Ufficio immigrazione, scandalo file

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fonz
00martedì 23 marzo 2004 02:51
In fila per tutta la notte. Incuranti della pioggia, costretti a ripararsi con qualche vecchia coperta. E spesso obbligati a ricomiciare daccapo il giorno seguente e chissà quante altre volte ancora. Succede in via Galileo Ferraris, alle porte dell’Ufficio immigrazione della questura al quale si rivolgono gli extracomunitari per ottenere il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno oppure la carta di soggiorno o di ricongiungimento con i familiari. Gli sportelli aprono alle 8.30 ma per poter visionare le proprie pratiche bisogna rassegnarsi a code lunghissime. Una situazione acuitasi a seguito della introduzione della legge Bossi-Fini che non sono solo i diretti interessati a segnalare. L’allarme per i disagi vissuti dagli immigrati viene evidenziata anche dai loro datori di lavoro.
Racconta ad esempio l’avvocato Fabrizio Perrone Capano: «La mia dipendente, cittadina dell’Ecuador, deve rinnovare il permesso di soggiorno. La notte del 17 marzo scorso si è recata in questura alle 2 a prendere un numero. Le hanno dato il 70. È rimasta in fila tutta la notte. Alle 8.30 le hanno detto che non potevano lavorare più di sessanta pratiche e l’hanno mandata via. Un agente le ha consigliato di tornare l’indomani alle 17 e di fare la medesima fila fino all’apertura del giorno dopo. Non ho parole per esprimere lo sdegno che provo».
Al Mattino si rivolge anche Luigi Edileni, di 85 anni, che riferisce: «Ho una badante da quattro anni con regolare permesso di soggiorno. Sono già tre giorni che fa la fila tutte le notti per poter rinnovare tale permesso. Non si ha idea di cosa succede: folla enorme per la distribuzione dei numeri per accedere all’ufficio che sono molto limitati». Delle difficoltà è naturalmente al corrente il questore Franco Malvano, che appena giovedì scorso ha incontrato Jamal Qaddora, responsabile per l’immigrazione della Cgil e nei prossimi giorni vedrà altre sigle sindacali per mettere a punto un piano che prevede, fra l’altro, anche la delocalizzazione di una parte dell’ufficio.
Afferma Qaddora: «Il questore ci ha assicurato che farà di tutto per risolvere la situazione. Per quanto ci riguarda, stiamo cercando di attirare l’attenzione su questo problema da un sacco di tempo. L’opinione pubblica però ci ha ignorati, e non mi riferisco solo ai mezzi d’informazione. Tra gli immigrati c’è molta tensione e questo è comprensibile perché con il permesso di soggiorno scaduto un immigrato non rimane solo senza un pezzo di carta: le conseguenze immediate sono la sospensione dall’anagrafe, la sospensione dell’assistenza sanitaria da parte dell’Asl.
Persone che sono in Italia da venti anni, come un siriano con il quale ho parlato nei giorni scorsi, lavorano e hanno messo in piedi una famiglia si trovano da un momento all’altro senza diritti fondamentali».
Le file raccontano storie di persone costrette a sacrifici incredibili pur di portare a compimento la pratica. «Potrei riferire decine di episodi - commenta Qaddora - l’altra sera ho visto due somali che avranno avuto più di sessant’anni coprirsi con due coperte, sotto la pioggia, e prepararsi a trascorrere in quel modo la notte. Avrei voluto dire loro qualcosa. Ma non ce l’ho fatta, non potevo fornire loro le risposte che meritavano».


di Dario Del Porta

tratto da: IL MATTINO del 22 marzo 2004
OscarHolden
00martedì 23 marzo 2004 10:59



è meritorio che tu sottolinei questa situazione.....


ho lavorato per lungo tempo presso la Caritas.....



e so quanti disagi abbiano gli immigrati.....


mi viene in mente che scrissi un articolo tempo fa....



