wolf89@, 16/11/2013 11:39:
Perché il problema è prima di tutto macroeconomico. Magari fosse sufficiente la logica: "taglio la spesa pubblica così abbasso le tasse e tutto si risolve"; se fosse così semplice basterebbero i ragionieri, le università di economia nemmeno esisterebbero. I problemi macroeconomici non li puoi affrontare con la logica microeconomica, un sistema nel suo complesso non lo gestisci con la semplice logica del buon padre di famiglia. Per trixam,in particolare, voglio evidenziargli questo post
goofynomics.blogspot.it/2012/03/cosa-sapete-della-produttiv... , dove si spiega in maniera chiarissima che sono le esportazioni a causare la produttività e non il contrario. Ti riporto degli estratti:
" ogni volta che l’Italia ingessava la propria valuta, penalizzando le proprie esportazioni, la produttività cominciava a declinare. Quando i cambi si riallineavano si ripartiva. Che poi è proprio quello che ci dice questa analisi: cambio ingessato, meno esportazioni, meno produttività, e viceversa."
"Gli omodossi (anche detti prekeynesiani) tendono a vedere la crescita economica in un’ottica ingegneristica: ci sono le macchine e i lavoratori, più macchine compri e più lavoratori assumi, più produci. La crescita economica, loro, la spiegano esclusivamente dal lato della produzione, ovvero, come dicono gli economisti, dell’offerta. Loro, gli omodossi, non si preoccupano di sapere chi comprerà quello che viene prodotto, perché partono dal presupposto (detto legge di Say) che l’offerta crei la propria domanda. Un presupposto già dubbio in teoria, e abbastanza screditato in pratica. Se l’offerta crea la propria domanda, perché la Thyssen-Krupp ha dovuto pagare 150 milioni di euro di mazzette per farsi comprare i propri sommergibili dalla Grecia? Il sommergibile basta produrlo, poi lo porti al mercato (in un cestino) e qualcuno lo comprerà, perché siccome per produrlo hai distribuito redditi, e chiunque ha soldi in tasca li spende subito (altra intuizione di quel geniaccio di un Fisher), ecco che tornerai a casa col cestino vuoto e le tasche piene.O no? NO. L’esperienza mostra che la domanda può effettivamente porre un vincolo alla crescita economica e la storia economica fornisce decine di conferme: le grandi potenze economiche nella fase del proprio decollo hanno regolarmente praticato politiche mercantilistiche, fondate sull’essere liberiste a casa altrui e protezioniste a casa propria, semplicemente perché per promuovere la crescita del proprio prodotto e quindi della propria produttività era indispensabile dotarsi di mercati di sbocco di taglia adeguata."
Poi vabbè sicuramente ci saranno altri economisti che la pensano diversamente, alla fine come dici tu ognuno sceglie a chi credere e solo la storia ci dirà chi ha avuto ragione
Dopo aver letto l'articolo di Bagnai sono davvero scioccato, questo sta fuori di brutto. Sta ancora a Kaldor-Thirlwall.
E gli permettono di insegnare in una università pubblica? Poi capisci perché l'università pubblica è alla canna del gas.
Come se a scuola si insegnasse il creazionismo.
Rimando ai due magistrali articoli del professor Monacelli. Sono un po' più ostici di quelli di Bagnai ma appunto perché dire una cazzata è facilissimo mentre smontarla ci vuole una valanga di tempo.
noisefromamerika.org/articolo/euro-domanda-produttivita-viaggio-nel-mito...
noisefromamerika.org/articolo/euro-domanda-produttivita-viaggio-nel-mito...
Resto poi in fiduciosa attesa di sapere come si esce dall'euro senza incenerire il paese. Giusto per curiosità.
Magari riflettendo su 3 punti:
A) Come si rivolve il fatto che le multinazionali italiane(fiat per esempio) che dovrebbero beneficiare della svalutazione hanno le loro sussidiarie di tesoreria all'estero sotto giurisdizione olandese o lussemburghese, due paesi dell'eventuale area del marco, e quindi si ritroverebbero con il debito denominato in moneta straniera? Vedasi cosa successe in Thailandia durante la crisi finanziaria degli anni novanta.
B) Dopo usciti dall'euro perdendo l'accesso ai mercati e con il sistema bancario e assicurativo raso al suolo, come si finanzia la ripresa?
C) Prendiamo Unicredit la quale ha numerose filiali estere come noto. I dirigenti di Unicredit pensando che l'italia esca dall'euro mandano milioni di letterine ai detentori di mutui, prestiti, fidi ecc in cui si comunica la cessione del credito alla filiale tedesca della banca.
Morale della favola: il primo gennaio l'italia esce dall'euro, il 27 arrivano i primi agognati stipendi svalutati in lire e contemporaneamente la rata del mutuo denominata in marchi tedeschi. Diabolici italiani.
Come dici? Che si potrebbe contestare legalmente il tutto? Certo, infatti l'unico sicuro effetto dell'uscita dall'euro sarebbe una gigantesca torta per gli avvocati da sbranare, come è stato con Lehman dove dopo 5 anni le parcelle sono arrivate a 3 miliardi.
Essendo questo un forum giuridico la cosa potrebbe anche fare piacere.
E sia detto che non ho indicato nemmeno i problemi maggiori dell'exit