00 05/10/2013 15:57
Re: Re:
ObbligazioneNaturale, 05/10/2013 13:26:


L'ampiezza del bacino clientelare credo sia collegata al corredo genetico e alle soft skills (chi ha detto networking?) che all'effettiva bravura del leguleio in questione. Altrimenti non si giustificherebbero le greggi caproni a tutti i livelli (anche nei grandi studi, d'altronde se papa' ha gli agganci si puo' tollerare il puerulo incapace). Del resto la vulgata in via Arenula e' che nel mercato dei limoni il cliente non sappia distinguere tra bravo e cattivo (essendo obbligazione di mezzi, l'avvocato con un cursus di soccombenze non e' necessariamente incapace), quel "bravi e con clienti" si presta ad essere la descrizione dell'outlier.




Vada per il discorso sul bacino clientelare, d'altronde se sei figlio di papà ti inserisci in un'attività già avviata e il pacchetto clienti fa parte della formula all- inclusive. Ma non in tutti gli studi legali ci sono solo "figli di papà" (e per figli intendo anche nipoti, amici e compagnia bella). Credo che il discorso del Prof. si rivolgesse ai restanti comuni mortali figli di NN. Quest'ultimi meno agevolati, vero, ma non per questo impossibilitati a farsi un nome e con esso un tot di clienti(prima o poi). E, volente o nolente, il nome nell'ambito legale te lo fai se vinci cause, e meglio se di un certo spessore. La logica mi suggerisce che le cause le vinci se sei in gamba e conosci bene il mestiere (se sei un caprone la vedo difficile insomma). Va da sé che l'avvocato con un cursus di soccombenze, come scrivi, non per questo sarà necessariamente incapace... ma allora che cos'è... necessariamente sfigato?



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