qualche proposta sul diritto allo studio

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viadelcampo81
00lunedì 14 marzo 2005 14:48
Piattaforma Rivendicativa sul
Diritto allo Studio Universitario
a cura dell’Unione degli Universitari di Napoli

La seguente analisi non pretende di tracciare la via per una “rivoluzione”. Si tratta, semplicemente, di pochi e mirati obiettivi, raggiungibili con pochi investimenti correttivi, capaci di invertire la tendenza, e di ripristinare, nella Regione Campania, una minima garanzia del Diritto allo Studio.
Le misure prospettate, essendo ormai chiara l’insufficienza del solo sistema delle Borse di Studio (peraltro ampiamente depotenziato), forniscono altresì le coordinate di un nuovo sistema di Welfare Studentesco. Un sistema che, sinteticamente, può definirsi come “Reddito di Formazione”, inteso non come salario, quanto come un pacchetto composto di borse di studio senza vincoli di spesa e servizi.
Ecco, nel dettaglio, le nostre proposte, che saranno sottoposte alla nuova amministrazione regionale (di qualunque colore essa sia) appena insediata.
Puoi aderire, semplicemente mandando una mail a udunapoli@yahoo.it con i tuoi dati (nome, cognome, matricola, CdL) e proponendo nuovi spunti che saranno inseriti all'interno della Piattaforma.

Borse di Studio

Analisi
Il disinvestimento statale in materia di Diritto allo Studio (solo 20 milioni di euro di aumento sul Fondo Integrativo, a fronte di un fabbisogno minimo di 120 mln), e la Legge Regionale 21/02 (che non prevede la possibilità di alcuno stanziamento aggiuntivo in sede di bilancio regionale, al di là all’obbligatorio reinvestimento della Tassa Regionale) hanno causato, in Campania, un autentico disastro. Quest’anno, la percentuale di copertura degli studenti aventi diritto a ricevere la Borsa di Studio (perché rientranti nei requisiti di reddito e di merito fissati dal DPCM del 2001), già scandalosamente bassa negli ultimi anni, ha conosciuto un’altra preoccupante flessione. I dati parlano da sé: 46,3% all’ADiSU Napoli 1 (Federico II, Accademia di Belle Arti, Suor Orsola Benincasa), 30% all’ADiSU Parthenope, 20% all’ADiSU Orientale, 13% all’ADiSU Caserta (Secondo Ateneo).
La larghissima maggioranza degli studenti idonei non riceverà la Borsa di Studio, vedendosi così privata, in molti casi, di uno strumento indispensabile per un dignitoso accesso e permanenza nell’alta formazione.
Tutto ciò si lega alla gravissima carenza di mense e alloggi pubblici.
E intanto, con l’approvazione della Legge Ossorio e della Finanziaria Regionale, la Giunta Bassolino stanzia 10 milioni di euro (65 mln in tre anni) per Centri di Eccellenza e Master Universitari.
Lo stanziamento di risorse proprie aggiuntive per il DSU consentirebbe (insieme ad un miglioramento della puntualità nel pagamento delle borse), alla Regione Campania, di avanzare nella graduatoria di ripartizione del fondo integrativo nazionale, innestando, dunque, un circolo virtuoso.

Le proposte dell’UdU Napoli
- Modifica della Legge Regionale 21/02 con l’introduzione di un Fondo Integrativo Regionale, per arrivare ad una totale copertura degli idonei alla borsa di studio;
- Contrarietà, in qualsiasi forma, ad investimenti pubblici in prestiti d’onore, e dirottamento di questi ultimi sul sistema di Borse di Studio;
- Puntualità nei pagamenti delle borse: esse devono costituire un sostegno per l’accesso agli studi, non un mero rimborso;
- Attenuazione, nel breve periodo, dei criteri di merito per l’accesso alle Borse: esse non devono essere un “premio di produzione”

