Paperino!, 13/01/2014 16:18:
Connor ma l'insegnamento non è dato solo dalla conoscenza della materia, che è certo necessaria, ma richiede doti ulteriori (e direi superiori!), che presuppongono capacità di dialogo, di farsi capire, di entrare in sintonia con i tuoi interlocutori, di pazienza, di moderazione e di giudizio e tanto altro.
Che insegnante può essere uno che pensa (e che dice) che i calabresi sono "cerebrolesi"?
Se fosse vero che c'è un clima pesante in aula, che i calabresi vengono additati identificandoli per la loro regione di origine (con tono dispregiativo), come puoi pensare che questo soggetto possa a loro insegnare qualcosa?
Nel momento in cui fosse dimostrato che l'insegnante manca totalmente di moderazione e buon senso, al punto da fare sparate così gravi su un proprio profilo pubblico (e, a quel punto bisognerà credere, anche in aula), come puoi immaginare che sia una persona in grado di creare il giusto rapporto con tutti gli studenti, di trasmetter loro qualcosa, di mantenersi serena ed equilibrata in sede di giudizio con TUTTI?
E anche ammesso che sia capace, sdoppiando la propria personalità, di fare tutto questo con equilibrio e moderazione, mantenendosi equa nonostante la propria acclarata avversione per i calabresi, come puoi immaginarti che gli studenti di origine calabrese mantengano FIDUCIA, continuino a credere di esser di fronte ad una persona che li giudicherà unicamente in base alle loro capacità e non si farà influenzare da altro?
E se è interrotto ogni rapporto di fiducia, come fa a insegnare?
Non basta conoscere la materia, per essere insegnanti devi mantenere un minimo di decoro professionale.
Se fosse dimostrata l'accusa nei confronti di questa docente, questo decoro sarebbe bello che perso.
Altro che tiratina di orecchie, andrebbe licenziata per oggettiva inadeguatezza al ruolo.
E non si tratta di essere giustizialisti, ma di dare il giusto peso al ruolo ed alla responsabilità di ciascuno.
Si chiama professionalità.
Con scarsa propensione all'insegnamento,citandoti, intendevo: "capacità di dialogo, di farsi capire, di entrare in sintonia con i tuoi interlocutori...",pensavo fosse chiaro,ma adesso abbiamo dissipato ogni dubbio.
Storie di clima pesante in aula o studenti qualificati come diversamente abili ne ho sentite anche rispetto alla nostra bella facoltà,ma nessuno ha fatto il diavolo a quattro o si è scandalizzato, faccia a faccia, con i docenti in questione, perchè allora fare i puristi della domenica?
Apprezzo molto i tuoi interventi,ma perdonami se ti dico che questo è intriso della mentalità bigotta e giacobina a cui accennavo sopra,i calabresi che devono dire? Nulla,il problema non è loro,ma di chi partorisce quei paragoni, certamente non serve fare cacce alle streghe o mettere in cantiere una legge sulla calabrofobia.
Non serve rimurginare su certe sparate,chiunque sano di mente se ne sbatte,consentimi il francesismo, di idiozie del genere.
I rapporti di fiducia con i docenti sono cosa più unica che rara, li licenziamo tutti seduta stante?
Se è qualificata per insegnare,presumo quindi che non sia stata sorteggiata per quel ruolo, continui ad insegnare,in caso contrario che assumano la loro parte di responsabilità coloro che su quella cattedra l'hanno messa.
Se deve essere però questo scandalo a porre fine alla sua carriera, altro che professionità, è l'ossessione per la ghigliottina a prevalere.
Non si deve dimostrare un bel niente Paperino, il buon senso impone di non degnare di una risposta-reazione una,se vera,tanto grassa idiozia.
Non servono denunce,avvocati,giudici giuria e boia, ma un pò di buon senso, da tempo troppo sottovalutato.
[Modificato da connormaclaud 13/01/2014 18:03]