00 12/10/2013 15:57
Re:
George.Stobbart, 11/10/2013 15:59:

Morto a Roma Erich Priebke, l'ex capitano Ss aveva 100 anni


L'ex ufficiale delle Ss Erich Priebke è morto oggi a Roma all'età di 100 anni. Ne dà notizia il suo legale Paolo Giachini, affermando che il vecchio gerarca, condannato all'ergastolo per la strage delle Fosse Ardeatine, ha lasciato come «ultimo lascito» una intervista scritta e un video, «testamento umano e politico».

«Erich Priebke muore oggi all'età di 100 anni», scrive Giachini, «La dignità con cui ha sopportato la sua persecuzione ne fa un esempio di coraggio, coerenza e lealtà».

L'ex capitano delle Ss è deceduto proprio nel giorno in cui in Vaticano il Papa ha ricordato il 70° della deportazione degli ebrei di Roma (16 ottobre 1943). Oggi Francesco ha ricevuto nella Santa Sede il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e una delegazione della Comunità ebraica di Roma.


CHI ERA ERICH PRIEBKE Nato ad Hennigsdorf il 29 luglio 1913. Militare tedesco, capitano delle SS durante la seconda guerra mondiale in Italia, condannato all'ergastolo per aver partecipato alla pianificazione e alla realizzazione dell'eccidio delle Fosse Ardeatine in cui 335 civili e militari furono fucilati. Aderì al Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi quando aveva 20 anni. Dopo l'armistizio e fino al mese di maggio 1944 opera a Roma sotto il comando di Herbert Kappler. Nel corso della seconda guerra mondiale soggiornò in Italia, dove insieme ad altri militari tedeschi partecipò al coordinamento delle tattiche e delle strategie che il Terzo Reich avrebbe dovuto adottare nella penisola. Dopo la fine della guerra fuggì da un campo di prigionia vicino a Rimini e si rifugiò in Argentina. Fu estradato in Italia nel 1995. Nel 1998, fu condannato all'ergastolo, ma vista l'età avanzata fu mandato ai domiciliari. Nel 2009 ha ottenuto il permesso di uscire di casa per fare la spesa, andare a messa e in farmacia.

LE REAZIONI «Di fronte alla morte di Priebke non si piange e non si ride perché in nessuno dei due casi le vittime potrebbero tornare indietro, in vita. Resta l'amarezza per una figura che non si è mai pentita di ciò che ha compiuto e si è sporcata le mani di sangue come tutte le truppe naziste. Ora le sue vittime sono ad attenderlo lassù in cielo, nella speranza che ci sia giustizia divina». È il commento a caldo rilasciato all'Adnkronos da Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica di Roma, dopo la morte di Erich Priebke.

Così invece il vicepresidente dell'Anpi Roma Elena Improta: «Mi auguro che questa morte non alimenti rigurgiti neonazisti. Davanti alla morte siamo tutti uguali ma di fronte a quella di un uomo che ha seminato morte occorre fermarsi a riflettere. Auspico che si apra una riflessione per tutti - sottolinea - sulla vera storia del nostro Paese».

Dura la reazione di Efraim Zuroff, del Centro Wiesenthal: «Non ho mai trattato un caso di un nazista che fosse dispiaciuto o mostrasse rimorso per i suoi crimini e Erich Priebke era certamente di quel genere».


www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/priebke_gerarca_morto_roma/notizie/3381...


Mi viene da dire "Poteva morire a 20 anni"....non sarà politicamente corretto ma almeno si sarebbero salvate centinaia di persone...




Dici? [SM=g2725362]

Quel che fa paura, di quegli anni, è il fatto che basti un "ordine costituito" a far sì che migliaia di persone possano rendersi capaci delle barbarie più impensate.
Il male è dentro di noi, e pronto a venir fuori non appena le condizioni lo consentano.
Priebke era solo una delle infinite pedine, non credo che una sua eventuale scomparsa prematura dalla scacchiera avrebbe cambiato di molto lo scenario complessivo.
Ci sarebbe andato uno dei suoi sottoufficiali in quel ruolo.