Non entro nello specifico delle parole di Werty. Sarebbe inutile vista la profonda diversità politica. Dico solo che augurarsi un'insurrezione popolare è sempre e comunque sbagliato. La chiamata al popolo è pericolosa e l'esempio berlusconiano dovrebbe servire per ricordare come anche nella modernità si possano ottenere risultati neodittatoriali (eccedo per semplificare e velocizzare).
Il discorso dell'astensione è relativo ed in questo credo che le parole di Werty siano, invece, interessantissime. Non credo che l'astensione possa produrre risultati.
Tuttavia non riesco a capire nemmeno questa sfiducia generalizzata al punto di sostenere che non c'è nessuno per cui votare. Non so a livello locale, ma a livello nazionale le alternative ci sono. In particolare mi riferisco ai radicali. A volte mi sembra che si facciano disquisizioni di lana caprina in riferimento agli scioperi di Pannella e poi si ingurgiti qualsiasi boccone proveniente dal pd o dal pdl.
In ogni caso sarebbe fondamentale fare una riflessione estesa sull'assenza di cambiamenti. Tangentopoli è un palese fallimento sia per le parole di Colombo di qualche settimana fa sia per la cronaca politica di questi giorni. La lega nacque come partito anti sistema e il ruolo di purificatori del sistema venne assunto da loro e dal msi (nei nomi di gente come Gasparri e La Russa). Ora il problema, quindi, è molto più profondo. Se in tanti anni non è cambiato nulla, credo che il problema non sia nei nomi dei politici o dei partiti, perché tutto cambia e tutto resta uguale; la categoria del gattopardismo è forse abusata ma venne ideata, questo dovrebbe far riflettere, all'inizio del '900 e faceva riferimento alla metà dell' Ottocento. Il familismo amorale riguarda, invece, i lavori di Ginsborg riferiti alle ricerche di Banfield durante gli anni '50. Insomma si tratta di un quadro molto risalente. Ginsborg valuta come responsabile della situazione italiana l'assenza di alternanza nel sistema politico dovuto alla presenza della dc e del pci. Tuttavia già si discusse sul forum del tema e non credo sia utile ritornarci su. In realtà il problema è stato ben affrontato dal professor Prisco nell'altro topic, sintetizzando riguarda i checks and balances.
Tuttavia il problema è che il sistema ruota eccessivamente intorno al settore pubblico, lasciando pochissimo spazio agli individui. Se deleghiamo ai politici le scelte fondamentali della nostra vita anche attraverso il pagamento della mole mostruosa di tasse, siamo costretti ad augurarci che siano onesti, anzi santi perché l'occasione fa l'uomo ladro.