Giovedì, 19 aprile 2012 - 14:04:00
laureati
Di Andrea Deugeni
Pronti a gettarsi a capofitto senza timore nel primo impiego per cercare di riuscire a farsi confermare dopo la scadenza del contratto. Dovranno essere così nei prossimi tre mesi i giovani laureati italiani che, secondo il rapporto previsionale Bachelor (azienda leader nella selezione di personale fra i ragazzi appena usciti dalle università) riguardante la domanda di ragazzi freschi di bacio accademico da parte delle aziende del comparto privato, saranno gettonati dalle imprese del nostro Paese.
Per gli esperti di Bachelor, la previsione netta sull'occupazione di giovani laureati per il secondo trimestre 2012 ha infatti segno positivo: il 34% delle aziende private prevede di assumerne, aumentandone il numero all'interno del proprio organico, al netto dei licenziamenti o dei contratti non più rinnovati nei loro confronti. Rispetto alla rilevazione del mese precedente, le intenzioni di fare loro un contratto sono aumentate di ben 10 punti percentuali.
Una bella soddisfazione e un po' di coraggio per chi ha deciso di continuare a studiare dopo il diploma, decidendo d'investire nella propria formazione, sperando in una posizione di maggiore vantaggio all'interno del mercato del lavoro che al momento vede in Italia un tasso di disoccupazione in crescita al 9,3% a febbraio (+0,2 punti su gennaio), il livello più elevato dal marzo 2001 (era all'8,3% ad agosto). E con Confindustria che ha appena fatto sapere che la situazione drammatica dell'occupazione italiana è destinata tragicamente a peggiorare, in quanto "permarranno le condizioni strutturali che l'hanno causata".
Ma, almeno per i giovani laureati, il breve periodo è un po' più roseo, mentre tutti gli altri che aspirano ad un impiego attendono l'entrata in vigore delle nuove regole sul lavoro varate dal governo Monti e in discussione ora in Parlamento. Secondo il rapporto Bachelor, due sono i fenomeni che intervengono su queste dinamiche in favore dei ragazzi appena usciti dalle università. Il primo è di tipo stagionale: nel trimestre aprile-giugno si verifica regolarmente il picco massimo della domanda di lavoro per laureati.
Il secondo fenomeno, invece, è di natura politico-sociale: mentre nel primo trimestre l'annuncio dell'imminente riforma del lavoro aveva fatto procrastinare le assunzioni di giovani laureati, disattendendo quindi le previsioni positive fatte a fine 2011, ora che la riforma del lavoro Fornero ha assunto contorni più definiti le aziende effettuano le proprie previsioni con maggiore fiducia. Probabilmente, oltre agli inserimenti stagionali, nel secondo trimestre verranno realizzati anche gli inserimenti che sono stati congelati nel primo.
affari italiani/libero
ma cos'è? training per convincerci
che le cose vanno bene??
mah...felice di essere smentita