00 12/12/2014 12:32
Dal professore Prisco e da Pollastro

Da quello che è scritto nel post iniziale della discussione, la cosa serve in sostanza ad insegnare ai bambini che pagare le tasse significa avere un titolo sostanziale di partecipazione alla cittadinanza, cioè ad ottenere utilità differite rispetto al mangiare subito la moneta di cioccolata; mica si possono fare coi ragazzini tante precisazioni sulle condizioni alle quali funziona il modello, eccetera (non sono all'università e ci vuole tempo e maturazione per costruire pensieri complessi; come primo approccio è un gioco, ma è utile ad accendere una lucina nella testa). Semplicemente, educare fin da bambini al punto di vista per cui le tasse non sono solo un peso ci sembra buono, considerato che molti genitori di questi bambini oggi saranno presumibilmente evasori fiscali e daranno quindi messaggi educativi opposti. Per esperienza nostra diretta, i piccoli delle rispettive case sono molto attenti all'igiene personale e alla raccolta differenziata, sicché spesso costringono loro padri, madri, zii, zie, nonni, eccetera, a seguire le regole. Insomma, è ormai chiaro che bisogna rifare da capo l'educazione civica degli Italiani e allora va bene (anche se non basta) ricominciare anche dal basso, dai bambini, con l'insegnamento delle best practices a scuola, che loro poi riportano in famiglia. Tutto qui