Re:
mg85, 10/11/2009 9.39:
sono perfettamente d'accordo con Giubo..la cultura islamica è cosa ben diversa dal fondamentalismo..e sarebbe ora che se ne facesse una distinzione netta..e poi ricordiamoci che ci sono paesi che si trovano in uno stato di arretratezza assurdo..molti di qst mettono in atto pratiche sicuramente da condannare..la lapidazione ad esempio..leggevo che in somalia è accaduto qualche giorno fa..ma non confondiamo qst cose con l'Islam..sono interpretazioni fondamentaliste di persone che si impongono con terrore e violenza su popolazioni arretrate e deboli..
A me sembra che noi facciamo sempre il contrario, cioè chiudiamo gli occhi per non vedere il problema. Che è l'opposto di quello che dici tu: i fondamentalisti non sono la minoranza, sono la maggioranza. La nostra fortuna è che quasi da nessuna parte sono al governo grazie al fatto che i governi arabi sono moderati, almeno finché noi continueremo a corromperli.
L'esempio dell'iran è poi particolarmente interessante, perchè l'Iran non è un paese povero. Ha la seconda riserva di petrolio del mondo. L'iran è il paese dove c'è il più alto livello di istruzione del medioriente, dove il 65% delle donne, pur essendo soggetti giuridcamente limitati, sotto i trenta anni è laureato. Se in un paese così pensano di arrivare al taglio delle mani, mi chiedo dove arriveranno i paesi che sono veramente arretrati.
Se poi pensiamo all'europa, le cose si vedono ancora più chiaramente. In europa c'è un paese, che si chiama Olanda, che nell'immaginario collettivo è il paese delle libertà. Bene l'olanda sta scivolando nel fascismo, tanto che il secondo partito del paese è un partito apertamente neonazista, proprio in quel paese che è stato devastato dal nazismo, che ha sostituito l'odio per gli ebrei a quello per i musulmani.
E gli olandesi ai comizi del leader di questo partito si spellano le mani dagli applausi. Perché? Semplicemente perché la comunità musulmana, che è quasi il 20% della popolazione, pur lavorando ecc è apertamente estremista.
Immagino che ti ricorderai che Theo van Ghog, un regista che fece un documentario sulla condizione delle donne musulmane in olanda, fu sgozzato per strada, non da un povero estremista, ma da un giovane marocchino di buona famiglia laureato al politecnico di amsterdam.
Non parliamo poi di quello che è accaduto ad Ayaan hersi Ali, una deputata di origine somala al parlamento olandese che denunciò il fatto che in olanda nella comunità musulmana si commettesero violenze orrende contro le donne.
L'imam di amsterdam la definì un'apostata, l'accusa più grave nel mondo musulmano, che legittima qualunque fedele ad uccidere l'apostata. La vigliacca corte suprema olandese, sotto la pressione delle manifestazioni di piazza musulmane, le revocò la cittadinanza olandese e la cacciò dal paese. Hersi sarebbe morta se il presidente Bush, che in questo si dimostrò un autentico eroe, sollecitato dalla manifestazioni degli studenti americani, non avesse mandato un aereo del governo americano a prenderla per portarla in America, dove oggi vive sotto continua scorta dell'FBI. Questo sta succedendo in europa, non altrove. E in francia sta cominciando la stessa cosa.
E la povertà non c'entra niente, la politica c'entra molto. Una politica estremista che è da combattere a viso aperto, se non vogliamo ritrovarci con il fascismo di nuovo in casa.
Winston Chruchilli diceva sempre: ci sono dei momenti in cui si può scegliere solo tra due alternative: il disonore o la guerra.
Di solito chi sceglie il disonore, poi si ritrova ad avere anche la guerra.