Ritornano le aggressioni politiche

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Marketto84
00domenica 22 maggio 2011 02:44
Il consigliere del Pdl al Comune di Napoli, Marco Nonno, rieletto alle Amministrative nella lista del partito di Berlusconi, risultando il più votato, denuncia di essere stato aggredito a Pianura, nel suo quartiere, da alcuni esponenti "No global" e rappresentanti dei centri sociali mentre era in giro con il figlio di sei anni.

"Mentre ero con mio figlio di sei anni in strada - spiega il consigliere Nonno - ho incontrato una trouppe televisiva di Ballarò ed ho rilasciato un'intervista al giornalista. Poco dopo sono stato avvicinato da alcuni rappresentanti no global e dei centri sociali al seguito di De Magistris, che, davanti al mio bambino, hanno iniziato ad insultarmi e minacciarmi con offese e termini irripetibili".

"Sul posto sono intervenuti alcuni residenti per placare gli animi e difendermi, ma i sedicenti comunisti hanno continuato a lanciare epiteti dispregiativi nei miei confronti dicendo che a Napoli vincerà De Magistris. Appena ho capito che la situazione stava degenerando sono andato via anche per difendere l'incolumità di mio figlio".

Nonno poi aggiunge: "Stigmatizzo l'episodio e sottolineo che se questo è il clima che si intende instaurare in città e se queste sono le persone perbene che il candidato dell'Italia dei valori intende rappresentare, per Napoli arriveranno davvero tempi bui. La sinistra radicale vuole strumentalizzare la mia vicenda personale, nonostante il processo sia in corso e nonostante stia dimostrando in aula la mia estraneità agli scontri verificatisi durante il periodo dell'emergenza rifiuti, per tutelare gente che fa della violenza quotidiana e dell'illegalità il loro credo politico. Persone animate esclusivamente da odio e nient'altro. Napoli merita altro. Dopo quanto successo, De Magistris avrà il coraggio di prendere le distanze da queste persone?".

Marketto84
00domenica 22 maggio 2011 02:50
Re:
Marketto84, 22/05/2011 02.44:

Il consigliere del Pdl al Comune di Napoli, Marco Nonno, rieletto alle Amministrative nella lista del partito di Berlusconi, risultando il più votato, denuncia di essere stato aggredito a Pianura, nel suo quartiere, da alcuni esponenti "No global" e rappresentanti dei centri sociali mentre era in giro con il figlio di sei anni.

"Mentre ero con mio figlio di sei anni in strada - spiega il consigliere Nonno - ho incontrato una trouppe televisiva di Ballarò ed ho rilasciato un'intervista al giornalista. Poco dopo sono stato avvicinato da alcuni rappresentanti no global e dei centri sociali al seguito di De Magistris, che, davanti al mio bambino, hanno iniziato ad insultarmi e minacciarmi con offese e termini irripetibili".

"Sul posto sono intervenuti alcuni residenti per placare gli animi e difendermi, ma i sedicenti comunisti hanno continuato a lanciare epiteti dispregiativi nei miei confronti dicendo che a Napoli vincerà De Magistris. Appena ho capito che la situazione stava degenerando sono andato via anche per difendere l'incolumità di mio figlio".

Nonno poi aggiunge: "Stigmatizzo l'episodio e sottolineo che se questo è il clima che si intende instaurare in città e se queste sono le persone perbene che il candidato dell'Italia dei valori intende rappresentare, per Napoli arriveranno davvero tempi bui. La sinistra radicale vuole strumentalizzare la mia vicenda personale, nonostante il processo sia in corso e nonostante stia dimostrando in aula la mia estraneità agli scontri verificatisi durante il periodo dell'emergenza rifiuti, per tutelare gente che fa della violenza quotidiana e dell'illegalità il loro credo politico. Persone animate esclusivamente da odio e nient'altro. Napoli merita altro. Dopo quanto successo, De Magistris avrà il coraggio di prendere le distanze da queste persone?".





Questo è un brutto esempio di come l'odio politico possa acceccare le persone aggredendo un valido politico locale,un uomo del popolo davanti al figlioletto di 6 anni..
Aggiungendo che De Magistris è appoggiato dai ''Carc'' e dai centri sociali,lo scenario di una sua vittoria a Napoli è sempre più inquietante,pregno di illegalità,violenza diffusa e prevaricazione politica e sociale(se credete che dica fandonie informatevi bene sui ''Carc'' et similia).
[SM=x43630]
Paperino!
00domenica 22 maggio 2011 03:12
Re:
Marketto84, 22/05/2011 02.44:

Il consigliere del Pdl al Comune di Napoli, Marco Nonno, rieletto alle Amministrative nella lista del partito di Berlusconi, risultando il più votato, denuncia di essere stato aggredito a Pianura, nel suo quartiere, da alcuni esponenti "No global" e rappresentanti dei centri sociali mentre era in giro con il figlio di sei anni.

