Riforma professione forense: si va avanti!!!

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blasca
00mercoledì 19 novembre 2008 11:54
Cari giuristi a quanto pare si ha intenzione di accellerare i tempi su questa brutta riforma: che per noi sarebbe la fine!!!

copio e incollo l'articolo di studenti.it
Riforma della professione forense: l'UGAI lancia una campagna di protesta
Il Consiglio Nazionale Forense ha provveduto a realizzare una riforma dell'accesso alla professione forense che dovrebbe essere approvata entro dicembre. La riforma limiterebbe ulteriormente l'accesso dei giovani alla professione e per contrastarla l'UGAI ha lanciato una campagna di protesta


Nei giorni scorsi il Ministro Alfano ha confermato ciò che era stato annunciato in anteprima circa un mese fa, ovvero che la riforma della professione forense sarà quella presentata al Guardasigilli dal Consiglio Nazionale Forense

Dalle parole del Presidente dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura in occasione del cosiddetto Congresso Nazionale Forense della settimana scorsa si legge che "Ci fa particolare piacere, infine, che il Guardasigilli abbia confermato che la riforma della professione forense sarà l'autoriforma voluta dall'avvocatura e sarà separata da quella delle altre professioni....". Il Ministro si è dichiarato quindi pronto a presentare in Parlamento il disegno di legge riguardante la riforma voluta dall'avvocatura.

COSA PREVEDE LA RIFORMA

Analizzando cosa prevede la stesura della proposta del C.N.F. si nota che, per quanto riguarda l'accesso alla professione forense, è sensibilmente ancora più rigida della precedente prevedendo:

- l' impossibilità all'abilitazione per chi non passa i test d'ingresso e chi non possa frequentare le scuole solo forensi a pagamento e per non meno di 250 ore annue - art . 41 e art 42 Riforma (Ai fini dell’iscrizione nel registro dei praticanti è necessario il superamento di un test di ingresso, da svolgersi periodicamente con modalità informatiche presso la sede dei Consigli degli Ordini Distrettuali" e "Il tirocinio, oltre che nella pratica svolta presso uno studio professionale, consiste altresì nella frequenza obbligatoria e con profitto, per un periodo non inferiore a ventiquattro mesi di corsi di formazione a contenuto professionalizzante tenuti esclusivamente da ordini e associazioni forensi" e "c) la durata minima dei corsi di formazione, prevedendo un carico didattico non inferiore a duecentocinquanta ore per l’intero biennio; d) le modalità e le condizioni per la frequenza dei corsi di formazione da parte del praticante avvocato nonché quelle per le verifiche intermedie e finale del profitto, che dovranno essere affidate ad una commissione composta da avvocati, magistrati e docenti universitari, in modo da garantire omogeneità di giudizio su tutto il territorio nazionale)" .
Ad oggi non esiste alcuna barriera per concludere proficuamente la pratica forense essendo solo necessario frequentare uno studio professionale ( senza spese o esami di sorta)

- esami previa preselezione e solo con codici NON commentati Art. 44 (Disposizioni generali) 1. L’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato può essere sostenuto soltanto dal praticante avvocato che abbia effettuato il tirocinio professionale, che non abbia compiuto cinquanta anni alla data di scadenza del termine previsto per la presentazione della domanda di partecipazione e che abbia superato la prova di preselezione informatica di cui all’articolo 45..." e art 46 ". La prova scritta si svolge col solo ausilio dei testi di legge senza commenti e citazioni giurisprudenziali"
Ad oggi non esiste alcuna barriera per arrivare all'esame professionale ed è possibile utilizzare in sede di esami gli indispensabili codici commentati con le sentenze giurisprudenziali

- cancellazione di fatto del patrocinio legale "autonomo" (si potrà solamente sostituire il titolare di studio nelle sua cause) (art 41 Riforma) "Nel periodo di svolgimento del tirocinio il praticante avvocato, decorso un anno dall’iscrizione nel registro dei praticanti, può esercitare attività professionale solo in sostituzione dell’avvocato presso il quale svolge la pratica e comunque sotto il controllo e la responsabilità dello stesso, in ambito civile di fronte al Tribunale e ai giudici di pace, e in ambito penale, nei procedimenti che in base alle norme vigenti anteriormente alla legge 16 luglio 1997, n. 254 rientravano nella competenza del Pretore"
Ad oggi dopo un anno è possibile avere il patrocinio legale che dà la possibilità di guadagnare autonomamente con cause proprie in attesa di superare l'esame professionale

