Irruzione nel rettorato Federico II: furti e vandalismo

Un gruppo di persone ha fatto irruzione nella sede del rettorato dell'Università di Napoli, Federico II. Due computer sono stati rubati con un televisore e una lampada, e gli uffici sono stati messi a soqquadro, con documenti buttati a terra. Su una scrivania al piano terra è stata anche disegnata una stella a 5 punte mentre sono state lasciate alcune scritte contro la polizia e il direttore del dipartimento di Giurisprudenza, Lucio De Giovanni.
Sul fatto è arrivato subito il commento del rettore dell'Università, Massimo Marrelli. "Nell'Università tutti possono discutere e tutti gli studenti devono essere protetti . ha detto - però allo stesso tempo dico che la violenza non è tollerabile da nessuna parte. Quanto accaduto con il furto di computer e di documenti mi fa sospettare che non si tratti di studenti''.
Quanto alla posizione espressa dai collettivi, che hanno stigmatizzato il fatto che alcuni manifestanti siano stati rincorsi fin dentro l'Università, il rettore sottolinea che ''non è mai stato dato alla polizia il permesso di entrare nell'Università. I collettivi sostengono il contrario. Verificherò se è vero ma, alla luce di quanto accaduto nel pomeriggio, ne dubito" (Tgcom 24)

Cos'è questa storia, qualcuno ne sa niente?

Dal professore Prisco, che mi prega di postare

Non ero a Napoli, ho visto le immagini del tg3 dopo mezzanotte di oggi (prima ore del sabato, insomma). Erano angosciose, io per età ed esperienza diretta ricordo bene i giorni delle Brigate Rosse e della presenza di terroristi intorno e dentro all'Università.
Per quanto grave e non minimizzabili siano la crisi generale odierna e quella specifica - al suo interno - della città di Napoli, qualcosa non mi quadra: questa mi sembra una tensione alimentata artificiosamente, non avevo visto segnali di tensione nelle settimane precedenti, né mi sembra che all'università ci siano oggi collettivi studenteschi come appunto qualche decennio fa.
Solidarietà piena, personale ed istituzionale, al Direttore, che non riesco a raggiungere al telefono. Si possono criticare, per migliorarli, il Dipartimento e in genere l'università, ma queste istituzioni sono patrimonio comune della città, degli studenti, degli impiegati amministrativi, dei professori. La violenza è sempre da condannare con fermezza. Posterò qui ogni notizia certa e verificata che riuscissi ad avere

Una deriva pericolosa, che trova sempre terreno fertile in anni di profonda crisi come questi.
Colpire l'Università significa - tra l'altro - non avere degli obiettivi reali.

Le difficoltà che stiamo vivendo non dipendono certo dalla FedII.

Mi sfugge il senso,mi auguro però che la sfida non venga accolta dagli studenti di diverso orientamento,per la serie rivisitazione con costumi storici, che è forse il vero obiettivo di questo scempio.
Mah...

Rubare dei pc mi pare incompatibile con il mero fine terroristico. Si tratta di unabprofonda ognoranza storica dicome.operavano le BR.
Ad occhio direi che sono stati studenti stupidiche hanno voluto depistare le indagini.