"Mentre ero con mio figlio di sei anni in strada - spiega il consigliere Nonno - ho incontrato una trouppe televisiva di Ballarò ed ho rilasciato un'intervista al giornalista. Poco dopo sono stato avvicinato da alcuni rappresentanti no global e dei centri sociali al seguito di De Magistris, che, davanti al mio bambino, hanno iniziato ad insultarmi e minacciarmi con offese e termini irripetibili".

"Sul posto sono intervenuti alcuni residenti per placare gli animi e difendermi, ma i sedicenti comunisti hanno continuato a lanciare epiteti dispregiativi nei miei confronti dicendo che a Napoli vincerà De Magistris. Appena ho capito che la situazione stava degenerando sono andato via anche per difendere l'incolumità di mio figlio".

Nonno poi aggiunge: "Stigmatizzo l'episodio e sottolineo che se questo è il clima che si intende instaurare in città e se queste sono le persone perbene che il candidato dell'Italia dei valori intende rappresentare, per Napoli arriveranno davvero tempi bui. La sinistra radicale vuole strumentalizzare la mia vicenda personale, nonostante il processo sia in corso e nonostante stia dimostrando in aula la mia estraneità agli scontri verificatisi durante il periodo dell'emergenza rifiuti, per tutelare gente che fa della violenza quotidiana e dell'illegalità il loro credo politico. Persone animate esclusivamente da odio e nient'altro. Napoli merita altro. Dopo quanto successo, De Magistris avrà il coraggio di prendere le distanze da queste persone?".





Certo che il coinvolgimento di De Magistris in questa torbida vicenda di intolleranza e violenze è a dir poco inquietante... [SM=x43674]

Però l'altro ieri hanno derubato la villa di un mio conoscente...quando è rientrato in casa ha trovato tutto sottosopra, e dei volantini di propaganda politica per Lettieri Sindaco...
Ora io mi domando e dico: è questa la gente che Lettieri vuole rappresentare???
[SM=x2217231]


Paperino!
00domenica 22 maggio 2011 03:16
Re: Re:
Marketto84, 22/05/2011 02.50:




Questo è un brutto esempio di come l'odio politico possa acceccare le persone aggredendo un valido politico locale,un uomo del popolo davanti al figlioletto di 6 anni..
Aggiungendo che De Magistris è appoggiato dai ''Carc'' e dai centri sociali,lo scenario di una sua vittoria a Napoli è sempre più inquietante,pregno di illegalità,violenza diffusa e prevaricazione politica e sociale(se credete che dica fandonie informatevi bene sui ''Carc'' et similia).
[SM=x43630]




Condivido.
Io ho il salumiere di fronte casa mia che è un vero zuzzuso. Cerca sempre di imbrogliarti sul resto ed è il classico commerciante che se ti può imprusuttare non ci pensa due volte...un imbroglione nato! [SM=x43671]
Mo che mi ci fai pensare, una volta disse che votava per la Rosa nel Pugno... [SM=x2244087]
Ma allora anche dei radicali non ci si può fidare??? [SM=x43830]

In effetti, l'avevo sempre sospettato io, che dovessero avere qualcosa che non andava...
tigrottoo
00domenica 22 maggio 2011 05:09
Re:
Marketto84, 22/05/2011 02.44:

Il consigliere del Pdl al Comune di Napoli, Marco Nonno, rieletto alle Amministrative nella lista del partito di Berlusconi, risultando il più votato, denuncia di essere stato aggredito a Pianura, nel suo quartiere, da alcuni esponenti "No global" e rappresentanti dei centri sociali mentre era in giro con il figlio di sei anni.

"Mentre ero con mio figlio di sei anni in strada - spiega il consigliere Nonno - ho incontrato una trouppe televisiva di Ballarò ed ho rilasciato un'intervista al giornalista. Poco dopo sono stato avvicinato da alcuni rappresentanti no global e dei centri sociali al seguito di De Magistris, che, davanti al mio bambino, hanno iniziato ad insultarmi e minacciarmi con offese e termini irripetibili".

"Sul posto sono intervenuti alcuni residenti per placare gli animi e difendermi, ma i sedicenti comunisti hanno continuato a lanciare epiteti dispregiativi nei miei confronti dicendo che a Napoli vincerà De Magistris. Appena ho capito che la situazione stava degenerando sono andato via anche per difendere l'incolumità di mio figlio".

Nonno poi aggiunge: "Stigmatizzo l'episodio e sottolineo che se questo è il clima che si intende instaurare in città e se queste sono le persone perbene che il candidato dell'Italia dei valori intende rappresentare, per Napoli arriveranno davvero tempi bui. La sinistra radicale vuole strumentalizzare la mia vicenda personale, nonostante il processo sia in corso e nonostante stia dimostrando in aula la mia estraneità agli scontri verificatisi durante il periodo dell'emergenza rifiuti, per tutelare gente che fa della violenza quotidiana e dell'illegalità il loro credo politico. Persone animate esclusivamente da odio e nient'altro. Napoli merita altro. Dopo quanto successo, De Magistris avrà il coraggio di prendere le distanze da queste persone?".




