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Il posto fisso e' monotono

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    J.Rebus
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    Utente Gold
    00 02/02/2012 15:03
    Il posto fisso e' monotono
    2 febbraio 2012 • alberto bisin
    Cosi' ha detto Monti a Matrix. Non l'avesse mai fatto. Un putiferio. Se avesse letto i commenti su Il Fatto quotidiano ad un mio articolo un paio di anni fa, avrebbe capito che non era cosa. Io, felice di aver trovato un alleato - e quale alleato! - mi consolo. E ripropongo le mie considerazioni, da Il Fatto Quotidiano, 13 Aprile 2011 - cosi' come la mia risposta ai commenti il 22 Aprile.

    Il Fatto Quotidiano, 13 aprile 2011: Si può essere precari e felici (negli Usa)

    La manifestazione dei precari di sabato ha evidenziato ancora una volta le difficili condizioni di lavoro di coloro che, in Italia, non godono di protezione contrattuale e l’inefficienza del nostro mercato del lavoro che si manifesta appunto nel suo eccessivo dualismo: protezione estesa per alcuni e minima per altri. Molti commentatori reagiscono proponendo una soluzione “morale”: estendere le protezioni a tutti. Spesso abbinata a dichiarazioni da lotta di classe, lavoratori contro padroni.

    Come sarebbe bello se fosse così facile. Ai precari manca sicurezza? Diamogliela. Dove prenderla? Dai padroni (o dai ricchi, o da chi non paga le tasse, e via discorrendo). Lo dico con ironia, naturalmente, ma piacerebbe anche a me vivere in un mondo in cui la redistribuzione del reddito potesse risolvere ogni problema. Non è così purtroppo, estendere la protezione del lavoro – garantire contratti a tempo indeterminato con solide garanzie contro il licenziamento – a tutti o quasi si può fare, ma a un costo: un’ulteriore riduzione del tasso di occupazione, soprattutto dei giovani e delle donne. È brutto da dirsi ma è così: più si protegge il lavoro, minore è il numero dei lavoratori protetti (a meno di non avere salari molto più bassi). Proteggere costa, riduce la produttività del lavoro e quindi l’occupazione del lavoro stesso a parità di salario. So che, messa così, è una affermazione apodittica e che chiunque sappia come trovare o massaggiare un dato proverà a contraddirmi, a mostrare che la Svezia garantisce protezione e occupazione e la Gran Bretagna all’opposto non garantisce né protezione né occupazione. Non è così, mi spiace. Ma entrare in una disamina seria dei dati non è possibile qui, perché voglio provare a fare un ragionamento più “leggero”. Chiedo al lettore di credermi, quindi, di concedermi per una volta il principio di autorità, accettare la mia provocazione e continuare a leggere.

    Ma torniamo ai precari. Dovrebbero essere contenti? Meglio precari che disoccupati, dopotutto. Assolutamente no. Un lavoro precario in Italia è una sciagura. Hanno completamente ragione. Perché se si perde, il lavoro precario, si è rovinati, in Italia. Perché lavori precari ce ne sono pochi e lavori protetti ancora meno. Proviamo a immaginare un mondo diverso. Un mondo in cui di lavori precari ce ne fossero a iosa: finito uno se ne trovano altri, diversi, altrove. In questo mondo essere precario non è affatto male, specie per un giovane, magari con poca istruzione: il pizzaiolo per sei mesi, il barista per due (che lavorare la notte è bello ma stanca), il massaggiatore per un anno; un periodo a Milano, uno a Venezia, uno a Urbino e uno a Londra…

    Mi rendo conto di quanto anche solo ipotizzare un mondo di questo tipo possa sembrare assurdo e che chi oggi in Italia cerca di tenersi stretto il lavoro al call center possa essere addirittura insultato da questo mio ragionamento. Non ho nessuna intenzione di insultare nessuno. Ma li vedo tutti i giorni ragazzi giovani (spesso anche italiani), che fanno esperienze sul mercato del lavoro a questo modo. Cambiano lavoro in continuazione e si stabilizzano lentamente, alcuni attraverso attività imprenditoriali, altri cercando lavori più protetti. Sto parlando degli Stati Uniti (o meglio, di New York), naturalmente. Ma non sto sostenendo che il mercato del lavoro negli Stati Uniti sia il migliore dei mercati del lavoro possibili. Anzi. È un inferno da molti punti di vista. Ma la questione del precariato non esiste. Non ho mai sentito nessuno lamentarsi del precariato. Della mancanza di assicurazione sanitaria, sì, sempre. Della disoccupazione ogni tanto, specie nei periodi di crisi come questo. Ma mai del precariato. Mai dei giovani che non riescono ad avere sicurezza sufficiente per metter su famiglia. Non esiste nemmeno la parola “precariato”. almeno non con il significato peggiorativo che ha in italiano.