- obbligo di presentare agli orali ordinamento e deontologia forensi e le materie più difficili (oggi solo facoltative) come diritto civile, diritto penale, diritto processuale civile, diritto processuale penale più due altre materie facoltative (art 46 Riforma "........ in una prova orale in forma di discussione con la commissione esaminatrice, durante la quale il candidato dovrà illustrare la prova scritta, e dimostrare la conoscenza delle seguenti materie: ordinamento e deontologia forensi, diritto civile, diritto penale, diritto processuale civile, diritto processuale penale; oltre ad altre due materie, scelte preventivamente dal candidato, tra le seguenti: diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto commerciale, diritto comunitario ed internazionale privato, diritto tributario")
Ad oggi è possibile presentare solo materie molto semplici come diritto ecclesiastico , internazionale privato, diritto comunitario etc

- non si potrà sostenere l'esame dopo più di 3 bocciature(Art 43 Riforma) "Il Consiglio dell’ordine presso il quale è compiuto il biennio di tirocinio rilascia il relativo certificato che consente di partecipare alla prova di preselezione informatica per l’ammissione all’esame di Stato per le tre sessioni immediatamente successive, salvo il diritto di ripetere il biennio di tirocinio al fine del conseguimento di un nuovo certificato di compiuta pratica"
Ad oggi non esiste alcun limite

- non potrà sostenere l'esame chi ha 50 anni
Ad oggi non esiste alcun limite

La disciplina transitoria, qualora fosse realizzata, esenterà solo chi ha concluso la pratica forense al momento dell'entrata in vigore della legge e solo ed esclusivamente per quanto riguarda l'obbligo di seguire le scuole forensi. Tutte le altre disposizioni invece prescinderanno dalla disciplina transitoria e saranno valide per tutti.

LA CAMPAGNA DI PROTESTA DELL'UGAI

Per fronteggiare quanto sopra Gaetano Romano, presidente UGAI -Unione Giovani Avvocati Italiani- ha lanciato una campagna di protesta. Chi volesse aderire può inviare e far inviare un messaggio ai seguenti numeri di fax 06.67793543 o 06.68897951 e/o alla mail alberticasellati_m@posta.senato.it con avviso di priorità ed inserendo il seguente oggetto e contenuto:

Oggetto: Uniti contro riforma avvocatura

Alla C.A. Ill.mo Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi
Preg.mo Ministro della Giustizia On. Angelino Alfano
Preg.mo Sott. Alberti Casellati

Contenuto: Con la presente mail (o con il presente fax) mi dichiaro contrario-a a qualunque riforma dell'avvocatura

Distinti Saluti

.....nome e cognome.......


[SM=x43614] [SM=x43614] [SM=x43614]






_EvaLuna_
00mercoledì 19 novembre 2008 11:57
Io non sostengo scuole professionali a pagamento per l'abilitazione, ma per il resto sono d'accordo.
C'è bisogno di selezione, per quanto vogliate dimenticarlo, c'è una quantità inconcebile di "asini del diritto" in giro.
Ovviamente, purchè la selezione sia meritocratica
leverkuhn83
00mercoledì 19 novembre 2008 12:11
dove è la bozza?
Metalsoul
00mercoledì 19 novembre 2008 14:20
Re:
_EvaLuna_, 19/11/2008 11.57:

Io non sostengo scuole professionali a pagamento per l'abilitazione, ma per il resto sono d'accordo.
C'è bisogno di selezione, per quanto vogliate dimenticarlo, c'è una quantità inconcebile di "asini del diritto" in giro.
Ovviamente, purchè la selezione sia meritocratica




Quello è il problema..Secondo me punti come 1)scuole professionali obbligatorie 2)limite delle 3 bocciature e perchè no dell'età sono cose inutili..e forse favoriscono gli "infliltrati".Oltre al fatto che sono limiti che intervengono dopo un percorso di studio completo (laurea)..cioè se vieni limitato per le 3 bocciature..cosa te ne fai della laurea e dei sacrifici/anni di studio? [SM=x43800]
_EvaLuna_
00mercoledì 19 novembre 2008 14:24
Re: Re:
Metalsoul, 19/11/2008 14.20:




