00 06/02/2018 10:26
Re: Re:
Astronascente86, 04/02/2018 12.23:



Se la persona che ha scritto i messaggi , nelle sedi opportune, non se la sentisse di confermare il contenuto dei messaggi o delle mail o comunque di fare nome e cognomi di aziende e persone coinvolte? Potrebbe anche negare ogni cosa, dicendo che stava parlando in generale o per sentito dire?

Inoltre, se la persona che riceve questi messaggi o queste mail presentasse poi denuncia all' insaputa del mittente, in qualche modo non starebbe violando la privacy?

Voglio dire, un conto e' un chiaro messaggio di minaccia di morte e cose simili, qui penso che si abbia il dovere di denunciare subito anche perche' la prova e' schiacciante, altra cosa pero' e' apprendere di una situazione illegale da parte di una persona che ne e' a conoscenza e quindi sulla base di qualche messaggio confidenziale ricevuto in merito, voler presentare una denuncia.





Considera che durante una Sit la persona ha l'obbligo di dire la verità, certo se poi la strategia è trincerarsi dietro un :'Non ricordo', non si può fare granchè. Se la persona afferma che si tratta di voci che ha sentito non ha nemmeno senso insistere (se non in altri filoni investigativi), dato che le voci non possono nemmeno essere oggetto di testimonianza in dibattimento. La privacy è un argomento che può assumere rilievo fino a un certo punto: se ci sono indizi che atestano la consumazione di un reato non esiste alcuna privacy. Diverso è il discorso se si accertano delle vere e proprie calunnie.
Alla fine si torna al discorso di prima: gli elementi che hai indicato sono sufficienti a dimostrare che ci sia un reato al di là di ogni ragionevole dubbio?NO. Sono sufficienti a giustificare un'attività di indagine per verificare se è possibile idividuare altri elementi utili?SI
[Modificato da gio.gil 06/02/2018 10:30]