    E non sto parlando solo di lavoro manuale. I professori universitari, per esempio, prima di avere lavori fissi e protetti, hanno lavori precari. Cambiano università continuamente: perché si stufano di stare in città noiose, perché cambia la loro situazione familiare, perché vogliono essere più vicini a qualcuno con cui fanno ricerca… e perché l’università dove lavorano li manda via. Girano, per anni. Il lavoro fisso (si chiama tenure per gli accademici) è un obiettivo importante, naturalmente. Ma non è che senza non si vive o non si crea famiglia. Perché precariato non significa rischiare di perdere lavoro, ma al massimo trovarlo in un’altra città o in un’università meno prestigiosa. Parlo anche per esperienza. Ho tenure, adesso; ma sono stato precario per circa 10 anni girando Stati Uniti ed Europa, senza mai sentirmi precario. La stessa cosa si può dire per medici, avvocati, operatori finanziari.

    Per arrivare a un mercato del lavoro di questo tipo è necessario ridurre la protezione del posto di lavoro, permettere alle imprese di licenziare per ragioni economiche, ad esempio. Mi rendo conto che possa apparire un po’ un salto nel buio. Capisco anche che possa essere inattuabile, nelle presenti condizioni in Italia. Mi riferisco sia alle condizioni economiche (l’eccessiva partecipazione dello Stato inefficiente nella vita economica) che a quelle culturali (in cui il desiderio del “posto fisso” è scolpito quasi indelebilmente nella mente di molti). Però so anche che se non si arriva a un mercato del lavoro di questo tipo i problemi dei precari sono irresolubili. Non c’è via d’uscita, purtroppo: più si protegge una parte dei lavoratori, più gli altri ne fanno le spese. Chi dice il contrario, o non capisce o è in malafede. Nel caso italiano, di solito, è in malafede.

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    I commenti sono stati cancellati. Ma il loro tenore si puo' dedurre dalla mia risposta pochi giorni dopo.

    Il Fatto Quotidiano, 22 aprile 2011: Nove risposte sul precariato made in Usa

    Sapevo che le idee esposte avrebbero provocato reazioni anche fortemente negative. Alcuni lettori – che ringrazio – hanno provato a difendere le idee del post ma sono stati facilmente subissati dalla massa di insulti. Le cose che ho scritto sono definite castronerie, spocchiosità, caz…, panzane, deliranti, ridicole, un tanto al chilo, qualunquiste, scempiaggini, bischerate, vecchie e abbandonate, da bar, e – insulto degli insulti – la stessa zuppa di Boldrin.

    Di me si dice che sono un famigerato, sacerdote, sciacallo, con aria da vate dell’economia, dall’alto del suo scranno universitario, professorino, pseudo-professore, servitore delle multinazionali. Mi si accusa di prestarmi (dietro compenso?) a sostenere teorie molto apprezzate dalle lobby delle multinazionali, di essere un firmatario bushista della lettera contro la riforma sanitaria americana, e addiruttura di accordare favore alla liberalizzazione della vendita di armi da fuoco. Per la cronaca, nessuna delle tre accuse è corretta. E infine mi si dice “va in mona”, espressione veneta che però mi è sempre piaciuta e mi ricorda l’infanzia.

    Non mi lamento degli insulti (più di quanto non abbia implicitamente già fatto) e rispondo in gruppo a varie tipologie di commentatori.

    1. Quelli che mi confondono con Boldrin. Che tutti i veneti siano uguali?

    2. Quelli che richiedono dati e sono profondamente offesi dal mio riferimento al principio d’autorità, in un paese dove tale principio è (mai esplicitamente) richiesto da qualunque deficiente abbia una cravatta o millanti letture marxiane. Tornerò con un post coi dati. Ma anticipo: guardate alla correlazione tra la protezione del lavoro e il tasso di occupazione per età e sesso (sono giovani e donne a pagare le condizioni del mercato del lavoro in Italia).