Quello è il problema..Secondo me punti come 1)scuole professionali obbligatorie 2)limite delle 3 bocciature e perchè no dell'età sono cose inutili..e forse favoriscono gli "infliltrati".Oltre al fatto che sono limiti che intervengono dopo un percorso di studio completo (laurea)..cioè se vieni limitato per le 3 bocciature..cosa te ne fai della laurea e dei sacrifici/anni di studio? [SM=x43800]




APPUNTO.. quindi selezionerei già da prima
jonas85
00mercoledì 19 novembre 2008 14:48
Re: Re:
Metalsoul, 19/11/2008 14.20:




Quello è il problema..Secondo me punti come 1)scuole professionali obbligatorie 2)limite delle 3 bocciature e perchè no dell'età sono cose inutili..e forse favoriscono gli "infliltrati".Oltre al fatto che sono limiti che intervengono dopo un percorso di studio completo (laurea)..cioè se vieni limitato per le 3 bocciature..cosa te ne fai della laurea e dei sacrifici/anni di studio? [SM=x43800]




in realta' nn è un limite vero e proprio...nel senso ke se si viene bocciati x 3 volte si è costretti a ripetere il biennio di tirocinio...cosa ke secondo me è abbastanza logica,in quanto nn si ha una preparazione adeguata

per il resto concordo cn te....soprattutto sulle scuole professionali obbligatorie


Metalsoul
00mercoledì 19 novembre 2008 14:57
Re: Re: Re:
jonas85, 19/11/2008 14.48:




in realta' nn è un limite vero e proprio...nel senso ke se si viene bocciati x 3 volte si è costretti a ripetere il biennio di tirocinio...cosa ke secondo me è abbastanza logica,in quanto nn si ha una preparazione adeguata

per il resto concordo cn te....soprattutto sulle scuole professionali obbligatorie






Quindi ulteriore perdita di tempo..tu credi che uno matematicamente se non passa non è preparato?Dal momento che per noi l'esame non è una pura formalità..ho delle paure.. [SM=x43806]
triktrake
00mercoledì 19 novembre 2008 15:23
Re: Re: Re:
jonas85, 19/11/2008 14.48:




in realta' nn è un limite vero e proprio...nel senso ke se si viene bocciati x 3 volte si è costretti a ripetere il biennio di tirocinio...cosa ke secondo me è abbastanza logica,in quanto nn si ha una preparazione adeguata
per il resto concordo cn te....soprattutto sulle scuole professionali obbligatorie






nn la ritengo na cosa tanto logica.
sappiamo tutti l'aleatoreità del superamento dell'Esame di abilitazione,che è molto fattore c il più delle volte e nn meritocrazia.
.pisicchio.
00mercoledì 19 novembre 2008 15:30
Re:
_EvaLuna_, 19/11/2008 11.57:

Io non sostengo scuole professionali a pagamento per l'abilitazione, ma per il resto sono d'accordo.
C'è bisogno di selezione, per quanto vogliate dimenticarlo, c'è una quantità inconcebile di "asini del diritto" in giro.
Ovviamente, purchè la selezione sia meritocratica




Condivido in buona parte.

Le scuole rischiano di creare un'altra inutile burocrazia...ma almeno si introducono dei paletti...e molte meno persone faranno l'esame a tempo perso.

Purtroppo molti sono studenti e non hanno idea della sacca di disoccupazione/proletariato formatasi negli ultimi anni all'interno dell'avvocatura.

Per migliorare la condizione del praticante prima e dell'avvocato poi c'è bisogno di filtri...non c'è nulla da fare.

L'ideale, poi, sarebbe introdurre dei filtri anche prima dell'università...con tutti i rischi che ne conseguono (v. imbrogli...).
Metalsoul
00mercoledì 19 novembre 2008 15:45
Re: Re: Re: Re:
triktrake, 19/11/2008 15.23:




nn la ritengo na cosa tanto logica.
sappiamo tutti l'aleatoreità del superamento dell'Esame di abilitazione,che è molto fattore c il più delle volte e nn meritocrazia.