Casa ed Edilizia Residenziale Universitaria

Analisi
L’Italia, con soli 30.000 posti letto, per una popolazione studentesca di 2.000.000 di universitari, è maglia nera tra i paesi dell’Unione Europea. Si pensi che, in Germania, a fronte di un numero di studenti simile, i posti in studentati pubblici sono circa 300.000.
In Campania sono solo 237, (fonte rapporto CNVSU, giugno 2004) i posti in strutture pubbliche, a fronte di una popolazione di 200.000 universitari. Tutto ciò, nonostante il Piano Regionale per l’Edilizia Residenziale Universitaria (di durata biennale, 2002-2004) prevedesse la creazione di 4200 nuovi alloggi entro il 2004, dei quali 1900 nella sola città di Napoli. Abbandonate, pare definitivamente, le strutture di Portici, lo studentato Miranda, nulla si è mosso: unica novità, un centinaio di posti letto per l’Ateneo Suor Orsola Benincasa (privato).
Quella della casa, dunque, è sicuramente la voce di costo che più influisce sul bilancio mensile di uno studente fuorisede. I prezzi variano sensibilmente secondo le zone: per una stanza singola, l’affitto parte dai 120-130 euro in zone periferiche, lontane dai plessi universitari (Soccavo, Pianura). Più complessa la situazione a Fuorigrotta, dove il concentrarsi di importanti facoltà (Economia, Scienze), grazie all’apertura del nuovo complesso di Monte Sant’Angelo, ha comportato, negli ultime due anni, un fortissimo aumento dei prezzi (quantificabile nella misura del 20%). Nei palazzi signorili dei “boulevard” (viale Augusto, via Giulio Cesare, via Leopardi) si arriva anche a 200 euro per una stanza doppia; inarrivabile una stanza singola: 250 euro. Quote più economiche, invece, a via Diocleziano, via Consalvo, via Terricina (150 euro per una doppia)
Difficile la situazione per gli studenti dell’area medica: al Vomero e all’Arenella, la base è di 200 euro per un posto letto in doppia; 270 per una singola.
Infine, il Centro Storico: per gli studenti di Orientale, Parthenope, e del polo umanistico della Federico II, la situazione non è molto diversa. Dai 150 euro per una doppia, si parte dai 220 per la singola. E le condizioni, spesso, sono davvero fatiscenti: impianti elettrici al di fuori delle norme di sicurezza, condizioni igienico-sanitarie poco dignitose. Agli esborsi per l’affitto, bisogna aggiungere una media di 40 euro mensili per Luce, Acqua, Gas e Condominio.
Il tutto, ovviamente, rigorosamente a nero: il contratto di locazione è mera utopia. A febbraio 2003, in sede di bilancio previsionale, il Comune di Napoli avviò una ricognizione su tale situazione: ebbene, a fronte delle decine di migliaia di richieste di borse di studio per fuorisede, risultavano solo 450 contratti di locazione registrati. E’ una situazione, causata dalla cronica mancanza di cultura della legalità nel napoletano, che, oltre a danneggiare gli studenti, causa evasione fiscale.
Oltre al danno, la beffa, per lo studente fuorisede: a causa della mancanza del contratto, l’impossibilità di richiedere la borsa di studio da “fuorisede” (per un importo di 4.100 euro), rientrando, di fatto, nella categoria dei pendolari (l’importo della cui borsa ammonta a 3.000 euro circa).

Le proposte dell’UdU Napoli
- A livello nazionale, ripresa di ingenti finanziamenti per l’edilizia universitaria residenziale;
- Immediato finanziamento e attuazione del Piano Regionale per l’Edilizia Residenziale Universitaria;
- Recupero delle strutture di Portici, via Veterinaria, via Terracina e utilizzo del Real Albergo dei Poveri per la creazione di nuovi posti letto;
- Promozione di una Conferenza di Servizi tra Regione, Provincia, Comune ed Atenei per il censimento di stabili pubblici da destinare alla creazione di case dello studente, per giungere, nel medio termine, alla cifra di 10.000 posti letto in strutture pubbliche;
- Adozione, da parte del Comune di Napoli, di un patto territoriale per la concessione di sgravi fiscali sull’ICI ai proprietari che fittano a studenti universitari, per favorire l’emersione delle locazioni in nero
- Creazione di agenzie pubbliche per la casa

Mense e Ristorazione

Analisi
La chiusura delle mense universitarie ha determinato un’ulteriore aggravio di costi, sia per gli studenti residenti che per i fuorisede. Alla Federico II, si va avanti con il sistema dei ristoranti convenzionati. Un sistema di fatto anti-economico (lo dimostrano i buchi di bilancio prodotti da tale gestione nel), che non riesce poi ad assicurare nemmeno una dignitosa copertura: il numero di pasti giornaliero erogato è molto limitato.
Unica struttura pubblica ancora in funzione è la mensa dell’Orientale (peraltro, a continuo rischio chiusura per mancanza di personale): si mangia (primo, secondo, contorno, pane, frutta e acqua) con soli 2.50 euro. La mensa è frequentatissima, ed aperta a tutti, studenti e non: un esempio concreto di efficienza e qualità. L’esempio concreto di quanto “pubblico” non sia sinonimo di malagestione.
Da segnalare, comunque, come sia per i ristoranti convenzionati che per le mense, l’apertura sia solamente diurna (le “Smart Card” dell’EDiSU Napoli 1, peraltro, prevedono un unico pasto al dì).
Per lo studente fuorisede medio, ad esempio, si registra una spesa media di 160 euro per il vitto. Cifre gonfiate dall’aumento, ingente, dei prezzi al consumo determinato dal carovita.

