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Grillo: "Norimberga dei partiti"

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    GiuristaCorsaro
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    Utente Junior
    00 18/06/2012 15:21
    IL COMICO SUL BLOG SULLA CRISI DEI PARTITI POLITICI
    Grillo: «Norimberga dei partiti
    però non imitiamo Robespierre»
    Il comico sul suo blog spiega come risolvere la crisi dei partiti: «serve un processo senza violenza, siamo un popolo civile»


    ROMA - «Un processo pubblico alla classe politica è necessario. Senza violenza. Siamo un popolo civile. Truffato, spolpato, fottuto, immiserito, deriso, ma comunque civile. Nessuno può pensare di sostituirsi alla magistratura o di evocare nuove Piazzale Loreto».
    Se lo augura Beppe Grillo in un intervento sul suo blog intitolato significativamente «Norimberga all'italiana» e rilanciato su Twitter con «Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure!».

    Toni violentissimi ai quali replica il finiano Deodato Scanderebech con altrettanta violenza: «Non accetto di essere oggetto di linciaggio mediatico da parte di un comico che non ha mai realizzato niente di buono nella sua vita. In Parlamento non tutti sono come i Lusi e i Belsito del momento. Anzi la maggior parte dei colleghi sono persone per bene che ogni giorno svolgono il proprio dovere».
    Il leader del Movimento 5 stelle chiarisce, in ogni caso, che «Saint Just e Robespierre non sono esempi da imitare, anche perché finirono, pure loro, sul carretto che conduceva i condannati alla ghigliottina. Il processo deve essere morale, collettivo. Ogni cittadino deve avere il diritto di sputo virtuale».
    L'attacco al sistema politico che si è costituito dopo la caduta della Prima Repubblica e fondato sul bipolarismo è durissimo. Ed è rivolto a entrambi i campi. L'impressione quindi è che Grillo voglia, con questa iniziativa, cercare di raccogliere i consensi di coloro i quali si sono rifugiati nell'astensione proprio perché insoddisfatti della politica dopo gli scandali degli ultimi tempi. Grillo infatti aggiunge: «Chiunque abbia ricoperto nella Seconda Repubblica un'importante carica pubblica, tra questi i parlamentari, i ministri, i sottosegretari, i presidenti di Regione, i sindaci dei capoluoghi di provincia, i presidenti di Provincia, oltre ovviamente ai presidenti del Consiglio e ai presidenti delle Camere, dovrà rendere noto pubblicamente in Rete il suo patrimonio prima e dopo la sua investitura. Motivare, se esistono, le ricchezze accumulate durante il suo incarico. Case, patrimoni, regalie inconsapevoli. Un atto dovuto che premierà chi non ha nulla da nascondere».


    Tale richiesta, argomenta ancora Grillo, deriva dal fatto che «in questo Paese si è radicata l'idea, sbagliata, che sia naturale per un politico arricchirsi. In effetti è difficile trovare un politico in miseria o qualcuno uscito dai Palazzi del Potere con le pezze al culo. Lo stipendio e i benefit che ricevono i politici, pur eccessivi, non sono sufficienti per diventare benestanti».
    Ed ecco il punto. I politici, è l'opinione di Grillo, si sono arricchiti «con altre fonti». Servono, insomma, indagini ai raggi X che consentano «ai cittadini e anche ai magistrati di conoscere, ad esempio, i motivi per cui il ministro Z o il senatore B si è ritrovato a fine legislatura con un paio di appartamenti in più o mezzo milione di euro sul conto della moglie. Un'analisi patrimoniale, in piena trasparenza, che copra il periodo della Seconda Repubblica, con il disprezzo dei cittadini e l'isolamento sociale verso chi ha abusato dello Stato per i propri interessi e l'intervento della magistratura in caso di reato».

    R. R.
    18 giugno 2012 | 9:38
    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    http://www.corriere.it/politica/12_giugno_18/grillo-norimberga-dei-partiti-pero-non-imitiamo-robespierre_685550fa-b90a-11e1-a52c-a7a9b914e823.shtml
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    Paperino!
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    Utente Gold
    Amministratore
    00 18/06/2012 16:51
    Purtroppo è solo populismo e non c'è grande contenuto politico in quello che dice.
    Volendo essere realisti, la Lega Nord 20 anni fa scendeva in campo con toni simili, poi sappiamo tutti come è finita.
    Finché sei fuori del sistema, è facile essere "contro" il sistema...tradurre in atto pratico e concreto queste 4 urla fa la differenza.
    Una rivoluzione culturale non si fa su Twitter.

    Resta la soddisfazione, minima, di avere qualcuno che stia lissù ad urlarle queste cose, per populiste che siano...
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    Giubo
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    Utente Gold
    00 18/06/2012 19:24
    Grillo non sarà la salvezza dell'Italia,su questo ne possiamo essere certi. Ma temo che comunque alle prossime elezioni chiunque vincerà dovrà fare i conti con una cospicua presenza di questo movimento al Parlamento.
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    GiuristaCorsaro
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    Utente Junior
    00 18/06/2012 19:59
    Sarà anche populismo quello che fa Grillo, ma il M5S è diventato un fenomeno che non può essere più snobbato.
    E' vero che ricorda un pò l'esordio della Lega sul finire degli anni '80 e sappiamo che fine stia facendo la banda Boss(ott)i, ma la classe politica "ufficiale" non credo abbia prodotto idee migliori: non è certo per la Lega che abbiamo rischiato il fallimento.
    I vari Casini, Bersani, D'Alema, Veltroni e tutti quelli che, come loro, hanno fatto e fanno la politica come professione non hanno saputo proporre dei programmi validi e non credo che per tutta la loro "carriera" siano stati meno populisti di un Grillo...
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    giusperito
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    Utente Master
    Moderatore
    00 19/06/2012 14:09
    Re:
    GiuristaCorsaro, 18/06/2012 19.59:

    Sarà anche populismo quello che fa Grillo, ma il M5S è diventato un fenomeno che non può essere più snobbato.
    E' vero che ricorda un pò l'esordio della Lega sul finire degli anni '80 e sappiamo che fine stia facendo la banda Boss(ott)i, ma la classe politica "ufficiale" non credo abbia prodotto idee migliori: non è certo per la Lega che abbiamo rischiato il fallimento.
    I vari Casini, Bersani, D'Alema, Veltroni e tutti quelli che, come loro, hanno fatto e fanno la politica come professione non hanno saputo proporre dei programmi validi e non credo che per tutta la loro "carriera" siano stati meno populisti di un Grillo...




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    Giuseppe.appioclaudio
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    Utente Junior
    00 19/06/2012 17:56
    Io credo che qualsiasi paragone con la Lega sia azzardato e frutto di un'analisi politica "arronzata". La componente umana del movimento è completamente diversa da quella leghista. Così come sono diverse le finalità politiche. L'unica cosa che accomuna lega e M5S è il linguaggio di Grillo, che comunque non corrisponde a quello della maggioranza dei militanti.
    Più in generale, siamo giunti ad un punto della disastrosa storia italiana, nel quale è auspicabile che il bubbone esploda cacciando fuori tutto il pus...Diversamente questo paese andrà a sbattere sul muro di una crisi sociale, culturale ed economica dalla quale occorreranno decenni per riprendersi. Il problema non è grillo, ma chi ridotto il paese nelle condizioni di dover sperare nel successo politico di un comico.