Infatti,quello che avevo detto anche io [SM=x43799]
_EvaLuna_
00mercoledì 19 novembre 2008 15:53
Re: Re:
.pisicchio., 19/11/2008 15.30:




Condivido in buona parte.

Le scuole rischiano di creare un'altra inutile burocrazia...ma almeno si introducono dei paletti...e molte meno persone faranno l'esame a tempo perso.

Purtroppo molti sono studenti e non hanno idea della sacca di disoccupazione/proletariato formatasi negli ultimi anni all'interno dell'avvocatura.

Per migliorare la condizione del praticante prima e dell'avvocato poi c'è bisogno di filtri...non c'è nulla da fare.

L'ideale, poi, sarebbe introdurre dei filtri anche prima dell'università...con tutti i rischi che ne conseguono (v. imbrogli...).




[SM=x43799]


lorepc
00mercoledì 19 novembre 2008 16:06
Immaginate un contenitore grande... di più... di più.... non è abbastanza capiente per contenere le cretinate che ho letto....

La riforma ci vuole, siamo daccordo. Ma così è ridicola. Già noi siamo i coglioni di turno che devono fare un tirocinio di due anni regolamentato ma non retribuito (a discapito di altri liberi professionisti, vedi ingegneri, architetti, ecc); chi ha la sfiga di sostenere l'esame a Napoli sa che le possibilità che il suo elaboraot venga 'aperto' sono pari all'estrazione di un terno secco sulla ruota Nazionale di domani sera; siamo talmente sfigati che una volta bocciati dobbiamo attendere un altro anno per lo scritto... E come se non bastasse dobbiamo risostenerlo automaticamente l'anno dopo perchè, sistematicamente, i risultati del precedente concorso non sono ancora disponibili; il codice commentato ti serve, perchè è umanamente impossibile che in due anni di pratica -per quanto seria e assidua- un praticante sia in grado di svolgere un compito perfetto (coi codici commentati e non ci riesci)!
Un povero coglione, dopo 5-7 anni di università deve pagarsi anche un corso biennale -a numero chiuso- e rischiare un esame per tre volte??? Ma è normale secondo voi? Ragioniamo coi numeri. Esci a 24 anni dall'università (e sei un genio!) dopo aver sborsato grosso modo dai 5 ai 7 mila euro; fai il corso (paghi, ancora) e frattempo spegni la 26esima candelina. Tenti l'esame, va male: 27 anni e ancora disoccupato e senza na lira in tasca (perchè la riforma non ti consente di fare le praticucce che oggi ti fanno comprare almeno l'abbonamento per il pullman). Gli esempi potrebbero moltiplicarsi, ma è inutile continuare.
triktrake
00mercoledì 19 novembre 2008 16:20
brava e tutto cio' se esci a 24 anni!ma nella stragrande maggioranza nn si esce a 24 dall'uni,soprattutto da noi! [SM=x43619]
Metalsoul
00mercoledì 19 novembre 2008 16:24
Re:
lorepc, 19/11/2008 16.06:

Immaginate un contenitore grande... di più... di più.... non è abbastanza capiente per contenere le cretinate che ho letto....

La riforma ci vuole, siamo daccordo. Ma così è ridicola. Già noi siamo i coglioni di turno che devono fare un tirocinio di due anni regolamentato ma non retribuito (a discapito di altri liberi professionisti, vedi ingegneri, architetti, ecc); chi ha la sfiga di sostenere l'esame a Napoli sa che le possibilità che il suo elaboraot venga 'aperto' sono pari all'estrazione di un terno secco sulla ruota Nazionale di domani sera; siamo talmente sfigati che una volta bocciati dobbiamo attendere un altro anno per lo scritto... E come se non bastasse dobbiamo risostenerlo automaticamente l'anno dopo perchè, sistematicamente, i risultati del precedente concorso non sono ancora disponibili; il codice commentato ti serve, perchè è umanamente impossibile che in due anni di pratica -per quanto seria e assidua- un praticante sia in grado di svolgere un compito perfetto (coi codici commentati e non ci riesci)!
Un povero coglione, dopo 5-7 anni di università deve pagarsi anche un corso biennale -a numero chiuso- e rischiare un esame per tre volte??? Ma è normale secondo voi? Ragioniamo coi numeri. Esci a 24 anni dall'università (e sei un genio!) dopo aver sborsato grosso modo dai 5 ai 7 mila euro; fai il corso (paghi, ancora) e frattempo spegni la 26esima candelina. Tenti l'esame, va male: 27 anni e ancora disoccupato e senza na lira in tasca (perchè la riforma non ti consente di fare le praticucce che oggi ti fanno comprare almeno l'abbonamento per il pullman). Gli esempi potrebbero moltiplicarsi, ma è inutile continuare.




