Tennis: Australian Open 2014

Primo slam della stagione 2014.
Domani Fognini tenterà di accedere agli ottavi. Fra un'oretta anche Flavia Pennetta tenterà la stessa impresa.
Tutti gli altri italiani sono usciti. Un plauso alla Knapp che per poco non faceva fuori la siberiana (ha perso 10-8 al terzo).

Impresa compiuta per entrambi. Fognini dovrebbe guadagnare punti sufficienti per portarsi a ridosso dei primi 10 del mondo!

Giusto per cronaca, il cinghialotto Wawrinka batte Nadal (infortunato dal secondo set) e:
a)vince il primo slam in carriera;
b)è il primo che batte Djokovic e Nadal nello stesso torneo e, in generale, il secondo giocatore ad aver battuto il numero 1 e numero 2 del ranking ATP in un torneo dello slam dai tempi di Sergi Bruguera nel '93;
c)domani diventerà n.3 del mondo, scavalcando anche Er Federer (che non sarà più il numero uno svizzero).

Tornando allo psico-fisico-dramma-match con NadalOne, Wawrinka ha vinto meritatamente il primo set, dominando Nadal (cosa che non avevo mai visto fare da nessuno), contro il quale in precedenza non aveva mai vinto un set.
All'inizio del secondo set NadalOne si infortuna alla schiena ed esce tra i fischi (compresi i miei da casa ) di chi pensava che fosse solo una scusa per spezzare il ritmo di gioco del torello svizzero...
Entra negli spogliatoi per i 3 minuti consentiti di fisioterapia, mentre WOWrinka, galvanizzato dal primo set vinto (ergo, facendo o' bellill') chiede invano spiegazioni all'arbitro sul forfait momentaneo dello spagnolo, credendo anche lui in un escamotage del maiorchino
Quando rientra NadalOne, appare subito evidente a tutti che Nadal non fingeva, ma davvero era bloccato con la schiena. Waw si aggiudica facilmente il secondo, ma poi inizia il dramma ("Adda murì mammààà, stu slam proprio nun mo vogl' pigliàààà"): comincia a sbagliare l'impossibile con Nadal mezzo invalido, mentre il coach cerca invano di farlo rinsavire
E fu così che NadalOne tornò, a sorpresa (anche dello zio), in partita succhiando il sangue del cinghialotto spaurito e vincendo il terzo set.
A questo punto Wawrinka decide di tornare a giocare, rendendosi conto che perdere in finale contro il numero uno ci può stare, ma perdere contro il numero uno zoppo sarebbe stata una frustata più pesante di quella che deve aver avvertito Nadal alla schiena al momento dell'infortunio.
Eppure non basta ancora...Nadal attinge dalle riserve (ampie, ampissime) che ha, torna a servire con decenza e anche a muoversi con maggiore disinvoltura. Wawrinka comincia a rivedere gli spettri, soprattutto quando, rubato il break a Nadal, viene subito ribreakato.
Ma le speranze dello spagnolo si infrangono del tutto quando si rende conto che gli antinfiammatori ci mettono tempo a fare effetto e Wawrinka, in un attimo di lucidità, realizza che basta tirare angolato per metterlo fuori uso
E così WOWrinka chiude il match al quarto set, realizza l'impresa della vita, ma esulta come se avesse vinto il torneo dei villeggianti (per rispetto verso il Nadalone infortunato).
Lo psicodramma si conclude con Nadal, visibilmente amareggiato, che ce la mette davvero tutta per trattenere le lacrime durante la premiazione, almeno quanto ce ne aveva messo per restare in campo con la schiena a pezzi per rispetto verso (l'amico) Wawrinka, per non rovinare lo spettacolo ai presenti e ai tifosi, ma soprattutto perché sotto sotto sperava ancora di fare il colpaccio mandando in tilt il cervello svizzero dello svizzero (e per poco non ci riusciva).
In realtà, qualche lacrimuccia esce pure quando l'intera Rod Laver Arena si alza in piedi per tributare il giusto saluto e ringraziamento ad un grande campione dei nostri tempi, forse il più grande (Federer consentendo), sicuramente il più "forte".
Ma dura poco...Non un cenno all'infortunio nel discorso finale (gli allenatori di calcio prendano esempio ), schiena dritta (e non per merito degli antinfiammatori ) e appuntamento al prossimo anno.
Finisce così un match che di certo non verrà ricordato per il bel gioco, ma che senza dubbio lascerà il segno nei thriller tennistici più avvincenti di tutti i tempi

Bello...
Dispiace per la sfortuna, ma entrambi si son comportati più che da veri sportivi.
L'infortunio attutisce il clamore e la gioia di questa impresa incredibile, ma del resto non credo che Wawrinka avrebbe mai potuto fermare un Nadal a pieni giri...quindi penso che lo svizzero resti lo stesso felicissimo...
Per Nadal...un titolo in meno, dei tantissimi vinti...non è una tragedia. Anzi, resta semmai il contegno tenuto fino alla fine, che vale e può esser ricordato più di una vittoria tra centinaia di altre....