Tennis: urla durante scambi distraggono l'avversario

ROMA - Quelli piu' forti, lanciati da Maria Sharapova, arrivano a 100 decibel, ma non sono solo un vezzo o un modo per darsi una carica interiore: secondo uno studio pubblicato dalla rivista Plos One gli 'urletti' che i tennisti lanciano quando colpiscono la palla durante i match sono una vera e propria arma per distrarre gli avversari.

''Non a caso - spiega Scott Skinnett del'universita' canadese di british Columbia - i giocatori che urlano piu' forte sono spesso contestati dagli avversari. Quando un suono improvviso accompagna il gesto di colpire la palla l'avversario reagisce piu' lentamente e commente un numero di errori significativamente piu' alto''.

Per dimostrare la teoria i ricercatori hanno mostrato a 33 studenti dell'universita' 389 video in cui alcuni tennisti colpivano la palla, in alcuni casi accompagnando il colpo con l'urlo e in altri no. Gli studenti dovevano stabilire velocemente se il colpo era diretto verso destra o verso sinistra. Il risultato, scrive il ricercatore nell'articolo, e' inequivocabile: gli studenti hanno commesso molti piu' errori nei casi in cui il colpo era seguito dall'urlo.

''Secondo i nostri calcoli il suono puo' far percepire la traiettoria di una palla che viaggia a 80 km all'ora con un errore di 60 centimetri - spiega Skinnett - l'urlo sembra limitare la capacita' di fare attenzione ad un evento multisensoriale''. Lo studio riprende altre ricerche che hanno dimostrato che un suono improvviso puo' variare la percezione di un qualsiasi evento, e secondo il ricercatore pone un problema 'etico': ''Ad esempio - spiega - Roger Federer non urla durante i match, mentre Rafael Nadal lo fa, e questo gli conferisce un vantaggio che potrebbe essere considerato quasi come imbrogliare''






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