Vicenda S.PAOLO IMI - FEDERICO II

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viadelcampo81
00sabato 22 maggio 2004 02:03
L’Unione degli Universitari di Napoli intende, con la propria posizione, riportare su binari più corretti la discussione circa la querelle San Paolo Imi-Federico II. Si rileva, infatti, nella mancata concessione dei finanziamenti all’ateneo napoletano da parte della fondazione bancaria torinese, maggiore azionista del Banco di Napoli, un’incredibile anomalia, dati gli intensi rapporti di collaborazione esistenti tra l’ateneo fridericiano e detta fondazione. Il Sindacato degli Studenti, tuttavia, ritiene che tale episodio vada interpretato nella sua pienezza. Si tratta, infatti, di un segnale sintomatico dello stato di salute degli atenei italiani, costretti, per sopravvivere, ad elemosinare ciò che trabocca dalle mense del capitalismo nostrano, a causa delle politiche del governo Berlusconi. La Legge Finanziaria 2004 ha stanziato, per il comparto dell’alta formazione pubblica, pochi spiccioli (si veda in proposito l’irrisorio aumento del Fondo di Finanziamento Ordinario), ignorando totalmente il fabbisogno degli atenei, nei quali, giorno dopo giorno, gli studenti fanno i conti con una Riforma (la Zecchino-Berlinguer) sbagliata, attuata a costo zero, e con la totale assenza di servizi e sostegni al Diritto allo Studio. Suonare il trombone dell’amministrazione, accodarsi agli strali del sottosegretario Caldoro, corresponsabile, tra l’altro, dei disegni del Governo, oggi, serve davvero a poco. C’è, piuttosto, un intero disegno, che punta allo smantellamento dell’Università Pubblica, da contrastare. Un disegno pianificato dall’esecutivo di Centro-Destra con l’intero pacchetto di riforme recentemente varato (DPCM sul Diritto allo Studio, Bozza “De Maio” sulla Didattica, DdL Moratti sullo Stato Giuridico della Docenza), tendente a trasformare gli atenei in Fondazioni di Diritto Privato totalmente asservite alle aziende, ove esse siano presenti. Un progetto che penalizza, in maniera pesante, il mezzogiorno d’Italia, come dimostrato da quest’ultimo accadimento.

L’Unione degli Universitari non si accontenta di elemosinare qualche spicciolo ai signori delle banche; l’Unione degli Universitari vuole tutta un’altra Università. Pubblica, di massa, di qualità. Per realizzare ciò, c’è bisogno di rimettere mano alla spesa pubblica in materia, e rilanciare l’investimento statale in alta formazione. Un investimento, è bene ricordarlo, sul futuro del nostro paese.
angel in the sky
00sabato 22 maggio 2004 20:55
io abolirei la convenzione tra federico II e san paolo-banco di napoli, visto che per statuto -stando alle loro parole- il san paolo non può finanziare al di fuori dle piemonte![SM=g27825] [SM=g27826]

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