Sull'accaduto non mi pronuncio. Una sola precisazione su Marco Nonno.
Marco Nonno è imputato per concorso in devastazione: bruciò gli autobus durante la rivolta in pianura. E' ritenuto molto vicino agli ambienti della camorra.
atwa
00domenica 22 maggio 2011 12:33
Re: Re:
Paperino!, 22/05/2011 03.12:




Certo che il coinvolgimento di De Magistris in questa torbida vicenda di intolleranza e violenze è a dir poco inquietante... [SM=x43674]

Però l'altro ieri hanno derubato la villa di un mio conoscente...quando è rientrato in casa ha trovato tutto sottosopra, e dei volantini di propaganda politica per Lettieri Sindaco...
Ora io mi domando e dico: è questa la gente che Lettieri vuole rappresentare???
[SM=x2217231]





Il Papero ha ragione! Ci sono delinquenti a destra e a sinistra che appoggiano i politici, ma questo cosa vuol dire? Se un gruppo di stupratori vota per De Magistris, vuol dire che De Mgistris sostiene e rappresenta gli stupratori? O se un gruppo di pedofili si riconosce in Lettieri, vuol dire che Lettieri difende e rappresenta i pedofili? Ovviamente il discorso cambia quando i delinquenti vengono candidati nelle varie liste (e qui gli esempi si sprecano [SM=x43820])...






nekonika
00domenica 22 maggio 2011 13:09
Re: Re: Re:
atwa, 22/05/2011 12.33:



Il Papero ha ragione! Ci sono delinquenti a destra e a sinistra che appoggiano i politici, ma questo cosa vuol dire? Se un gruppo di stupratori vota per De Magistris, vuol dire che De Mgistris sostiene e rappresenta gli stupratori? O se un gruppo di pedofili si riconosce in Lettieri, vuol dire che Lettieri difende e rappresenta i pedofili? Ovviamente il discorso cambia quando i delinquenti vengono candidati nelle varie liste (e qui gli esempi si sprecano [SM=x43820])...










Mi trovo d'accordissimo e l'ho detto anche in un altro topic.
Guardiamo piuttosto ai candidati nelle liste elettorali....

A quanto pare Marchetto84 ha deciso di seguire la linea milanese dell'opposizione a Pisapia......e che si sta rivelando davvero vincente!
De Magistri e Pisapia sarebbero i mandanti dell'omicidio Kennedy.....troppo moderato....
nekonika
00domenica 22 maggio 2011 13:20
Ah dimenticavo, dato che De Magistris( ma lo si è detto anche di Pisapia...) è appoggiato dai centri sociali, sicuramente è un estremista, un drogato e violento e non sarà un buon sindaco......
Si dice che abbia scaricato un manuale per fabbricare "bombe carta"......ah, e attenti ai bambini...... [SM=x43619] [SM=x43619] [SM=x43619] [SM=x43619] [SM=x43619] [SM=x43619] [SM=x43619] [SM=x43619] [SM=x43619] [SM=x43821]
gran generale
00domenica 22 maggio 2011 14:03
Marco Nonno "VALIDO POLITICO LOCALE"???
gran generale
00domenica 22 maggio 2011 14:10
certo però che questa campagna elettorale ha raggiunto livelli assurdi, pure qua sopra

pur di fare propaganda c'è chi accusa De Magistris di essere un fascista e chi di essere legato ai CARC [SM=x43636]

ma davvero state facendo?? ma vi rendete conto di cosa vi hanno messo in testa??
@MAYA@83
00domenica 22 maggio 2011 14:25
Re: Re:
tigrottoo, 22/05/2011 05.09:



Sull'accaduto non mi pronuncio. Una sola precisazione su Marco Nonno.
Marco Nonno è imputato per concorso in devastazione: bruciò gli autobus durante la rivolta in pianura. E' ritenuto molto vicino agli ambienti della camorra.




E ciò giustifa l'aggressione?
@MAYA@83
00domenica 22 maggio 2011 14:26
Re: Re:
Marketto84, 22/05/2011 02.50:




Questo è un brutto esempio di come l'odio politico possa acceccare le persone aggredendo un valido politico locale,un uomo del popolo davanti al figlioletto di 6 anni..
Aggiungendo che De Magistris è appoggiato dai ''Carc'' e dai centri sociali,lo scenario di una sua vittoria a Napoli è sempre più inquietante,pregno di illegalità,violenza diffusa e prevaricazione politica e sociale(se credete che dica fandonie informatevi bene sui ''Carc'' et similia).
[SM=x43630]




Posso dire una cosa?Io pure ho de magistris sulle palle, ma coinvolgerlo(anche solo velatamente)dove non c'entra niente. è stupido e oltremodo ridicolo!
diegoo.
00domenica 22 maggio 2011 14:37
Re:
gran generale, 22/05/2011 14.03:

Marco Nonno "VALIDO POLITICO LOCALE"???