    3. Quelli che in Italia si può licenziare. L’Italia è uno dei paesi sviluppati in cui il lavoro è più protetto e in modo più inefficiente. Innanzitutto perché la protezione si estende indipendentemente dal merito, a tutti. E poi perché la protezione è del posto di lavoro, non del lavoratore; così che posti di lavoro economicamente inefficienti sono mantenuti e il lavoratore non è protetto sul mercato alla ricerca di un nuovo lavoro. Ebbene sì, sto parlando degli ammortizzatori sociali.

    4. Quelli che Bisin riconsegni il dottorato, venga a studiare, torni a fare il ricercatore… Ma siamo matti! Con tutta la fatica che ho fatto. Mica sono nato nella buona società italiana, io, che sennò avrei fatto il professore in Italia: posto fisso e studi marxisti.

    5. Quelli che facciamo pagare le tasse agli evasori, prendiamocela con le aziende che licenziano e scaricano sulla collettività, e con le libere professioni protette. Completamente d’accordo, su tutta la linea.

    6. Quelli che è tutta colpa della globalizzazione, cioè dei cinesi (come il ministro Tremonti). Noi famigerati di Noisefromamerika.org ci abbiamo addirittura scritto un libro per argomentare che hanno torto. A modico prezzo in tutte le librerie.

    7. Quelli che Bisin non sa cosa significhi essere precario. Non ho avuto lavoro fisso per 10 anni (più 5 di dottorato). Sarà che il precariato degli altri è sempre più verde del proprio!

    8. Quelli che, quanto prende il precario Americano? Negli Stati Uniti il lavoro precario tende ad avere salari superiori a quello fisso (perché richiede la remunerazione del rischio di perdere il lavoro). In Italia non è così perché il lavoro precario è sfruttato dalle imprese che devono offrire rendite al lavoro fisso (incluse le imprese pubbliche che infatti fanno uso enorme del lavoro precario).

    9. Quelli che il paragone non tiene: magari stessimo negli Stati uniti o in Gran Bretagna dove c’è una gran domanda di lavoro. Vi siete mai chiesti perché?

    Infine, vorrei ringraziare il Fatto e mandare in mona quello che suggerisce che io sia pagato dalle multinazionali e il sociologo che pontifica senza avere ancora capito cos’è un mercato.

    --------------------------------------------------------------------------

    Vedo che promettevo un post coi dati. Qualcuno me lo aveva ricordato ma me lo devo essere scordato una seconda volta. Bisognera' proprio farlo.


    Gli storici troveranno un mio post su NFA datato 27 Marzo 2006 in cui esprimevo simili idee. Ma allora i lettori giornalieri di NFA erano 12, forse 13.
    xxx Meglio essere vittima che complice.xxx
    http://www.studibiblici.it/conferenze.html

    Schiavo di nessuno,Servo di tutti.
    http://www.studibiblici.it/videoomelieindiretta.html
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    Topolino80
    Post: 2.224
    Post: 2.224
    Utente Veteran
    00 02/02/2012 18:32
    Mi sembra di essere governati dagli Dei dell'Olimpo... [SM=x43674]



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    MARTINA.SANNINO83
    Post: 13.932
    Post: 11.924
    Utente Gold
    00 02/02/2012 19:01
    Vorrei annoiarmi a vita!



    For you I was a flame....love, is a losing game....


    Quando stai per mollare, fermati un attimo a pensare al motivo per il quale hai resistito fino ad ora ... Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'e vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia.
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    .irly.
    Post: 5.370
    Post: 5.303
    Utente Master
    00 02/02/2012 19:28
    battuta in puro stile padoaschioppano sul genere: "le tasse sono una cosa bellissima".
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    Paperino!
    Post: 31.734
    Post: 22.487
    Utente Gold
    Amministratore
    00 02/02/2012 19:36
    Ogni tanto qualche cazzata del genere se la potrebbe risparmiare.
    Il suo problema è che è fuori della realtà.
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    WeAreNemesis
    Post: 218
    Post: 218
    Utente Junior
    Moderatrice
    00 02/02/2012 22:37
    Visto che il posto fisso è monotono, certa gente incollata ai seggi di Camera e Senato da anni e anni potrebbe schiodarsi un pò....
    Siamo governati da persone che ci credono deficienti.
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    .pisicchio.
    Post: 2.383
    Post: 2.383
    Utente Veteran
    00 02/02/2012 22:40
    O forse ad essere lontani dalla realtà sono proprio i giovani-vecchi italiani.

