00 29/12/2014 19:41
Re:
mi rendo conto di non essere stato chiaro nel post iniziale.
cerco di chiarire ulteriormente: mi e vi domando se sia una cosa normale che lo Stato decida di non riscuotere le ingenti somme di denaro che vanta nei confronti delle società che investono nel gioco d'azzardo, facendo loro l'ennesimo regalo di Natale proprio mentre giustifica la propria rigidità dinanzi alle richieste di aiuto e rateizzazione delle PMI cadute nelle mani delle banche e degli strozzini dicendo di non avere soldi per farlo.

Che lo Stato guadagni sulla pelle dei cittadini grazie al gioco d'azzardo non lo scopriamo certo oggi, ma il topic verte su un argomento diverso: a Napoli aprono solo agenzie di scommessa e patatinari, mentre chiudono esercizi storici nei confronti dei quali, a parte tante belle parole, non è stato fatto nulla. Se lo Stato fomenta il gioco d'azzardo perchè ha bisogno di soldi x quale cavolo di motivo non riscuote quanto dovutogli e chiude entrambi gli occhi davanti all'emersione di soggetti irregolari?


Catgirlsupreme89, 29/12/2014 16:57:

A me sembra che qui il problema nn sia piu' il decadimento culturale. In ogni caso, tu e trixam parlate di due cose diverse.
Tu stai li' a chiederti se sia normale che lo Stato incentivi il gioco d'azzardo, vuoi la risposta? No non e' normale, ma ci guadagna ed e' la cultura moderna che la vince: la cultura del denaro... il principio e' lo stesso dello scrivere: il fumo nuove gravamente alla salute sui pacchetti di sigarette.
Trixam si chiede perche' mai lo Stato debba finanziare le imprese quando ci sono i consumatori che dovrebbero provvedere? Evidentemente se non provvedono, quest'interesse e' limitato. Non ha tutti i torti, ma e' anche interesse dei creditori incentivare il consumatore a spendere. Io ad esempio ho avuto un' idea spettacolare, ma non son creditore e mi arrangio [SM=g2725400] ... ma c'e' un dato di fatto alla fine dei conti che non manca nulla a nessuno.
Lo Stato e i consumatori investono nella modernita' e la cultura che decanti tu (non in senso dispregiativo sia chiaro) non e' poi cosi' moderna. Insomma e' come pretendere che un ragazzo oggi a 14 anni legga orgoglio e pregiudizio piuttosto che il signore degli anelli! Il filosofo oggi e' Fabio Volo non di certo Socrate. E' una questione di adattamento. Prolifera cio' che il consumatore cerca, ma santificato sia internet che permette ai "bontoniani" di continuare ad acculturarsi!
Mi sembra che si finisca col lamentarsi del superfluo.




[Modificato da Alessandro.1987 29/12/2014 19:45]