Sul fatto che vederlo o meno non muti o accentui il sentimento di tristezza che l'evento in sè suscita sono pienamente d'accordo con te, anche per questo mi sfugge la necessità di
ri-proporre (perchè nel caso di Simoncelli non si poteva evitare preventivamente di trasmettere le prime immagini date le circostanze) nei tg quelle scene.
Per me è superfluo dal punto di vista della completezza della notizia, scorretto, indelicato e irrispettoso dal punto di vista umano.
Estremizzare, seppur bonariamente, la mia posizione paventando la censura della messa in onda televisiva del gp, paragonandolo al tg, secondo me è un eccesso non necessario se non altro perchè le due situazioni differiscono non poco.
La trasmissione della morte di Simoncelli al momento della messa in onda della gara è stata
accidentale e, se vogliamo, si bilancia (attenzione: la "trasmissione di" non "la morte di" si bilancia)considerando che chi partecipa alla gara conosce il rischio così come l'appassionato che la segue, entrambi decidono che la passione per quello sport vale la possibilità di ritrovarsi vittima o testimone di simili accadimenti (che sono comunque sporadici) ed accettano il compromesso. Discorso non dissimile per l'ente responsabile della trasmissione.
La successiva proposizione di quelle stesse immagini attraverso tg è
volontaria e premeditata.
Nel secondo caso non c'è un rischio ma la certezza in anticipo che si stanno per mostrare certe scene e questo, ripeto, non si giustifica con nulla dal mio punto di vista.
Sul discorso dei cataclismi sfondi una porta aperta.
Io non voglio chiudere gli occhi di fronte alla realtà ma non penso sia necessario guardare in faccia ad ognuna di loro per capire che centomila persone sono morte.
Con questo preciso che non voglio mettere al bando tutte le immagini che non abbiano come protagonista un gattino che gioca con un gomitolo di lana. Secondo me fra i due estremi c’è una soluzione di compromesso perseguibile.
Quando si manda un servizio (magari mi sbaglio) si sceglie fra un numero relativamente considerevole di immagini e, senza deturpare il senso della notizia, si possono effettuare scelte umane per rispetto non solo di chi guarda ma anche, come è stato scritto, di chi certe scene le ha vissute, in un modo o nell'altro, molto più da vicino.
Per quanto riguarda la morte in diretta, sì, mi sconvolge vedere gli occhi di un uomo che muore, trovo ci sia qualcosa di sbagliato nel condividere il momento della propria morte con una manciata di guardoni. E' più forte di me
Direi che le nostre posizioni difficilmente potranno incontrarsi, almeno spero di aver risolto i tuoi interrogativi.
p.s.accidenti ho fatto un papiello
, perdonatemi.