    Ascoltate tutto quello che ha detto Monti. Non fermatevi alla battuta.

    Per difendere i diritti di qualche lavoratore sessantenne stiamo sacrificando quelli di migliaia di giovani costretti a tipologie contrattuali di cui da tempo si abusa.

    L'apartheid esiste davvero. E' il muro di tutele eretto tra l'operaio Fiat e il giovane laureato da call centre.

    Questo governo sta facendo quello che può, ovvero pochissimo. Tuttavia è più di quanto abbiano prodotto, insieme, i governi degli ultimi 20 anni.

    Bisognerebbe supportarlo e chiedergli a gran voce di fare di più (liberalizzazioni, mercato del lavoro etc.)



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    trixam
    Post: 1.504
    Post: 1.504
    Utente Veteran
    00 02/02/2012 23:42
    Credo che Monti la battuta l'ha fatta non tanto in veste di presidente del Consiglio, ma di presidente(autosospeso) della Bocconi.
    Vista così, la cosa fa una certa differenza.
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    trixam
    Post: 1.505
    Post: 1.505
    Utente Veteran
    00 02/02/2012 23:42
    Credo che Monti la battuta l'ha fatta non tanto in veste di presidente del Consiglio, ma di presidente(autosospeso) della Bocconi.
    Vista così, la cosa fa una certa differenza.
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    kusovme
    Post: 27.745
    Post: 22.918
    Utente Gold
    00 03/02/2012 00:17
    credo sia una battuta vera per quanto evitabile e/o inopportuna, come quella di padoa schioppa.


    ...Kusovme
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    .pisicchio.
    Post: 2.385
    Post: 2.385
    Utente Veteran
    00 03/02/2012 03:51
    Re:
    trixam, 2/2/2012 11:42 PM:

    Credo che Monti la battuta l'ha fatta non tanto in veste di presidente del Consiglio, ma di presidente(autosospeso) della Bocconi.
    Vista così, la cosa fa una certa differenza.




    Non ho capito. Sei d'accordo o no?
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    Giubo
    Post: 39.006
    Post: 13.577
    Utente Gold
    00 03/02/2012 08:16
    per sapere se è monoton bisognerebbe trovarlo..
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    MARTINA.SANNINO83
    Post: 13.933
    Post: 11.925
    Utente Gold
    00 03/02/2012 08:54
    Re:
    .pisicchio., 02/02/2012 22.40:

    O forse ad essere lontani dalla realtà sono proprio i giovani-vecchi italiani.

    Ascoltate tutto quello che ha detto Monti. Non fermatevi alla battuta.

    Per difendere i diritti di qualche lavoratore sessantenne stiamo sacrificando quelli di migliaia di giovani costretti a tipologie contrattuali di cui da tempo si abusa.

    L'apartheid esiste davvero. E' il muro di tutele eretto tra l'operaio Fiat e il giovane laureato da call centre.

    Questo governo sta facendo quello che può, ovvero pochissimo. Tuttavia è più di quanto abbiano prodotto, insieme, i governi degli ultimi 20 anni.

    Bisognerebbe supportarlo e chiedergli a gran voce di fare di più (liberalizzazioni, mercato del lavoro etc.)








    Potrei anche essere d'accordo. Però la classe politica potrebbe iniziare a fare la differenza!A parlare siam bravi tutti, ma i primi ad essere attaccati a poltrone e privilegi di ogni sorta, sono proprio loro.
    Se l'avesse detto qualcun altro, sarebbe stato crocifisso in due secondi!



    For you I was a flame....love, is a losing game....


    Quando stai per mollare, fermati un attimo a pensare al motivo per il quale hai resistito fino ad ora ... Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'e vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia.
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    sanimma
    Post: 6.516
    Post: 6.516
    Utente Master
    00 03/02/2012 12:06
    Vorrei trovarlo un lavoro fisso ed essere monotona, ma qui il problema è proprio che non ci sono più lavori degni delle aspettative dei giovani, con tutto il rispetto per tutti i lavori,ci sono solo contratti a progetto dove ti vedi catapultato fuori dal mondo lavorativo dopo aver prodotto per l'azienda o per l'ente...e nel frattempo rimani a spasso...
    Sarei favorevole anche al lavoro flessibile e al non rinnovo del contratto, ma solo ove io lavoratore non apporti all'azienda per la quale lavoro produttività....

