Adoro Servillo in ogni cosa che fa, sia a teatro che al cinema. Ho visto
Sabato domenica e lunedì, altra commedia di Eduardo de Filippo, e devo dire che l'interpretazione, la scena, i dialoghi tutto era sublime. Interpretare un'opera di Eduardo non è affatto semplice, c'è il rischio di scimmiottarlo e scadere in una brutta imitazione oppure snaturare il testo.
Fatta questa premessa, mi duole dirlo ma sono rimasta un po' delusa da questo suo adattamento, tempi e dialoghi assolutamente accelerati, cosa fuori luogo in quanto quest'opera che mette a nudo le dinamiche interiori delle coscienze dei vari personaggi, doveva appunto essere interpretata in maniera diversa, del resto le "voci interiori" necessitano di tempo per venir fuori. Toni è pur sempre Toni, per carità, ma l'impianto della commedia non mi ha convinto. Le voci di dentro è una delle commedie più "nere" di Eduardo, e i dialoghi invece in alcuni punti sono così esasperati che sconfinano nella farsa e spingono lo spettatore a ridere, e in questo ha toppato alla grande. Ottima l'interpretazione di Peppe Servillo, che si rivela una bella scoperta come attore di teatro.
Scenografia troppo essenziale, dove se in Sabato domenica e lunedì andava bene perché la presenza scenica, il testo, l'interpretazione riempiva la scena, qui è fuori luogo, troppo fredda, soprattutto nel primo atto, dove viene rappresentata la cucina di una famiglia napoletana "normale".
Però comunque consiglio sempre di vederlo, anche perché io da eduardiana quale sono forse sono stata troppo severa in questo giudizio.
Con il laccio che doveva unire i loro cuori hanno strangolato la loro pace.
(G. C. Lichtenberg)