[SM=x43601] [SM=g51998]
nekonika
00domenica 22 maggio 2011 15:13
Re:
gran generale, 22/05/2011 14.10:

certo però che questa campagna elettorale ha raggiunto livelli assurdi, pure qua sopra

pur di fare propaganda c'è chi accusa De Magistris di essere un fascista e chi di essere legato ai CARC [SM=x43636]

ma davvero state facendo?? ma vi rendete conto di cosa vi hanno messo in testa??




Tutto fila......è la strategia della mancanza di idee.
giusperito
00domenica 22 maggio 2011 15:20
Ribadisco DM è fascista... non me l'ha messo nessuno in testa né mi sembra che mi manchino le idee...

Essere fascista non vuol dire aver militato nel MSI, ma avere un certo atteggiamento poliziesco e giustizialista.
.maverick85
00domenica 22 maggio 2011 15:34
allora nella notizia c'è poca verità!partiamo dal fatto che ero presente e ho visto l'intera situazione,ero a max 2 metri!dunque anzitutto durante il comizio è passato un paio di volte con il figlio,già questo sinceramente mi fa pensare,ad ogni modo quasi alla fine si è presentato alle telecamere( a parer mio in veste di provocatore e disturbatore) in sella ad una moto,con il figlio di 6 anni davanti e un amico dietro,tutti e tre senza casco,non è stato per nulla strattonato ma solo contestato,non si può parlare nemmeno di aggressione verbale, i cittadini giustamente erano in disaccordo per la sua candidatura (è stato condannato)!lui ha risposto con un "siete molto scostumati" e poi un sostenitore di Nonno ha iniziato a provocare vistosamente!ha voluto fare il duro, rovinare un comizio brillante e non ci è riuscito ecco questa tempesta mediatica!
gran generale
00domenica 22 maggio 2011 16:34
Re:
giusperito, 22/05/2011 15.20:

Ribadisco DM è fascista... non me l'ha messo nessuno in testa né mi sembra che mi manchino le idee...

Essere fascista non vuol dire aver militato nel MSI, ma avere un certo atteggiamento poliziesco e giustizialista.



se essere fascista fosse questo, non avremmo mai avuto il ventennio

io mi chiedo solo come si possano estremizzare in questo modo le proprie posizioni e mi rivolgo più a Marketto che a te.. nelle sue parole c'è una Napoli in piena guerra civile [SM=x43822] io mi chiedo davvero certe cose da dove escano (è domanda retorica ovviamente, escono dai partiti e dai propri dirigenti, ma ormai si è raggiunto un livello assurdo, senza alcun pudore)
nekonika
00domenica 22 maggio 2011 16:44
Re:
giusperito, 22/05/2011 15.20:

Ribadisco DM è fascista... non me l'ha messo nessuno in testa né mi sembra che mi manchino le idee...

Essere fascista non vuol dire aver militato nel MSI, ma avere un certo atteggiamento poliziesco e giustizialista.




Essere fascista significa non solo quello che dici( e che non rivedo in DM), essere fascisti significa essere contro le libertà civili e politiche , per la violenza, chiusi al dialogo e al confronto.
Dire di un uomo democratico, uno che ha servito lo Stato e che si presenta con un programma tutt'altro che fascista che è un fascista significa non sapere di che si parla.
tigrottoo
00domenica 22 maggio 2011 19:40
Re: Re: Re:
@MAYA@83, 22/05/2011 14.25:




E ciò giustifa l'aggressione?




Parlo ostrogoto? Ho detto "sull'accaduto non mi pronuncio".
napulitanboy
00domenica 22 maggio 2011 20:00
Re:
.maverick85, 22/05/2011 15.34:

allora nella notizia c'è poca verità!partiamo dal fatto che ero presente e ho visto l'intera situazione,ero a max 2 metri!dunque anzitutto durante il comizio è passato un paio di volte con il figlio,già questo sinceramente mi fa pensare,ad ogni modo quasi alla fine si è presentato alle telecamere( a parer mio in veste di provocatore e disturbatore) in sella ad una moto,con il figlio di 6 anni davanti e un amico dietro,tutti e tre senza casco,non è stato per nulla strattonato ma solo contestato,non si può parlare nemmeno di aggressione verbale, i cittadini giustamente erano in disaccordo per la sua candidatura (è stato condannato)!lui ha risposto con un "siete molto scostumati" e poi un sostenitore di Nonno ha iniziato a provocare vistosamente!ha voluto fare il duro, rovinare un comizio brillante e non ci è riuscito ecco questa tempesta mediatica!




Ma ormai si porta il martirismo.
Poi, metti che anche uno solo di quelli che vota DeMa è uno che è stato dentro per spaccio, ciò darà modo al candidato IDV di essere additato come portavoce di quella categoria(gli spacciatori). Insomma la propaganda che si pone sugli stessi toni della politica e che scende agli stessi livelli.
DeMa non mi pare il messia, e tantomeno mi sembra abbia il carisma del "masaniello" di cui davvero napoli avrebbe bisogno. Eppure, messo al paragone di Lettieri mi pare un'eresia, una bestemmia...

