Giuristi Federiciani ...lasciate libero ogni pensiero o voi che entrate...

Essere lasciati..

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    lisa8313
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    Utente Gold
    00 08/11/2012 20:26
    Re:
    |psiche84|, 07/11/2012 13:18:

    Ci si abitua nel senso che prima o poi uno se ne deve fare una ragione.
    C'è una parte di razionalità anche nei sentimenti,quando si è innamorati ce ne dimentichiamo,poi per fortuna l'istinto di sopravvivenza(perchè quando si lascia o si viene lasciati una parte di noi inevitabilemente muore con quella persona,è retorico ma è così) ha la meglio e allora si torna a vivere,sempre.


    Vero quello che ha scritto il professore: il primo amore non è quasi mai quello che si sposa o quello con cui si faranno dei bambini (è solo molto romantico pensarlo).
    Quindi,Emanuelita,adesso stai facendo un percorso di vita da sola..presto verrà una nuova persona a darti la mano in questo percorso e magari dopo ce ne sarà ancora un'altra..
    L'amore è continua evoluzione,è un concetto dinamico perchè i primi a mutare ogni giorno siamo noi stessi.

    Mi fa piacere che tu stia meglio,un abbraccio fortissimo! [SM=x43831]




    ot: [SM=g2725289]


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    giusperito
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    00 08/11/2012 21:02
    Re: Re:
    emanuelita88, 07/11/2012 08:41:


    io l ho vista un pò come una "salvezza"l'essermi abituata!non vorrei essere ancora nella fase"oddio quanto mi manca,perchè mi ha lasciato?"





    Figurati sicuramente è una salvezza... semplicemente ragiono dall'interno di un rapporto che considero importante.. ed immaginare che possa finire e possa addirittura abituarmi a stare senza questa persona è triste.. poi è ovvio che le persone possono passare e la vita continua ed è fondamentale abituarsi (d'altra parte che altre soluzioni ci sarebbero?).. tuttavia è triste che poi alla fine ci si abitua, ma è triste il fatto in sé.. non la persona che si è abituata.
  • --letizia22--
    00 08/11/2012 23:31
    il fatto di abituarsi e' sempre una cosa momentanea, che poi lascia spazio ad altre cose, ma e' una fase obbligata-
  • Niña de Luna
    00 08/11/2012 23:37
    Re: Re: Re:
    giusperito, 08/11/2012 21:02:




    Figurati sicuramente è una salvezza... semplicemente ragiono dall'interno di un rapporto che considero importante.. ed immaginare che possa finire e possa addirittura abituarmi a stare senza questa persona è triste.. poi è ovvio che le persone possono passare e la vita continua ed è fondamentale abituarsi (d'altra parte che altre soluzioni ci sarebbero?).. tuttavia è triste che poi alla fine ci si abitua, ma è triste il fatto in sé.. non la persona che si è abituata.




    Credo di aver capito il senso delle tue parole, secondo me hai ragione. Investi tanto in un rapporto, progetti fatti in due, ti fidi e ti "affidi". Poi il rapporto finisce e volente o nolente ci si deve abituare all'assenza di una persona. Come hai scritto "il fatto in sé" è davvero triste...Però ovviamente è sopravvivenza.
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    ilynap
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    Utente Junior
    00 09/11/2012 11:06
    Leggere questo topic, in questo momento, è confortante...la mia storia è un pò diversa, non era un amore a distanza e gli anni di fidanzamento sono il triplo...l'anno prossimo avremmo dovuto sposarci...(ed il bello era lui che voleva il matrimonio)e sono stata lasciata quasi con le stesse modalità...ha colto la palla in balzo di un litigio e mi ha lasciato telefonicamente... ora sono trascorsi 5 mesi e, purtroppo, ci sto ancora male..Le sensazioni descritte da emanuela sono le stesse: non riconoscere più la persona, soprattutto per la modalità in cui si è stati lasciati; l'ho cancellato da fb ma avendo quasi tutti gli amici in comune (che non ritengo giusto cancellarli) lo trovo taggato ovunque ed in piena fase "divertimento"..Ho già passato la fase della colpevolizzazione, del ricercare una motivazione, ora so quali sono stati i miei errori...quello più grande è sicuramente quello di essermi preoccupata troppo per lui, mi sono fatta carico di suoi problemi fino a sfiancarmi e a perdere le forze e a non ritrovare più me stessa...ora ho iniziato un percorso in cui sto cercando di riprendere in mano la mia vita e se, dal punto di vista,lavorativo tutto sta procedendo per il meglio, quello sociale-affettivo, invece, no..Non parlo di nuovi amori anche perchè ancora non riesco a sentirmi libera ma parlo anche di amicizie...come ha scritto già qualcuno, crescendo insieme, gli amici che una volta erano i miei ora sono più suoi che miei...ed è triste realizzare che molte persone che consideravi amiche utilizzano la regola del "ti chiamo se mi servi"..so che passerà, deve passare ma ciò che mi spaventa è la diffidenza che provo nei confronti di tutti e, per quanto riguarda le nuove amicizie, sono restia nel farmi conoscere in questo momento, in cui non mi sento me stessa ma, per lo stato d'animo in cui verso, mi sento una palla lamentosa...ho approfittato di questo topic per sfogarmi un pò..
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    GOLDEN.22
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    Utente Veteran
    00 09/11/2012 11:25
    Re:
    ilynap, 09/11/2012 11:06:

