IL CASO
Esami comprati a Giurisprudenza
il pm chiede il processo per 26
Chiusa l'indagine la Procura della Repubblica di Napoli tira le somme
di DARIO DEL PORTO
Le prime lauree sono già state revocate. Qualcuno era diventato pure avvocato e ora dovrà prepararsi all’inevitabile cancellazione dall’albo. Ma adesso gli studenti accusati di aver comprato esami universitari con la complicità di due bidelli per laurearsi in Giurisprudenza alla Federico II devono prepararsi anche al probabile processo penale.
Dal sogno della toga, al banco degli imputati. Il pm Giancarlo Novelli, che ha coordinato le indagini condotte dalla Digos, ha chiesto il rinvio a giudizio di 24 studenti e i due bidelli. Le ipotesi di reato sono falso e corruzione. Nei prossimi giorni il giudice dovrà fissare la data d’inizio dell’udienza preliminare. Quattro imputati hanno chiesto di patteggiare la pena, il pm ha prestato il consenso solo per tre posizioni.
Nella lista dei testimoni indicati della Procura figurano docenti prestigiosi, in pratica un intero Senato Accademico, le cui firme sono state falsificate così da far apparire come superati esami in realtà mai sostenuti. Nel capo d’imputazione sono contestati 91 esami ritenuti dall’accusa mai sostenuti dai candidati. Le materie prescelte erano soprattutto quelle più complesse: Diritto commerciale, Procedura penale e civile, Economia politica.
Il meccanismo, secondo la ricostruzione delle indagini, funzionava in questo modo: i bidelli, dopo aver ricevuto dai professori le “camicie” d’esame compilate dopo la seduta, prima di riportare la documentazione in segreteria sostituivano uno dei fogli, compilandolo con i dati degli studenti e apponendo in calce firme contraffatte. Non è stato ritrovato alcun tariffario, ma l’ipotesi d’accusa è che gli studenti abbiano versato somme di danaro per comprare l’esame. Le indagini sono cominciate dopo una segnalazione partita dall’Università. L’Ateneo Federiciano ha collaborato sin dal principio con gli investigatori della Digos e con la Procura. Scontata la richiesta di costituzione di parte civile, possibile già all’udienza preliminare.