Dargli del fascista, poi... [SM=x2244087] Assimilare il giustizialismo - ove per giustizialismo si intende portare davanti ad un giudice delle inchieste che vengono archiviate(dopo che al pm le stesse son state sottratte), insomma delle inchieste non andate a buon fine - al fascismo non è un pò eccessivo?
tigrottoo
00domenica 22 maggio 2011 20:12
De Magistris fascista? [SM=x43636] E pensare che il suo 27% è stato battezzato da i mass media come la vittoria della sinistra estrema. [SM=x43808]

Qualcun'altro dice che se vince De Magistris vincono i "femminielli". [SM=g1617904]

Veramente si sta rasentando il ridicolo. [SM=g51999]

ObbligazioneNaturale
00domenica 22 maggio 2011 23:49
Ovvio che la colpa sia di Pisapia.
giusperito
00lunedì 23 maggio 2011 10:14
Il problema di fondo è che per qualcuno il fascismo è l'olio di ricino ed il manganello. Tuttavia il fascismo è negazione del dubbio, è negazione dei diritti, primo fra tutti la libertà, è repressione non solo del dissenso ma anche della criminalità attraverso metodi oltrelegali se non proprio illegali.

Nap le definizioni sono una cosa che adoro. Se il giustizialismo fosse ciò che tu dici, allora sarebbe sinonimo di obbligatorietà dell'azione penale. Ribadisco, inoltre, che il paragone con Lettieri è inutile.
Nel momento in cui DM dice che apprezza Almirante (uno che era favorevole alle leggi razziali, che, visto che il tema piace, era vicino a Gelli e agli ambienti golpisti di destra, che era stato repubblichino) a me fa cadere le braccia. Inoltre se gli viene fatto notare che A. era fascista, lui risponde che si batteva per la legalità.. ribadisco mai letto il giorno della civetta?

Andando oltre... espressioni come io sono la verità o parlare di se stesso in terza persona, a me non piacciono.

Ritornando sul sistema poliziesco e giustizialista (nessuno nota la differenza con Pisapia? Mi spiegate come è possibile che vi piacciano entrambi? Pisapia è un ipergarantista).
Il fascismo è negare la libertà, forzare la legge, piegare l'individuo alle necessità superiori. Nel momento in cui DM dice che lui mette la gente in carcere e poi i giudici devono vedere se sono innocenti, non stiamo parlando di fascismo? Nel momento in cui la responsabilità oggettiva diviene regola di giudizio, parliamo di fascismo (v. le accuse implicite a Ranieri).
Nemmeno Mussolini era brutto e cattivo.. anche in quel tempo la gente pensava che un po' di rigidità, un po' di pulizia, un po' di forza, un po' di Masaniello sarebbero state utili..

Insomma non vogliamo parlare di DM in questi termini? Perfetto.. allora facciamo un discorso generale:
se X ammira Almirante, se dice che in carcere possono andare anche gli innocenti, se dice che la responsabilità penale (e\o morale) va oltre le scelte del singolo, come lo definiamo?

Sulle indagini sottratte è inutile discutere, ma mi fa piacere sapere che esistono dei poteri occulti dietro il CSM e dietro i magistrati, almeno così possiamo dire che B. non ha tutti i torti.

edit: Dimenticavo. Il Codice Rocco era improntato sul giustizialismo. Le scorie di quel codice ci hanno portato condanne anche dinanzi alla Corte europea (v. il caso Dorigo). Insomma erano i fascisti che pensavano che tutti avessero qualcosa da nascondere e che l'innocenza doveva essere provata. Non sottovalutiamo nemmeno quale era l'impianto accusatorio elaborato da DM. Non dimentichiamo che tra i suoi fan c'è gente come Travaglio che anche dopo le archiviazioni continua a dire che Tizio è coinvolto e che Caio è stato indagato (come se il fatto che ci fosse archiviazione non servisse a togliere tale macchia).

Ma poi visto che tutti fanno la gara ad essere buoni e giusti, ma soprattutto anti Bassolino\Jervolino, mi domando come mai le giunte erano composte anche dai baldi, sani e giovani dell'idv.
nekonika
00lunedì 23 maggio 2011 11:45
Giusperito, tu stai basando tutta la tua tesi sulla presunta affermazione di De Magistris di apprezzare Almirante.
Io dubito fortemente l'abbia detto perchè la sua visione politica è totalmente diversa.
Ora io sono abbastanza confusa quando si parla di magistrati giustizialisti: se giustizialista è qualcuno che cerca di arrivare alla verità dei fatti- nei limiti in cui ciò è consentito dalla legge- io non ci vedo nulla di male. D'altronde sono lontani i tempi del sistema inquisitorio e addirittura, con le regole del nostro sistema accusatorio, si è arrivati all'assurdo che l'accertamento della verità è a volte impossibile.
Ma, di nuovo, fascismo non significa giustizialismo, non significa essere convinti delle proprie ragioni e difenderle con le parole( senza imporsi con la forza), non significa parlare di sè in terza persona( ci credi che non gliel'ho mai sentito fare).
Se poi gli vuoi fare un processo all'intenzione prefigura pure scenari apocalittici in cui il nostro DM è il Mussolini del futuro.

