Giubo
00venerdì 4 marzo 2005 22:13
La Svt disse: non siamo come Berlusconi
Si era proclamata come tv libera, "non come Berlusconi che ha vinto le elezioni controllando il 90% dell'emittenza italiana". Ma due settimane dopo, la Svt, la tv pubblica svedese, inciampa. Nel proprio sito web annuncia la morte del Papa con tanto di necrologio, tenendo in rete la falsa notizia per ben 5 ore. Le scuse d'obbligo forse saranno con un sottofondo di mandolini come il proprio spot pubblicitario.
L'incidente diplomatico è stato definito dalla portavoce Johanna Niemi un "malaugurato, malauguratissimo sbaglio". Ma la gaffe si è aggravata dalla lunga permanenza in rete dell'annuncio, prima che qualcuno si accorgesse dell'errore e provvedesse a togliere notizia e necrologio. "Il testo è stato immesso su Internet intorno alle 16, e vi è rimasto per circa cinque ore", ha precisato con voce mesta la portavoce televisiva.
Ma come è potuto succedere? Un giornalista della Svt stava lavorando al necrologio confezionato in anticipo, quello che in gergo si definisce un coccodrillo, da avere pronto subito nel caso in cui dovesse scomparire all'improvviso una personalità di particolare notorietà. Una prassi seguita da tutti i media che tengono in archivio biografie pronte per non trovarsi impreparati di fronte a un evento funesto.
Il redattore ha però inavvertitamente premuto un pulsante del proprio computer con cui ha inviato in rete il testo che doveva restare in archivio. E' così è apparsa la notizia: "Papa Giovanni Paolo II è morto", accompagnata da una fotografia dell'anziano Pontefice durante una passata udienza con i Reali di Svezia, Carlo XVI Gustavo e Silvia.
La Svt aveva ironizzato a metà febbraio sulla berlusconiana Italietta televisiva. In uno spot autopromozionale aveva voluto distinguersi come "tv libera", diversa da quella del Belpaese che, a suo dire, sarebbe asservita al suo premier e di bassa qualità, in un tripudio di ballerine in abiti succinti. Evidentemente, libera anche di non verificare le notizie."