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    trixam
    Post: 1.506
    Post: 1.506
    Utente Veteran
    00 03/02/2012 13:25
    Re: Re:
    .pisicchio., 03/02/2012 03.51:




    Non ho capito. Sei d'accordo o no?




    Certo che sono d'accordo.

    Intendevo che per un bocconiano l'idea di considerare noioso un posto fisso può essere una ovvietà, avendo generalmente più opportunità.
    Per chi invece alla Bocconi non ci va e magari resta nel paese in cui nato e studia nell'università più vicina a casa, mi sembra chiaro che l'idea del posto fisso rimanga una terra promessa e se non lo trova come il paradiso perduto.

    Difficilmente un cambiamento culturale in questo campo potrà avvenire senza un cambiamento politico, cosa che non credo Monti avrà il tempo di fare fino in fondo.

  • --letizia22--
    00 03/02/2012 15:42
    il fatto e' ke se ti vuoi liberare dal posto fisso, devi essere in grado di fare una riforma del lavoro con le palle,che in un paese come l' italia e' quasi utopia,visto la demagogia dei sindacati,la recessione,le corporazioni.Per arrivare all'ideale di monti dovremmo essere gia' un po' finlandesi.
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    Paperino!
    Post: 31.755
    Post: 22.501
    Utente Gold
    Amministratore
    00 03/02/2012 22:14
    Il posto fisso non serve quando le opportunità di lavoro superano o equiparano la domanda.
    Fino a quel momento, parlare di monotonia di posto fisso essendo nella tranquilla posizione di non essersi mai dovuto battere per chiudere il mese, è una uscita assolutamente condannabile.
    Monti non è calato nella realtà di chi, vivendo un precariato stabile, non può permettersi un mutuo, una famiglia, nulla di ciò che rende dignitosa una esistenza.
    [Modificato da Paperino! 03/02/2012 22:14]
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    MARTINA.SANNINO83
    Post: 13.942
    Post: 11.934
    Utente Gold
    00 06/02/2012 16:29
    Ancora + ridicole le parole della cancellieri: "i giovani vogliono il posto fisso accanto a mammà e papà". Ma su che base affermano ciò?Credo che chiunque sarebbe disposto a trasferirsi, pur di avere uno straccio di posto fisso!



    For you I was a flame....love, is a losing game....


    Quando stai per mollare, fermati un attimo a pensare al motivo per il quale hai resistito fino ad ora ... Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'e vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia.
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    maximilian1983
    Post: 1.082
    Post: 1.082
    Utente Veteran
    00 06/02/2012 16:42
    Re:
    MARTINA.SANNINO83, 06/02/2012 16.29:

    Ancora + ridicole le parole della cancellieri: "i giovani vogliono il posto fisso accanto a mammà e papà". Ma su che base affermano ciò?Credo che chiunque sarebbe disposto a trasferirsi, pur di avere uno straccio di posto fisso!




    Parla lei che ha il figlio banchiere (Davide Peluso). Prima big in Capitalia poi in unicredit. Ora ad di Fondiaria sai. A quanto pare le banche sono in tutti i ministeri chiave... direttamente (Fornero, Passera...) o per interposta mammà!
    [Modificato da maximilian1983 06/02/2012 16:43]






    Nolite conformari huic saeculo sed reformamini in novitate sensus vestri.
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    Topolino80
    Post: 2.235
    Post: 2.235
    Utente Veteran
    00 06/02/2012 16:52
    Re:
    MARTINA.SANNINO83, 06/02/2012 16.29:

    Ancora + ridicole le parole della cancellieri: "i giovani vogliono il posto fisso accanto a mammà e papà". Ma su che base affermano ciò?Credo che chiunque sarebbe disposto a trasferirsi, pur di avere uno straccio di posto fisso!




    Lo sà lei sta st....quanti c.v ho inviato ad aziende fuori regione???? [SM=g2725307]
    Lo stesso fà il mio ragazzo(laureato + master) e mai nessuno si fosse degnato di contattarci!
    Questi qua la realtà se la sognano.



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