Che dire sono d'accordo con tutto quello che hai scritto..Credo sia una questione che riunisca un po tutti sul forum..Forse per una volta possiamo essere tutti d'accordo..non c'è politica che tenga qui..Qualsiasi ideale che parte "dal basso" è ragionevole.. [SM=x43799]
_EvaLuna_
00mercoledì 19 novembre 2008 16:56
Re:
lorepc, 19/11/2008 16.06:

Immaginate un contenitore grande... di più... di più.... non è abbastanza capiente per contenere le cretinate che ho letto....

La riforma ci vuole, siamo daccordo. Ma così è ridicola. Già noi siamo i coglioni di turno che devono fare un tirocinio di due anni regolamentato ma non retribuito (a discapito di altri liberi professionisti, vedi ingegneri, architetti, ecc); chi ha la sfiga di sostenere l'esame a Napoli sa che le possibilità che il suo elaboraot venga 'aperto' sono pari all'estrazione di un terno secco sulla ruota Nazionale di domani sera; siamo talmente sfigati che una volta bocciati dobbiamo attendere un altro anno per lo scritto... E come se non bastasse dobbiamo risostenerlo automaticamente l'anno dopo perchè, sistematicamente, i risultati del precedente concorso non sono ancora disponibili; il codice commentato ti serve, perchè è umanamente impossibile che in due anni di pratica -per quanto seria e assidua- un praticante sia in grado di svolgere un compito perfetto (coi codici commentati e non ci riesci)!
Un povero coglione, dopo 5-7 anni di università deve pagarsi anche un corso biennale -a numero chiuso- e rischiare un esame per tre volte??? Ma è normale secondo voi? Ragioniamo coi numeri. Esci a 24 anni dall'università (e sei un genio!) dopo aver sborsato grosso modo dai 5 ai 7 mila euro; fai il corso (paghi, ancora) e frattempo spegni la 26esima candelina. Tenti l'esame, va male: 27 anni e ancora disoccupato e senza na lira in tasca (perchè la riforma non ti consente di fare le praticucce che oggi ti fanno comprare almeno l'abbonamento per il pullman). Gli esempi potrebbero moltiplicarsi, ma è inutile continuare.



Ma chi è che non sostiene questo?
Sappiamo benissimo quanto oscena sia l'organizzazione dell'esame di avvocato. Infatti credo che la riforma debba incidere "a monte".
Ma al contempo io sono assolutamente concorde con un irrigidimento della valutazione. E' inconcepibile che esista quantità immonda di avvocati che non sa scrivere o parlare correttamente.E ce ne sono [SM=x43665]
Adri84
00mercoledì 19 novembre 2008 17:01
Re: Re:
_EvaLuna_, 19/11/2008 16.56:



Ma chi è che non sostiene questo?
Sappiamo benissimo quanto oscena sia l'organizzazione dell'esame di avvocato. Infatti credo che la riforma debba incidere "a monte".
Ma al contempo io sono assolutamente concorde con un irrigidimento della valutazione. E' inconcepibile che esista quantità immonda di avvocati che non sa scrivere o parlare correttamente.E ce ne sono [SM=x43665]




il punto è che sono proprio questi che premono per la riforma,perchè così non vedono minacciato il loro "ruolo",la posizione acquisita,limitando la concorrenza
quelli che ci sono ormai sono lì e non li smuove nessuno,una riforma così strutturata taglia fuori solo coloro che non possono permettersi il pagamento della scuola,non certo magari il figlio di papà ignorante che come è andato avanti all'università andrà avanti anche così
lorepc
00mercoledì 19 novembre 2008 17:02
Re: Re:
_EvaLuna_, 19/11/2008 16.56:



