Personalmente trovo le due figure elette alle presidenze persone di eccellente profilo. Certo, essere lontani ideologicamente dalla Presidente Boldrini non esclude l'ammirazione per il suo passato. Nè mi scompongo più di tanto per i discorsi. I discorsi dei politici sono sempre pieni di ovvietà e forse i discorsi si fanno proprio per dire ovvietà. L'importante è il fare le cose.
Quanto a Grasso. Non credo che da destra si possa nascondere un tantino di gioia per l'elezione di Grasso. Grasso è più uomo di centrodestra che di centrosinistra. Tanto che il secondo governo Berlusconi fece una norma ad hoc per consentire a Grasso di dirigere l'antimafia al posto di Caselli, più ideologicamente impostato. Aggiugiamoci che da ragazzo giocò nella squadra di Dell'Utri (la Bacigalupo)...
Credo addirittura che potrebbe essergli, questa Presidenza, un trampolino di lancio alla suprema magistratura della Repubblica, se dopo Napolitano ci si incarterà in altri blocchi contrapposti.
Resta il fatto, per il quale non mi sento di essere particolarmente contento, che questi passaggi repentini da un potere ad un altro (dai vertici di un potere ad un altro, addirittura) non fanno bene alla democrazia, alla sua trasparenza.
Nolite conformari huic saeculo sed reformamini in novitate sensus vestri.