Per quanto riguarda la discontinuità col passato: se non la si vuole ridurre solo a discontinuità di partiti, De Magistris ha assicurato che i nuovi membri della sua giunta saranno persone competenti, che hanno dato prova del loro valore. E non credo vi rientri chi ha fatto già parte della giunta Jervolino.....

nekonika
00lunedì 23 maggio 2011 12:19
Un nostro Prof di procedura penale ci chiese( secondo abbastanza faziosamente perchè si parlava dell'attualità): Vorreste di più un giudice che ricerca la verità dei fatti o uno che fotografa la situazione che si delinea , nel corso del processo, davanti ai suoi occhi?! Secondo me, in questo modo, non si distingue tra le diverse funzioni del giudice per le indagini preliminari, il pm, il Tribunale e ci si dimentica di sottolineare tutte le garanzie che esistono a tutela dell'imputato. Insomma, si evidenzia solo l'aspetto dell'importanza della tutela dell'imputato e in nessun modo quella dell'accertamento della verità( che è anch'essa importante).
itreniavapore@
00lunedì 23 maggio 2011 12:54
@giusperito : ma se alle Invasioni Barbariche di 2 anni fa intervistato dalla Bignardi aveva espressamente dichiarato di ispirarsi a Berlinguer , e precisamente al Berlinguer che aveva aperto al dialogo con un certo centro , al Berlinguer che aveva rotto coi sovietici , al Berlinguer che non demonizzava la classe produttiva del Paese riconoscendone un ruolo propulsivo . Sto tentando di allegare da 3 giorni il video dell'intervista PURTROPPO NON LO TROVO SU YOUTUBE !!!
Comunque una ricerca confermerà quanto AFFERMO !
PER FAVORE NON SPARATE CAxxATE !
LETTIERI E' LO SCAGNOZZO DI COSENTINO , PUNTO !
LETTIERI RAPPRESENTA LA CONTINUITA' COL MODO SPORCO - LOSCO -AFFARISTICO DI FARE POLITICA DEL PDL , PUNTO !
MA NON NE AVETE LE PAXXE PIENE DI " UNIVERSI " ( e la ns facoltà rappresenta un esempio lampante ) DOMINATI DA INTERESSI TRASVERSALI, DAL POSTO ALL' AMICO DELL' AMICO , DAL MERCIMONIO DEL CORPO PER L'OTTENIMENTO DEL PRIVILEGIO ...
MA NON SIETE NAUSEATI DA QUESTO SCHIFO ?
MA NON VI HA DEPRESSO A SUFFICIENZA LO SCEMPIO PIDIELLINO ?
PER FAVORE, ABBIATE BUON SENSO !
Paperino!
00lunedì 23 maggio 2011 14:30
Re:
itreniavapore@, 23/05/2011 12.54:

@giusperito : ma se alle Invasioni Barbariche di 2 anni fa intervistato dalla Bignardi aveva espressamente dichiarato di ispirarsi a Berlinguer , e precisamente al Berlinguer che aveva aperto al dialogo con un certo centro , al Berlinguer che aveva rotto coi sovietici , al Berlinguer che non demonizzava la classe produttiva del Paese riconoscendone un ruolo propulsivo . Sto tentando di allegare da 3 giorni il video dell'intervista PURTROPPO NON LO TROVO SU YOUTUBE !!!
Comunque una ricerca confermerà quanto AFFERMO !
PER FAVORE NON SPARATE CAxxATE !
LETTIERI E' LO SCAGNOZZO DI COSENTINO , PUNTO !
LETTIERI RAPPRESENTA LA CONTINUITA' COL MODO SPORCO - LOSCO -AFFARISTICO DI FARE POLITICA DEL PDL , PUNTO !
MA NON NE AVETE LE PAXXE PIENE DI " UNIVERSI " ( e la ns facoltà rappresenta un esempio lampante ) DOMINATI DA INTERESSI TRASVERSALI, DAL POSTO ALL' AMICO DELL' AMICO , DAL MERCIMONIO DEL CORPO PER L'OTTENIMENTO DEL PRIVILEGIO ...
MA NON SIETE NAUSEATI DA QUESTO SCHIFO ?
MA NON VI HA DEPRESSO A SUFFICIENZA LO SCEMPIO PIDIELLINO ?
PER FAVORE, ABBIATE BUON SENSO !




