Storace: metteremo mano a legge 180 su malattie mentali

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Teti84
00mercoledì 28 dicembre 2005 20:05
ROMA (Reuters) - Il governo ha intenzione di rivedere la legge 180 sulle strutture e i servizi psichiatrici per la cura dei malati di mente.

Lo ha detto oggi il ministro della Salute Francesco Storace, specificando poi in una nota che si tratta di "ipotesi di programma per il futuro, che saranno precedute da un'ampia, seria e approfondita consultazione con tutti i soggetti interessati".

"Credo sia giunta l'ora di mettere mano alla legge 180, perché si tratta di dare una prospettiva di sicurezza alle famiglie . Non metto in discussione l'impalcatura della legge, ma probabilmente ci sono cose che trent'anni dopo vanno ridiscusse", ha detto il ministro.

La legge 180 -- nota anche come riforma Basaglia dal nome del suo ispiratore, lo psichiatra veneziano Franco Basaglia -- è passata alla storia come la legge che ha chiuso i manicomi in Italia. Di fatto, come si evince dalla lettura della stessa, essa ha vietato le nuove ammissioni in manicomio e sancito che non si costruissero più ospedali psichiatrici, dando inizio ad una lunga agonia di queste strutture.

Varata nel maggio 1978 -- e poi inglobata nello stesso anno nella legge 833 di riforma del sistema sanitario -- ha anche regolato l'istituto del ricovero coatto in psichiatria, stabilendo i limiti legali ai quali sono sottoposti gli psichiatri e indicando quali diritti di autodifesa e autotutela i cittadini possono usare per difendersi.

"La legge 180 è una legge fondamentale per il reinserimento nella società dei malati di mente che, prima della riforma Basaglia, venivano ospedalizzati e quindi ghettizzati e marginalizzati", dice in una nota la senatrice Elisabetta Alberti Casellati, sottosegretario alla Salute.

"Quella che è mancata negli anni è stata la creazione di strutture intermedie nel territorio tese a garantire un passaggio equilibrato del malato dalla fase acuta della sua condizione alla successiva socializzazione. Quello che è mancato è stato un aiuto alle famiglie che accoglievano i loro cari all'uscita dall'ospedale; famiglie impreparate a fornire un adeguato sostegno e sulle quali esclusivamente pesava il carico assistenziale dei loro malati", spiega Casellati.

"Ha ragione il ministro Storace. La legge Basaglia deve essere mantenuta nei principi, ma va rivista e rimodulata alla luce delle reali esigenze di reinserimento sociale dei malati di mente", aggiunge la senatrice
amicuscuriae
00giovedì 29 dicembre 2005 14:25
Storà,la 180 è la tua unica garanzia per ora...
Arielfly
00giovedì 29 dicembre 2005 14:29
Hai visto Terè? c'è chi si preoccupa anche per te [SM=x43605]
amicuscuriae
00giovedì 29 dicembre 2005 14:34
Re:

Scritto da: Teti84 28/12/2005 20.05
ROMA (Reuters) - Il governo ha intenzione di rivedere la legge 180 sulle strutture e i servizi psichiatrici per la cura dei malati di mente.

Lo ha detto oggi il ministro della Salute Francesco Storace, specificando poi in una nota che si tratta di "ipotesi di programma per il futuro, che saranno precedute da un'ampia, seria e approfondita consultazione con tutti i soggetti interessati".

"Credo sia giunta l'ora di mettere mano alla legge 180, perché si tratta di dare una prospettiva di sicurezza alle famiglie . Non metto in discussione l'impalcatura della legge, ma probabilmente ci sono cose che trent'anni dopo vanno ridiscusse", ha detto il ministro.

La legge 180 -- nota anche come riforma Basaglia dal nome del suo ispiratore, lo psichiatra veneziano Franco Basaglia -- è passata alla storia come la legge che ha chiuso i manicomi in Italia. Di fatto, come si evince dalla lettura della stessa, essa ha vietato le nuove ammissioni in manicomio e sancito che non si costruissero più ospedali psichiatrici, dando inizio ad una lunga agonia di queste strutture.

Varata nel maggio 1978 -- e poi inglobata nello stesso anno nella legge 833 di riforma del sistema sanitario -- ha anche regolato l'istituto del ricovero coatto in psichiatria, stabilendo i limiti legali ai quali sono sottoposti gli psichiatri e indicando quali diritti di autodifesa e autotutela i cittadini possono usare per difendersi.

"La legge 180 è una legge fondamentale per il reinserimento nella società dei malati di mente che, prima della riforma Basaglia, venivano ospedalizzati e quindi ghettizzati e marginalizzati", dice in una nota la senatrice Elisabetta Alberti Casellati, sottosegretario alla Salute.

"Quella che è mancata negli anni è stata la creazione di strutture intermedie nel territorio tese a garantire un passaggio equilibrato del malato dalla fase acuta della sua condizione alla successiva socializzazione. Quello che è mancato è stato un aiuto alle famiglie che accoglievano i loro cari all'uscita dall'ospedale; famiglie impreparate a fornire un adeguato sostegno e sulle quali esclusivamente pesava il carico assistenziale dei loro malati", spiega Casellati.

"Ha ragione il ministro Storace. La legge Basaglia deve essere mantenuta nei principi, ma va rivista e rimodulata alla luce delle reali esigenze di reinserimento sociale dei malati di mente", aggiunge la senatrice



..idiozia enorme perchè tutto questo non dipende dalla legge e lo sappiamo bene..dipende dagli psichiatri e addetti ai lavori che avrebbero dovuto fare qualcosina in più nel loro operato di pratiche quotidiane per la riabilitazione mentale..non diciamo cavolate cara senatrice,la legge non c'entra nulla..
e cmq,giusto a titolo informativo,la realtà riabilitativa-psichiatrica napoletana è tra le migliori in italia..se non la migliore..
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