le donne dovranno andare in pensione a 65 anni

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sanimma
00venerdì 11 giugno 2010 16:50
o alemeno vale per le dipendenti statali
siete d'accordo?
io francamente no
mia mamma ha 51 anni e già è super stanca
dovevano lasciare i 60 anni, considerando il fatto che la donna lavora anche in casa [SM=x43647]
giusperito
00venerdì 11 giugno 2010 17:08
finalmente una riforma seria.. c'è voluta l'europa..

Mia mamma è assolutamente nauseata dall'idea di andare in pensione.. credo che le esperienze personali non facciano testo. Bisogna ragionare in un'altra ottica. Sul fatto che le donne lavorano in casa permettimi di dirti che questa è un'arretratezza culturale del nostro paese che vive ancora con queste assurde primordialità. In una casa moderna il marito lava a terra e stira.. si tratta di divisione del lavoro ed è sia una questione di rispetto sia di sanità mentale.

L'età media si è molto allungata ed è un assurdo pensare che una 65enne sia vecchia ed inabile al lavoro. COnosco professionisti 80enni e anche90enni che continuano a lavorare. Il famosissimo CApozzi ha oltre 90anni ed ha lavorato fino a poco tempo fa.

Inoltre è un assurdo pensare che chi va in pensione lascia spazio ai giovani, perchè chi paga i pensionati è propio chi lavora. Una massa enorme di pensionati sarebbe una condizione preclusiva alla creazione di nuovo lavoro.
S3SI
00venerdì 11 giugno 2010 17:50
ritengo che l'aumento dell'età pensionabile sia opportuno, ma credo che vada garantita una certa flessibilità in uscita, prevedendo dei limiti, massimo e minimo, e lasciare poi alle donne ampia discrezionalità. sicuramente pensare che le donne a 61 anni debbano già lasciare la propria attività è sbagliato, inverosimile e discriminante.

mia madre quest'anno è stata vittima del cosiddetto "pensionamento forzoso", ideato dalla coppia brunetta&gelmini e di certo non è stata contenta di sapere che andava rottamata a soli 58 anni. questo provvedimento, al di là delle pessime modalità con cui è stato approvato, ha forzatamente collocato a riposo docenti di 58-59-60 anni che ancora sono in grado di dare alla scuola. ha generato una serie di discriminazioni e danni economici alle lavoratrici. oltre ad aver apportato un inutile lavoro per la magistratura, oggi impegnata con migliaia di ricorsi.
mia madre è un esempio, ma ci sono docenti o dipendenti che amano il loro lavoro e a 60 anni possono ancora dare e rendere, ecco la necessità di una flessibilità che permetterebbe a chi è stanco di andare via e a chi vuole ancora lavorare di rimanere.
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