"Confesso i timori nel dover raccontare la mia esperienza che per quel che possa interessare, non potrebbe mai essere descritta compiutamente. L'avventura che mi è capitata, se così si può dire, come obiettore di coscienza alla Caritas Diocesana, iniziò il 12 maggio né con spirito missionario, né con spirito menefreghista, ma con l'interesse che si ha rispetto a ciò che non si conosce. Ho scritto la data d'inizio perché le date sono importanti per l'obiettore : sia l'inizio che sembra sempre tragico ma che in realtà non lo è mai, che la fine del servizio, vista come una chimera, ma che quando arriva crea uno stato di nostalgia. Fui assegnato alla segreteria, che come tutte le segreterie, ha a che fare con documenti, scartoffie, bollette da pagare, moduli da riempire. Ricordo con gratitudine i tanti tentativi dei miei colleghi di istruirmi sul lavoro d'ufficio, del quale ammetto di aver imparato poco. Col passare delle settimane, cresceva, però dentro me, un maggiore interesse verso altri aspetti di questo servizio. Ciò che mi affascinava era soprattutto la possibilità di conoscere persone di diverse culture, la loro semplicità nell'instaurare all'istante rapporti di simpatia. Ma ancor di più, la capacità di coloro che nelle difficoltà più impensate, riuscivano a mantenere una dignità insospettata, che metteva in crisi le mie apparenti certezze. Chi, come la maggior parte di noi, vive nella sicurezza del proprio ambiente familiare avrebbe potuto comprendere i drammi di queste persone? E si può capire la vera sofferenza essendo semplice spettatore di essa? Almeno io, solo ora, ho compreso il vero dramma negli sguardi, a volte spauriti, spesso disperati, altre volte stanchi di un esistenza piena di privazioni ed umiliazioni, di violenze per lo più gratuite, delle persone che hanno varcato la soglia di questa piccola segreteria, più di una volta apparsa ai miei occhi come il crocevia di un mondo per lo più ignoto. Oggi, ripensando a questi mesi trascorsi, sono soprattutto gli sguardi delle tante persone che ho conosciuto ad affollare la mia mente, poiché in esse mi sono rispecchiato e di loro ho avuto paura. Si, paura,-perché in loro ho riconosciuto più le mie debolezze che il loro coraggio-ma soprattutto ammirazione. Quando si arriva alla fine di un esperienza, ci si domanda sempre de si è migliori o peggiori di prima, ci si domanda cosa si è appreso e cosa si è riusciti a dare. Non so rispondere a queste domande, ma so di aver imparato a capire di più gli altri e me stesso. Così solo ora, rileggendo "L'obbedienza non è più una virtù" di Don Lorenzo Milani, sento maggiormente i problemi morali, culturali e psicologici che obbligarono già i primi obiettori di coscienza a rinunciare, pur al costo di subire le pene del carcere, al servizio militare negli anni sessanta.E solo ora comprendo come sia necessario essere guidati nella vita dalla "mitezza", da quella mitezza che, come scrive Bobbio, non va considerata come "sottovalutazione né sopravvalutazione di sé, poiché essa non è una disposizione verso se stessi, ma è sempre un atteggiamento verso gli altri e si giustifica soltanto nell'essere verso gli altri."


fonz
00mercoledì 24 marzo 2004 11:54
c'è molta indifferenza verso l'argomento... ecco perchè

quando passo fuori all'ufficio immigrazione vedo le macchine sfrecciare: per non vedere quello che succede [SM=g27816]
robbydam
00mercoledì 24 marzo 2004 12:01

quando passo fuori all'ufficio immigrazione vedo le macchine sfrecciare



magari x buttarne sotto qualcuno [SM=x43611]


cmq la burocrazia in italia questa è
facciamo code e file ovunque
siddharta75
00mercoledì 24 marzo 2004 12:12
bè, la gente dovrebbe sapere anke quello ke un giornale non può scrivere, ovvero i SOPRUSI perpetrati ai danni dei migranti ke kiedono il permesso di soggiorno.

pare ke da quando l'ufficio sia stato trasferito dal Palazzo della questura a via Galileo Ferraris la Polizia, lontana da okki indiscreti, abbia accresciuto il suo "potere": mazzette e prestazioni sessuali.

la mia fonte? persone ke coi migranti ci lavorano, mi riferisco al sindacato....... e nn dico di + sennò qui mi piomba la digos in casa![SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816]
robbydam
00mercoledì 24 marzo 2004 12:15
Re:

Scritto da: siddharta75 24/03/2004 12.12
bè, la gente dovrebbe sapere anke quello ke un giornale non può scrivere, ovvero i SOPRUSI perpetrati ai danni dei migranti ke kiedono il permesso di soggiorno.

pare ke da quando l'ufficio sia stato trasferito dal Palazzo della questura a via Galileo Ferraris la Polizia, lontana da okki indiscreti, abbia accresciuto il suo "potere": mazzette e prestazioni sessuali.

