Ordine della trattazione.Premessa storica
Dato definitorio
Dato sistematico
Ratio giustificatrice : istituto in esame nasce per sopperire a quali esigenze?
Analisi della struttura dell’istituto
Natura giuridica : tesi dottrinaria e giurisprudenziale
Differenze con istituti simili
Disciplina giuridica: quali norme giuridiche bisogna applicare per rendere operativo l’istituto?
Ambito di applicazione dell’istituto: passaggio dall’astratto al concreto
Talvolta però non viene chiesto di trattare un istituto, bensì una serie di istituti collegati tra di loro. Ad esempio, se il titolo è “Trattate della patologia del contratto, con particolare riferimento alla nullità, l’annullabilità, la rescissione e la risoluzione” non dovete trattare in modo puntuale tutti gli istituti ma dovrete limitarvi a tagliarli trasversalmente, nel senso che il vostro compito consiste nell’ individuare i tratti comuni e differenziali tra i vari istituti, spiegando soprattutto quali tra di essi sono da considerare una patologia del negozio e quali no, argomentando adeguatamente le vostre affermazioni.
Quali sono le cose da scrivere.
Per ogni argomento il problema principale è selezionare le cose da dire (se si è molto preparati) nonché inventarsi le argomentazioni (se l’argomento non è molto conosciuto).
Il candidato deve dimostrare di conoscere tale argomento ma non necessariamente di sapere tutto ciò che è stato detto e scritto dal 1942 ad oggi. Per ogni argomento non bisogna riportare tutte le teorie, comprese quelle minoritarie. Gli orientamenti maggioritari saranno sufficienti.
Chi ha una buona preparazione di base, inoltre, dopo un po’ di tempo imparerà a ricostruire i vari orientamenti anche con la sola logica.
Ciò significa che durante questa ns collaborazione con il corso Lexfor (ma ciò vale anche per un prox concorso), qualora capitasse un argomento che non avete studiato a fondo, potete tentare di svolgere il tema con il solo ausilio del codice (avvalendovi dei richiami in esso contenuti).
Stile.
Il tema deve essere scritto con linguaggio semplice e chiaro. Evitate di mutuare lo stile da autori poco comprensibili perchè chi “giudica” non ha sempre la pazienza di leggere temi complessi.
Uno stile chiaro e una grafia leggibile sono la miglior garanzia di passare il concorso (posta l’indispensabile premessa che il tema non contenga concetti errati).
Citazioni di dottrina e giurisprudenza.
Le citazioni di dottrina e giurisprudenza vanno evitate. A meno che non si citi una sentenza storica (ad es. in diritto amministrativo la famosa sentenza 500/1999) o unica nel suo genere. Quanto alla dottrina va citata solo se l’autore è molto noto e la tesi di cui parla è molto famosa e ha fatto epoca.
Eventualmente usare espressioni come "parte della dottrina" "parte della giurisprudenza", "secondo un'opinione", "secondo una tesi", ecc., ma senza citazioni specifiche.
Consigli antipanico.
Prima di fare il tema fate una scaletta delle questioni che tratterete.
Se l’argomento non lo conoscete, niente panico. Molti argomenti si ricostruiscono a logica, e con l’ausilio dei codici e dei richiami a margine degli articoli.
Vedrete che se avete studiato, anche qualora non conosceste l’argomento riuscirete a ricostruire un tema e a scrivere molto più di quanto immaginiate.
Ps: per molti questa sarà una nuova esperienza…. È palese che sbagliando s’impara per cui non abbiate remore a mandarci i Vs. scritti.
Per qualsiasi domanda o dubbio………siamo qui!
Buon lavoro a tutti.
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circond@ti di persone che ti di@no sempre un motivo per sorridere!