci anni di reclusione e a 50 milioni di lire di multa? E' ancora adesso un rispettato presidente della sesta sezione penale della Corte di Cassazione. Così come è diventato procuratore generale presso il tribunale di Nocera Inferiore quel Diego Marmo che, vestendo i panni del pubblico ministero nel processo di primo grado, urlò un giorno a uno dei difensori di Tortora (nel frattempo eletto deputato radicale al Parlamento europeo) il famigerato «Avvocato Coppola, lei deve moderare i termini! Le ricordo che il suo cliente è stato eletto con i voti della camorra. Voi non avete alcun rispetto della vita umana».
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    giusperito
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    00 15/11/2010 16:40
    Re: Re: Re: Re:
    nekonika, 15/11/2010 12.27:




    Una frase mi aveva ricordato un argomento da sempre usato da berlusconiani doc come te contro la libertà di stampa:" La giustizia non è cosa che si debba amministrare sulla carta stampata o sui giornali!!"
    Però mi è stato detto, dall'autore del topic, che mi sbagliavo senza il tono polemico che stai assumendo tu .....
    Tra l'altro nemmeno la mia osservazione voleva essere polemica e VincenzoP@ l'ha capito [SM=x43799] !





    Pisicchio è berlusconiano? dove l'hai letta sta cosa.. ricordo che diceva di aver votato spesso radicale e che alle regionali ha votato De Luca. (pisicchio mi sembra di aver letto così).

    La mia domanda è: la giustizia deve essere amministrato o no sui giornali?

    Il punto è sempre lo stesso, prescindendo da B. (la cui ossessione è quasi patologica), quali sono le idee che vi muovono? Le idee viaggiano indipendentemente dagli uomini. Ora visto che B. sostiene questa cosa, allora dobbiamo dire che abbia torto e quindi "intercettateci tutti"?

    Sempre su questo tema domando: il popolo vuole questo sistema di informazione, quindi non è vero, come sostiene Chomsky a cui avete tributato onori immensi qualche settimana fa, che l'informazione è frutto di un piano diabolico per lavarci il cervello?

    Credo stiamo parlando di transitività pura, cioè o l'una o l'altra. Ovviamente non mi aspetto una risposta onesta, quindi può valere la pena anche risparmiare il tempo.

    Pisicchio ha colto il punto. Il problema non è se c'è stato l'errore. chi è immune? La verità è che non esistono meccanismi di sanzione per chi sbaglia. Poi non so con quanta semplicità si possa accettare che un magistrato sbagli, tenga qualcuno (immaginiamo se si trattasse non di un estraneo, ma di un parente o di se stessi) in carcere e poi dopo vari anni dica: mi dispiace ho sbagliato. A me sembra che la vita è una e che, benché non esista un nesso di causalità tra la morte di T. e il carcere, derubare qualcuno di anni di vita non è AI lecito soprattutto se poi dopo poco quel qualcuno muore. In pratica T. non è stato ucciso, ma gli hanno negato gli ultimi anni di vita.. credo che solo l'assenza di una vera cultura della vita possa ritenere secondario il furto subito da T.
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