Ragazzi questo è l'ultimo avviso, e vale per tutti...dopodiché scatteranno i provvedimenti.
Io capisco la passione, il tema, e tutto quello che volete...ma se volete parlarne, usate il minuscolo e mantenetevi moderati...non ci vuole molto a far degenerare una discussione politica e noi abbiamo delle regole in evidenza nelle quali invitiamo tutti a non trasformare il forum in una arena o in un campo di propaganda.

Per cui, siete liberi di discutere di quel che volete, ma tenendo i toni un gradino più bassi di così.
O ci riuscite, o per favore soprassedete dall'intervenire, onde evitare di costringerci a moderare.
Paperino!
00lunedì 23 maggio 2011 14:32
giusperito
00lunedì 23 maggio 2011 14:47
Re:
nekonika, 23/05/2011 12.19:

Un nostro Prof di procedura penale ci chiese( secondo abbastanza faziosamente perchè si parlava dell'attualità): Vorreste di più un giudice che ricerca la verità dei fatti o uno che fotografa la situazione che si delinea , nel corso del processo, davanti ai suoi occhi?! Secondo me, in questo modo, non si distingue tra le diverse funzioni del giudice per le indagini preliminari, il pm, il Tribunale e ci si dimentica di sottolineare tutte le garanzie che esistono a tutela dell'imputato. Insomma, si evidenzia solo l'aspetto dell'importanza della tutela dell'imputato e in nessun modo quella dell'accertamento della verità( che è anch'essa importante).




che però non esiste sia da un punto di vista filosofico che da un punto di vista processuale.
Che poi questo prof. non necessariamente è fazioso né stava parlando delle due funzioni requirente ed inquirente.
Infatti solitamente nelle prime pagine di tutti i manuali si spiega che il sistema accusatorio non solo garantisce di più l'imputato (dovere fondamentale del processo penale a cui si piega anche la repressione del crimine e l'accertamento della verità), ma permette anche di raggiungere più probabilisticamente la verità processuale che è sempre un ritratto parziale e potenzialmente errato.

Insomma meglio un delinquente fuori che un innocente in carcere, perché è, appunto, fascista pensare di piegare l'individuo e la sua necessaria tutela all'interesse e alla necessità statale\collettiva di accertare la verità.
giusperito
00lunedì 23 maggio 2011 14:48
Ecco perché del “Riformista” c’è bisogno
di Stefano Cappellini