Le proposte dell’UdU Napoli
- Finanziamento di nuove mense pubbliche in grado di assicurare a tutti gli studenti, ed, in generale, ai cittadini, a prezzi contenuti, pasti di qualità;
- Progressivo smantellamento del sistema, antieconomico ed insufficiente, delle convenzioni con esercizi privati;
- Apertura serale delle mense pubbliche, tramite nuove assunzioni di personale

Trasporti

Analisi
Per studenti in sede e pendolari, quest’anno si è avuto un primo miglioramento del sistema tariffario, con l’introduzione di consistenti sconti sugli abbonamenti Unico Campania, sia annuali che mensili (per un residente a Napoli, il costo dell’abbonamento annuale varia dai 110 ai 150 euro, secondo la Fascia ISEE di appartenenza). Tuttavia, molto è possibile fare.
La voce, comunque, risulta rilevante anche per i fuorisede. L’economicità di un alloggio è inversamente proporzionale alla distanza dal luogo di studio. Sorge dunque la necessità di usufruire del mezzo pubblico. Le spese: 30 euro mensili per l’abbonamento UnicoNapoli, con la possibilità, tuttavia, da quest’anno, di poter optare anche per l’agevolazione annuale per i non residenti (210 euro complessivi). La voce trasporti non si limita però alla sola domanda di mobilità interna al territorio cittadino: per un fuorisede, c’è da conteggiare anche la necessità di far ritorno, periodicamente, nel proprio luogo d’origine, servendosi di autobus o treni, per un numero medio di 6 viaggi al mese, il cui costo dipende fortemente dalla distanza da percorrere. Per i fuorisede, la spesa media mensile per la mobilità si aggira sui 60 euro.

Le proposte dell’UdU Napoli
- Gratuità totale dei trasporti pubblici, in ambito regionale, per gli studenti universitari, indipendentemente dalla condizione reddituale; nel breve periodo, gratuità per gli studenti aventi reddito ISEE inferiore ai 12.000 euro

Cultura e Tempo libero

Analisi
Sul territorio napoletano, si registra la totale assenza di politiche di incentivo e agevolazione per l’accesso ad ogni forma di cultura: musei, teatro, cinema, concerti, acquisto di cd e libri.
Dalle indagini condotte, dal Sindacato Studentesco emerge, per tali voci di spesa, una media di 60 euro mensili.

Le proposte dell’UdU Napoli
- Istituzione di una Carta Studenti per i consumi culturali: gratuità per l’accesso ai musei, riduzioni per gli ingressi in cinema, teatri, stadi, sconti per l’acquisto di libri e musica

Libri di Testo

Analisi
E’ un’altra voce di costo rilevante. Si sconta la mancanza di un efficiente prestito libri, e di una diffusa rete di biblioteche sul territorio, per praticare una buona politica di comodato d’uso. Ad esempio, da anni, l’EDiSU Napoli 1 non fornisce il servizio prestito-libri, nonostante questo sia presente nella Carta Servizi.
Per ogni esame, la spesa parte dai 30 euro per ogni esame. Il limite superiore varia da Corso di Laurea a Corso di Laurea (anche 150 euro per esame a Medicina e Giurisprudenza). Ci si arrangia, spesso, con le classiche fotocopie, o con il rodato sistema dello scambio.

Le proposte dell’UdU Napoli
- Finanziamento straordinario alle ADiSU per la ripresa di un forte investimento sul servizio di comodato d’uso e prestito libri;
- Adeguamento della rete di biblioteche comunali e adeguamento del parco-libri;
- Forte abbattimento del Costo dei Libri di testo, tramite l’acquisizione dei diritti d’autore delle nuove pubblicazioni da parte degli ADiSU, e stampa di queste ultime presso centri stampa convenzionati

Salute

Analisi
La situazione è particolarmente grave per gli studenti fuori-sede, privi di assistenza sanitaria di base, in quanto risultanti quali assistiti dal medico di famiglia al proprio domicilio. Dunque, per la prescrizione di farmaci, di visite specialistiche, o per qualsiasi altra necessità, l’unico ricorso possibile è quello alla guardia medica.

Le proposte dell’UdU Napoli
- Formulazione di un protocollo d’intesa tra ADiSU, ASL e Regione Campania per assicurare anche ai fuorisede l’assistenza sanitaria di base

Sport

Analisi
L’attività dei CUS ha ormai tradito la sua missione originaria: i prezzi delle strutture universitarie risultano mediamente paragonabili a quelli di impianti e palestre private. Urge, dunque, un serio intervento per restituire agli studenti universitari un diritto elementare.

Proposte
Nell’immediato, stipula di un protocollo di intesa tra CUS, Atenei e Comune di Napoli per l’utilizzo gratuito per gli studenti universitari delle strutture sportive comunali (stadi Collana e San Paolo per l’atletica leggera e le palestre; Piscina Scandone, Palabarbuto, ecc.) per la pratica agonistica e non.

Studenti Disabili

Analisi
La situazione attuale è disastrosa dal punto di vista della presenza di barriere architettoniche e di servizi ai disabili.

Proposte
Elaborazione ed attuazione di un serio piano per l’effettiva e completa fruibilità degli atenei agli studenti disabili.


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