Respinto il testo che introduceva l'aggravante di omofobia nei reati. Concia delusa, Carfagna si astiene.

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|Lyuba|
00martedì 26 luglio 2011 18:52
ALLA CAMERA . LA SCELTA DEL MINISTRO CARFAGNA: ASTENSIONE
La legge contro l'omofobia va ko
Sì alle pregiudiziali presentate da Udc-Lega-Pdl. L'ira della Concia: «Ha vinto il Parlamento dei violenti»

MILANO - La Camera ha approvato le pregiudiziali di costituzionalità sul testo della legge sull'omofobia presentate da Udc, Lega e Pdl. Le pregiudiziali sono passate con 293 sì, 250 no e 21 astenuti. Il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, si è astenuta mentre tutto il governo ha votato a favore. Contro le pregiudiziali hanno votato Pd, Idv e Fli e, in dissenso con il Pdl, Santo Versace, mentre si sono astenuti Claudio Scajola e altri 17 deputati del Pdl. In base al regolamento di Montecitorio, come ha spiegato il presidente Gianfranco Fini, una volta approvate le pregiudiziali, «la proposta di legge si intende respinta». Il testo mirava a introdurre l'aggravante di omofobia nei reati penali.
COMMENTI - «Se avessi potuto votare come un semplice deputato, avrei votato convintamente contro le pregiudiziali di costituzionalità», ha commentato Fini. Il voto è avvenuto a poco meno di due anni dalla prima bocciatura della legge. Nello scorso maggio la commissione Giustizia bocciò due tentativi di mediazione cui aveva lavorato la deputata del Pd Anna Paola Concia, la quale in aula ha detto che «la maggior parte del Parlamento oggi ha scelto di stare dalla parte dei violenti e non delle vittime delle violenze e delle discriminazioni». Secondo il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, questo voto «è una vergogna, una delle pagine più brutte e spero che non passi inosservata». Per Rocco Buttiglione (Udc), la norma bocciata avrebbe «sanzionato in maniera diversa rispetto allo stesso reato commesso contro un eterosessuale». Carolina Lussana (Lega Nord) ha affermato che il disegno di legge respinto offriva «una protezione privilegiata alla persona offesa in ragione del proprio orientamento sessuale e in particolare discrimina fra chi subisce forme di violenza». «Mi sono astenuta perché, pur non condividendo alcuni passaggi della proposta di legge presentata dal Pd, avrei preferito che si arrivasse alla discussione nel merito del provvedimento, per migliorarlo», ha spiegato Mara Carfagna. A titolo personale, Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, ha affermato che «la Camera ha perduto un'occasione per dare un contributo positivo al contrasto di ogni discriminazione a sfondo sessuale». Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl della Camera: «Consideriamo i gay cittadini uguali agli altri e proprio per questo contestiamo ogni trattamento giuridico specifico e differenziato». Per Nichi Vendola, leader di Sel e presidente della Regione Puglia, «ancora una volta questo Parlamento si mostra incapace di capire ciò che accade nella società e si chiude nel proprio cuore di tenebra».


Che ne pensate? [SM=x1457839]
Raffaele_23
00martedì 26 luglio 2011 19:14
Penso che sia una motivazione assurda per un pregiudiziale assurda. In primis, perchè l'esperienza di molti Paesi occidentali dovrebbe insegnarci che è molto difficile che in tema di diritti fondamentali ciò che sia incostituzionale in Italia possa non esserlo in altri Paesi. Inoltre,la temutissima reverse discrimination che si evoca in questi casi è a mio parere assurda, dato che la nostra Costituzione deve tutelare il pluralismo e le minoranze anche e soprattutto con azioni positive. Credo che sia l'ennesimo caso in cui la (mala)politica sopravanza le ragioni del Diritto, per tenere fede ad un elettorato clericale e pseudo-moderato. Discriminare vuol dire trattare diversamente situazioni uguali, ma anche trattare in maniera uguale situazioni diverse. In base alle teorie dell' on. Buttiglione perchè allora non ritenere incostituzionale anche l'aggravante al num. 10 dell'art. 61 c.p. ovvero quella del reato contro il pubblico ufficiale o il ministro di culto? Mentre invece questo stesso governo aveva ritenuto costituzionale l'aggravante di clandestinità, opportunamente dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale. Inoltre, per l'imputazione delle circostanze aggravanti è necessario che l'agente le abbia conosciute, o ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da colpa. Se vado a prendere a sprangate dei ragazzi che partecipano ad un Gay Pride chiamandoli finocchi è giusto che abbia una pena più elevata, o altrettanto se pesto a sangue delle donne nigeriane con l'appellativo di sporche negre, perchè necessito di una maggiore risocializzazione, rispetto a chi commette lo stesso reato senza l'aggravante.
(pollastro)
00martedì 26 luglio 2011 19:24
D'accordo con Raffaele. L'uguaglianza giuridica vale a parità di situazioni di fatto e qui si voleva introdurre una tipica reverse discrimination. Premesso che ogni violenza va spunita, la discriminazione odierna dei gay pure un fatto è. Penso vhe il problema sia complesso, il testo poteva forse essere ancora migliorato, ma respingerlo tout court per una assunta pregiudiziale di assunta incostituzionalità è odioso. Andavano semmai ampliate le categorie di soggetti ai quali applicare l'aggravante (donne, bambini, portatori di handicap, persone di altra lingua e/o etnia)
Raffaele_23
00martedì 26 luglio 2011 19:40
Tra l'altro prima ratifichiamo i trattati europei e poi ci inventiamo le pregiudiziali di incostituzionalità, mah. Questo Governo così sensibile alle discriminazioni aveva introdotto quella bella aggravante di clandestinità
Raffaele_23
00martedì 26 luglio 2011 19:45
Posso chiedere ai moderatori di modificare il titolo del topic? Perchè "reati penali" non si può proprio leggere
|Lyuba|
00martedì 26 luglio 2011 20:21
Re:
Raffaele_23, 26/07/2011 19.45:

Posso chiedere ai moderatori di modificare il titolo del topic? Perchè "reati penali" non si può proprio leggere




Pardon, ho fatto il copia/incolla senza attenzione. [SM=g1617904]
Paperino!
00mercoledì 27 luglio 2011 00:53
Re: Re:
|Lyuba|, 26/07/2011 20.21:




Pardon, ho fatto il copia/incolla senza attenzione. [SM=g1617904]




Non è un errore, tranquilla. I reati appartengono al diritto penale, quindi non hai scritto nessuna sciocchezza, al massimo è un pleonasmo.
.pisicchio.
00mercoledì 27 luglio 2011 11:59
Per Nichi Vendola, leader di Sel e presidente della Regione Puglia, «ancora una volta questo Parlamento si mostra incapace di capire ciò che accade nella società e si chiude nel proprio cuore di tenebra».


Un poeta.

Raffaele_23
00mercoledì 27 luglio 2011 13:12
Effettivamente, pur condividendo spesso quello che dice,Vendola a volte eccede un po' nelle tinte barocche...
Cmq reato penale, come testimonia il topic, è ormai in voga in TV, sui giornali, lo dice perfino qualche prof. universitario...
In realtà io l'ho notato perchè il prof. Moccia ce lo ripeteva praticamente in continuazione che non esistono i reati civili o amministrativi, solo per questo mi è balzato all'occhio!
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