Siamo vivi. Siamo giovani. E abbiamo idee, talento e voglia per fare un Riformista all’altezza della sua tradizione. Consentitemi di partire da questa rivendicazione collettiva, nel giorno in cui assumo la direzione del Riformista per il tempo che sarà necessario a traghettarlo verso la definizione di una nuova compagine editoriale. Ho letto troppi necrologi di questo giornale e sentito intonare de profundis, qualcuno da improbabili ugole, per non avere urgenza di ricordarlo.
Voglio subito ringraziare il fondatore e direttore uscente Antonio Polito, senza il quale non saremmo qui a chiederci dove eravamo rimasti, e quanti si sono fatti vivi in questi giorni con noi per testimoniare affetto, partecipazione e condivisione: il nostro primo obiettivo è non deludere nessuno di loro. Non vi tedierò oltre con i nostri guai finanziari, dai quali pure dipende in parte il nostro destino. Possiamo avere difficoltà a campare. Ma non siamo fatti per tirare a campare.
Molto è cambiato da quando il Riformista è andato per la prima volta in edicola - era l’ottobre 2002 - e la gran parte di questi cambiamenti (involuzioni e regressioni, perlopiù) è stata fotografata da Polito nel suo editoriale di congedo. Non c’è nulla di interessante da aggiungere alla sua analisi sul perché Berlusconi sia diventato il principale ostacolo rispetto al tentativo di trascinare il paese fuori dall’attuale immobilismo: colui che si presentava come l’innovatore per eccellenza - non senza credenziali - è oggi il vero grande custode dello status quo. In sedici anni non ha riformato nulla di ciò che prometteva: il fisco, la pubblica amministrazione, le istituzioni, la giustizia. Nulla. A chi vuol spingersi a sostenere che la riforma Brunetta o la riforma Gelmini sono svolte epocali, consiglieremmo di sbilanciarsi sulla questione il primo aprile, anziché il primo gennaio.
A ltro invece si può dire su chi, per mandato, avrebbe da tempo dovuto offrire un’alternativa allo stato di cose esistente. Perché gli sfasci del berlusconismo non possono eclissare quelli dell’opposizione. E, del resto, vanno di pari passo da lungo tempo. Perché, a differenza di Polito, non ho mai creduto alla funzione maieutica del Cavaliere sulla sinistra. Anzi, credo esattamente al contrario. Berlusconi non è un virus che poteva trasformarsi in vaccino. È un virus che ha scatenato un’epidemia. Gli è riuscito di plasmarsi giorno dopo giorno un avversario sempre più contagiato dai propri vizi, come testimoniano - solo per stare agli ultimi tempi - le fiammate di plebiscitarismo veltroniano, di cesarismo vendoliano, di populismo dipietrista. Non suoni come un’attenuante, o come un modo di scaricare sul presidente del Consiglio persino le colpe dei suoi avversari: è casomai il segno di una doppia sconfitta e di una doppia responsabilità di chi in questi anni avrebbe dovuto e potuto fronteggiarlo. Il ventennio berlusconiano ha sempre favorito il ristagno, quando non la proliferazione, dei peggiori tic della sinistra e ne ha accelerato una penosa mutazione antropologica, che il Riformista non ha mai smesso di contrastare e continuerà a contrastare in futuro.
La questione giudiziaria - continuamente foraggiata dall’agenda del Cavaliere - è il terreno sul quale questa mutazione ha raggiunto il punto di non ritorno. Oggi un tribuno destrorso come Antonio Di Pietro appare a una parte rilevante dell’elettorato d’opposizione una soluzione di voto attraente. L’acclamato Luigi De Magistris può sostenere senza nemmeno pagare il pegno del ridicolo che i suoi idoli di gioventù erano Enrico Berlinguer e Giorgio Almirante. Marco Travaglio è di gran lunga l’opinionista più credibile agli occhi delle nuove generazioni anti-governative (e può impancarsi quotidianamente a maestro di giornalismo, salvo intervistare da posizione supina l’amico Di Pietro in difficoltà dopo l’ennesima transumanza dall’Italia dei valori al centrodestra). Gioacchino Genchi - un esperto di dossieraggio estremo che non avrebbe sfigurato sulla copertina di un vecchio numero dell’Espresso scalfariano - può diventare una star della pubblicistica progressista. Decine di migliaia di ragazzi e ragazze credono che garantismo sia sinonimo di innocentismo o, peggio, di insabbiamento. Se tutto questo è realtà - e lo è purtroppo - evidentemente il danno ormai è fatto. Perché quando un terzo dell’elettorato di centrosinistra approda a questi lidi, è difficile raccontarsi di poter costruire su queste premesse una coalizione di governo degna di questo nome.
Di Pietro e i suoi sodali si sentono accusare spesso di essere «la polizza vita» di Berlusconi. Ma è vero pure il reciproco. Berlusconi è la polizza dei Di Pietro. La loro è una politica a tariffa you and me: Silvio e Tonino, Grillo e Gasparri, Ghedini e Barbato, e via accoppiando. Negli anni questa compagnia ha progressivamente imposto la lotta con la clava a tutto il resto della compagnia. E, naturalmente, la colpa è in primo luogo di chi, nella politica come nel giornalismo, se l’è fatta imporre, senza mai trovare la formula giusta per non farsi stritolare da questa tenaglia e cercando quasi sempre di sfuggire con espedienti di giornata.
In questo senso la vicenda Mirafiori è esemplare. Il dramma di un partito con le dimensioni e le ambizioni del Partito democratico non è la presenza di posizioni diverse al proprio interno. Questo è fisiologico. Il dramma è scegliere di non scegliere. E sparire. Stretto tra il giubilo di un governo accondiscendente con la Fiat e gli strepiti anti-Marchionne, il Partito democratico ha creduto di poter mascherare le proprie divisioni interne posizionandosi su una arzigogolata mediana (bene l’investimento, male la parte sui diritti), dove gli aggettivi «accettabile» e «inaccettabile» ricorrono con pari frequenza e spesso sulle medesime bocche. Risultato: metà dell’opinione pubblica non ha capito bene quale sia la linea del Pd, l’altra metà ha capito che una linea non c’è. A contendersi la scena sono restano così solo i professionisti della più rozza propaganda: ministri che parlano della Fiom come delle Brigate rosse, Vendola che a Marchionne dà di schiavista, Di Pietro che gli dà di fascista. Se il Partito democratico ritiene che l’accordo lede «i diritti della democrazia» - come hanno sostenuto, non a torto, numerosi e autorevoli suoi esponenti - avrebbe dovuto dire no, senza per questo mischiarsi alle brutali campagne dei “clavisti”. Questa è la terra di mezzo possibile, non il «ma anche», il balbettio, lo zig zag. Perché quando si deplora la lotta con la clava, non è per suggerire compromessi al ribasso e indecisionismo.
La politica è e sarà sempre conflitto. Ma, per aspro che sia, conflitto d’idee. Questo giornale non ha mai avuto paura delle idee. Di ospitarle, esplorarle, contaminarle, smontarle e ricostruirle. Vogliamo rimanere sempre una tribuna aperta, mai schiacciati né su una fazione né su un partito, tantomeno sui luoghi comuni. Per questo non ci fanno paura neanche le notizie - che sempre più, a destra e a manca, si addomesticano a seconda dei propri interessi di consorteria - avendo peraltro una squadra di giornalisti che sa come trovarle e come usarle. Continuate a seguirci. Del Riformista ci sarà bisogno.
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