00 23/07/2013 21:34
Ho scovato su youtube questo interessante confronto tra Pierpaolo Capovilla (leader de Il Teatro degli Orrori) e Cristiano Godano (leader dei Marlene Kuntz), in cui si dibatte del potere della musica di incidere sulla società e sulla coscienza collettiva.
Capovilla crede in questo ruolo socio-politico della musica, ed anzi ritiene che questo debba essere lo scopo primario del musicista-poeta: indurre, o almeno tentare di indurre, al compimento di determinate scelte comportamentali nella società.
Viceversa, Godano propende per l'idea di musica come "godimento", vale a dire mossa dallo scopo di suscitare emozioni e brividi nell'ascoltatore e che, magari, lo inducano anche ad essere un uomo "migliore", ma sempre per via indiretta.
Chi conosce le due band in questione sa che la musica dei MK è più rivolta all'Io e all'intimismo, mentre quella del Teatro è intrisa di temi sociali e politici. Due visioni diverse del ruolo della musica.
Voi in quale vi riconoscete?
Io in quella di Godano. Ha sempre rispecchiato a pieno la mia idea di "musica" ed è per questo che i MK sono sempre stati e restano il mio gruppo italiano preferito. Quando inizia a parlare Godano mi sembra di sentire me stesso [SM=x43819] Avrei iniziato a rispondere esattamente così.


[Modificato da bluesrock 24/07/2013 12:37]












"There is nothing conceptually better than rock & roll" (John Lennon)

A poco servono le norme se non cambiano le culture