    Leggere questo topic, in questo momento, è confortante...la mia storia è un pò diversa, non era un amore a distanza e gli anni di fidanzamento sono il triplo...l'anno prossimo avremmo dovuto sposarci...(ed il bello era lui che voleva il matrimonio)e sono stata lasciata quasi con le stesse modalità...ha colto la palla in balzo di un litigio e mi ha lasciato telefonicamente... ora sono trascorsi 5 mesi e, purtroppo, ci sto ancora male..Le sensazioni descritte da emanuela sono le stesse: non riconoscere più la persona, soprattutto per la modalità in cui si è stati lasciati; l'ho cancellato da fb ma avendo quasi tutti gli amici in comune (che non ritengo giusto cancellarli) lo trovo taggato ovunque ed in piena fase "divertimento"..Ho già passato la fase della colpevolizzazione, del ricercare una motivazione, ora so quali sono stati i miei errori...quello più grande è sicuramente quello di essermi preoccupata troppo per lui, mi sono fatta carico di suoi problemi fino a sfiancarmi e a perdere le forze e a non ritrovare più me stessa...ora ho iniziato un percorso in cui sto cercando di riprendere in mano la mia vita e se, dal punto di vista,lavorativo tutto sta procedendo per il meglio, quello sociale-affettivo, invece, no..Non parlo di nuovi amori anche perchè ancora non riesco a sentirmi libera ma parlo anche di amicizie...come ha scritto già qualcuno, crescendo insieme, gli amici che una volta erano i miei ora sono più suoi che miei...ed è triste realizzare che molte persone che consideravi amiche utilizzano la regola del "ti chiamo se mi servi"..so che passerà, deve passare ma ciò che mi spaventa è la diffidenza che provo nei confronti di tutti e, per quanto riguarda le nuove amicizie, sono restia nel farmi conoscere in questo momento, in cui non mi sento me stessa ma, per lo stato d'animo in cui verso, mi sento una palla lamentosa...ho approfittato di questo topic per sfogarmi un pò..




    Ti rispondo in merito alle nuove amicizie: a parte il fatto che solo facendo nuove amicizie e aprendoti puoi riprenderti dalla fase in cui stai, ma poi cmq tieni conto che tu non sei la sola ad aver vissuto una situzione del genere e quindi potresti anche incontrare persone che ti capirebbero e ti aiuterebbero: per questo ti dico NON CHIUDERTI! Anche se ora non hai lo stato d'animo per poterti ricostruire una vita sociale, tu cmq non precluderti nulla, apriti, sennò non te ne esci più! A parere mio queste ferite si superano solo se ci si rende conto che la vita, anche senza quella persona.......va avanti! E ci si può ancora divertire e stare bene! Ma tutto questo solo se apri la tua vita a quello che può accaderti!
    Iniziare un percorso è una delle cose migliori che potevi fare, bravissima [SM=x43799] ,ma aggiungici anche l'apertura verso gli altri, verso le nuove persone , che a volte , credimi, deludono molto meno di chi ti è giá "amico"!

    Ti abbraccio forte [SM=g2725292]


    [Modificato da GOLDEN.22 09/11/2012 11:26]
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    giusperito
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    00 09/11/2012 12:28
    Re: Re: Re: Re:
    Niña de Luna, 08/11/2012 23:37:




    Credo di aver capito il senso delle tue parole, secondo me hai ragione. Investi tanto in un rapporto, progetti fatti in due, ti fidi e ti "affidi". Poi il rapporto finisce e volente o nolente ci si deve abituare all'assenza di una persona. Come hai scritto "il fatto in sé" è davvero triste...Però ovviamente è sopravvivenza.




    perfetto [SM=x43799]
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    emanuelita88
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    00 09/11/2012 15:46
    Re: Re: Re:
    giusperito, 08/11/2012 21:02:




    Figurati sicuramente è una salvezza... semplicemente ragiono dall'interno di un rapporto che considero importante.. ed immaginare che possa finire e possa addirittura abituarmi a stare senza questa persona è triste.. poi è ovvio che le persone possono passare e la vita continua ed è fondamentale abituarsi (d'altra parte che altre soluzioni ci sarebbero?).. tuttavia è triste che poi alla fine ci si abitua, ma è triste il fatto in sé.. non la persona che si è abituata.



    verissimo,ti avevo frainteso prima [SM=x43799]
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    NelloPaolo
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    Utente Junior
    00 09/11/2012 22:29
    Beh nella cattiveria delle cattiverie sono stato anche preso in giro per un mese e mezzo....e soprattutto sono state raccontate pessime menzogne da parte della sua migliore amica,e lei ha creduto a lei e nn a me(come sarebbe lecito aspettarsi in tempo di guerra).
    Meglio l'erasmus.....
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