Ma chi è che non sostiene questo?
Sappiamo benissimo quanto oscena sia l'organizzazione dell'esame di avvocato. Infatti credo che la riforma debba incidere "a monte".
Ma al contempo io sono assolutamente concorde con un irrigidimento della valutazione. E' inconcepibile che esista quantità immonda di avvocati che non sa scrivere o parlare correttamente.E ce ne sono [SM=x43665]




Guarda io stento a capirti... L'innumerevole cifra d'avvocati -di cui parli- è figlia del 'clientelismo' che fino a circa cinque anni fa l'ha fatta da padrona...
Se ricordi bene, prima i concorsi venivano orchestrati direttamente da commissioni partenopee... Il resto è d'intuitiva evidenza...
Ma se ti riferisci al presente, o ad un passato recente (quando i compiti hanno iniziato a corregerli commissioni esterne) non puoi dirmi che c'è ogni anno una quantità immonda di avvocati (a men che non consireri il 33 per cento che quest'anno ha superato gli scritti cifra immonda).
Vuoi modificare a monte? Mi sta bene... Metti il numero chiuso a giurisprudenza... Ma non la scuola di specializzazione! E i limiti dell'attuale progetto di riforma...
_EvaLuna_
00mercoledì 19 novembre 2008 17:11
Re: Re: Re:
lorepc, 19/11/2008 17.02:




Guarda io stento a capirti... L'innumerevole cifra d'avvocati -di cui parli- è figlia del 'clientelismo' che fino a circa cinque anni fa l'ha fatta da padrona...
Se ricordi bene, prima i concorsi venivano orchestrati direttamente da commissioni partenopee... Il resto è d'intuitiva evidenza...
Ma se ti riferisci al presente, o ad un passato recente (quando i compiti hanno iniziato a corregerli commissioni esterne) non puoi dirmi che c'è ogni anno una quantità immonda di avvocati (a men che non consireri il 33 per cento che quest'anno ha superato gli scritti cifra immonda).
Vuoi modificare a monte? Mi sta bene... Metti il numero chiuso a giurisprudenza... Ma non la scuola di specializzazione! E i limiti dell'attuale progetto di riforma...




che avevo scritto io???
che ero contraria alla scuola di specializzazione , soprattutto a pagamento. e non solo a questo.
Ma poi, dove posso trovare la bozza?
(s@lvio)
00mercoledì 19 novembre 2008 17:14
L'avvocatura necessità di una riforma sistematica,ma quella che ci vogliano propinare mi sembra sic et simpliciter un tentativo di chiusura di una professione a soggetti che non hanno le risorse per far fronte alle mille peripezie previste dalla proposta di riforma stessa.
In Europa,si inCita alla liberalizzazione delle professioni,mentre in Italia vi è un notevole restringimento in tal senso.
Tuttavia tale restringimento riguarda solo i laureati in Giurisprudenza,visto che i laureati in odontoiatria e ingegneria diventano rispettivamente dentisti e ingegneri con il superamneto di un test,se non sbaglio scritto.
ALL'avvocatura devono avere accesso i migliori,non i più ricchi e raccomandati.Il criterio che può innalzare il livello dell'avvocatura è la MERITOCRAZIA.
leverkuhn83
00mercoledì 19 novembre 2008 17:17
Re:
(s@lvio), 19/11/2008 17.14:

L'avvocatura necessità di una riforma sistematica,ma quella che ci vogliano propinare mi sembra sic et simpliciter un tentativo di chiusura di una professione a soggetti che non hanno le risorse per far fronte alle mille peripezie previste dalla proposta di riforma stessa.
In Europa,si inCita alla liberalizzazione delle professioni,mentre in Italia vi è un notevole restringimento in tal senso.
Tuttavia tale restringimento riguarda solo i laureati in Giurisprudenza,visto che i laureati in odontoiatria e ingegneria diventano rispettivamente dentisti e ingegneri con il superamneto di un test,se non sbaglio scritto.
ALL'avvocatura devono avere accesso i migliori,non i più ricchi e raccomandati.Il criterio che può innalzare il livello dell'avvocatura è la MERITOCRAZIA.