la mia fonte? persone ke coi migranti ci lavorano, mi riferisco al sindacato....... e nn dico di + sennò qui mi piomba la digos in casa![SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816]




le mie fonti dicono la stessa cosa del sindacato
fonz
00mercoledì 24 marzo 2004 12:23

le mie fonti dicono la stessa cosa del sindacato


e dicci di più, tanto... chi ti piomba in casa?!? [SM=g27828]
robbydam
00mercoledì 24 marzo 2004 12:26
Re:

Scritto da: fonz 24/03/2004 12.23

le mie fonti dicono la stessa cosa del sindacato


e dicci di più, tanto... chi ti piomba in casa?!? [SM=g27828]



beh le stesse cose che siddartha dice della polizia
si dicono del sindacato

ho avuto amici che hanno svoltoil servizio civile alla cgil
e x una pompa si saltavano file e le pratiche diventavano + veloci

robbydam
00mercoledì 24 marzo 2004 12:27
naturalmente sono solo voci

e chi ci crede è un fesso

(in entrambi i casi)
siddharta75
00giovedì 25 marzo 2004 17:11
il sindacato come la polizia?

facciamo 1 cosa: tu mi porti dalle tue fonti e io dalle mie!

sono stanco di sentire ste cazzate, e ke madonna......
fast and furios
00venerdì 26 marzo 2004 18:34
SCANDALO:


CI SONO LE FILE ANCHE ALLA FINE DEL MESE ALLA POSTA,SENSIBILIZZIAMO L'OPINMIONE PUBBLICA!
robbydam
00venerdì 26 marzo 2004 19:05
Re:

Scritto da: siddharta75 25/03/2004 17.11
il sindacato come la polizia?

facciamo 1 cosa: tu mi porti dalle tue fonti e io dalle mie!

sono stanco di sentire ste cazzate, e ke madonna......



ah vero

al sindacato lavorano solo santi
angel in the sky
00venerdì 26 marzo 2004 22:51
Re:

Scritto da: fast and furios 26/03/2004 18.34
SCANDALO:


CI SONO LE FILE ANCHE ALLA FINE DEL MESE ALLA POSTA,SENSIBILIZZIAMO L'OPINMIONE PUBBLICA!



sì ma non bisogna stare la notte in fila rischiando di non poter nemmeno ottenere l'agognato numero![SM=g27812]
Il paragone non regge.[SM=x43603]
Ma secondo te un immigrato ha meno diritti di un italiano?[SM=x43614]



fonz
00giovedì 1 aprile 2004 12:47
non so come stiano andando le cose, ma in questa settimana non ho assistito alle scene tragiche descritte nell'articolo (file infinite sin dalla sera)...
che cosa è successo?[SM=g27833]
robbydam
00giovedì 1 aprile 2004 14:22
Re:

Scritto da: fonz 01/04/2004 12.47
non so come stiano andando le cose, ma in questa settimana non ho assistito alle scene tragiche descritte nell'articolo (file infinite sin dalla sera)...
che cosa è successo?[SM=g27833]




o li hanno rispediti tutti a casa o come al solito certe fonti esagerano sempre
fonz
00giovedì 1 aprile 2004 14:47

o come al solito certe fonti esagerano sempre



non nego che certe fonti speculano su determinati temi, ma davvero nn c'era niente di falso nelle scene descritte.

ti dico la mia esperienza personale: ogni volta che attraversavo via g. ferraris c'erano file interminabili di immigrati... e questo a partire dalla sera prima (anche sotto la pioggia)

ti ripeto, nn le vedo più: per questo mi domandavo se qualcuno ne sapesse qualcosa...
robbydam
00giovedì 1 aprile 2004 14:58
Re:

Scritto da: fonz 01/04/2004 14.47

o come al solito certe fonti esagerano sempre



non nego che certe fonti speculano su determinati temi, ma davvero nn c'era niente di falso nelle scene descritte.

ti dico la mia esperienza personale: ogni volta che attraversavo via g. ferraris c'erano file interminabili di immigrati... e questo a partire dalla sera prima (anche sotto la pioggia)

ti ripeto, nn le vedo più: per questo mi domandavo se qualcuno ne sapesse qualcosa...



prima che trasferissero gli uffici a via ferraris le vedevo ank'io sotto la questura le file

ma la situazione è così in tutta italia
le iene fecero un servizio s questo tema mi pare a como o da quelle parti li
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