penso che su questo siamo quasi tutti d'accordo

il problema è il COME tradurre in termini di regolamentazione dell'accesso alla professione quest principio meritocratico
_EvaLuna_
00mercoledì 19 novembre 2008 17:18
Re: Re:
leverkuhn83, 19/11/2008 17.17:





penso che su questo siamo quasi tutti d'accordo

il problema è il COME tradurre in termini di regolamentazione dell'accesso alla professione quest principio meritocratico


[SM=x43799]
principio che sembra utopico oramai..
Adri84
00mercoledì 19 novembre 2008 17:24
beh un primo passo sarebbe auspicare una correzione "seria" degli elaborati,con criteri uniformi per tutte le commissioni...
senza dimenticare che cmq stiamo parlando di una "abilitazione",non di un concorso a seguito del quale vieni assunto e stipendiato...
triktrake
00mercoledì 19 novembre 2008 17:24
io penso ke la cosa più giusta ia sbarrare a monte ragà!quiz,ma veri quiz,prima dell'inizio dell'anno accademico per filtrare gli iscritti,le matricole.poikè solo una minima percentuale arriverà alla fine e una ancor minima ci arriverà perkè effetivamente vuol fare diritto.si comincerebbe gia un primo filtraggio....poi cosa si potrebbe fare......
(s@lvio)
00mercoledì 19 novembre 2008 17:24
Io un idea ce l'avrei:
1)ridurre il praticantato a 1 anno e nello stesso tempo,imponendo al praticante di fare non 20 udienze,ma almeno 5 udienze al mese.
2)scritto e orale entro lo stesso anno improntato più alla pratica e meno alla teoria.
3)commissioni di esame miste(professori,avvocati,magistrati) e sorteggiate dal ministero della giustizia.
4)Prevederei 3 prove scritte e una prova orale trasversale,ossia che riguardi le branche del diritto più rilevanti,tenendo conto sempre dell'aspetto pratico.
triktrake
00mercoledì 19 novembre 2008 17:26
la nuova norma dei m massimo tre tentativi è assurda però...posso capire per fare il notaio....
_EvaLuna_
00mercoledì 19 novembre 2008 17:33
Re:
triktrake, 19/11/2008 17.26:

la nuova norma dei m massimo tre tentativi è assurda però...posso capire per fare il notaio....




è assurda se si considerano i tempi di correzione e la modalità della stessa
Massimo Volume
00mercoledì 19 novembre 2008 17:37
Re:
triktrake, 19/11/2008 17.24:

io penso ke la cosa più giusta ia sbarrare a monte ragà!quiz,ma veri quiz,prima dell'inizio dell'anno accademico per filtrare gli iscritti,le matricole.poikè solo una minima percentuale arriverà alla fine e una ancor minima ci arriverà perkè effetivamente vuol fare diritto.si comincerebbe gia un primo filtraggio....poi cosa si potrebbe fare......




Concordo, ma non bloccherei "all'entrata" -come ad es. a medicina- mediante test d'ingresso (troppo arbitrari a mio avviso) ma "in itinere", ossia durante il percorso di studi, mettendo un tot di esami da superare necessariamente in un determinato numero di anni.
_EvaLuna_
00mercoledì 19 novembre 2008 17:39
Re: Re:
Massimo Volume, 19/11/2008 17.37:




Concordo, ma non bloccherei "all'entrata" -come ad es. a medicina- mediante test d'ingresso (troppo arbitrari a mio avviso) ma "in itinere", ossia durante il percorso di studi, mettendo un tot di esami da superare necessariamente in un determinato numero di anni.




ANCHE io sono d'accordo su questo.
dongiovanni79
00mercoledì 19 novembre 2008 17:56
La bozza di legge prevede disposizioni transitorie in base alle quali "fino al quinto anno successivo all'entrata in vigore della presente legge l'abilitazione può essere conseguita anche superando l'esame al termine di un periodo di tirocinio di durata di due anni,senza avere frequentato le scuole forensi"

Ma perchè sempre tutto questo terrorismo psicologico nella nostra facoltà da parte di malinformati?

dongiovanni79
00mercoledì 19 novembre 2008 18:05
All'art. 54 non viene specificato che la norma esenta nei 5 anni solo chi ha già svolto il tirocinio...
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