Quali sono gli incipit dei libri...

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Pagine: [1], 2, 3, 4
Ifona84
00domenica 26 febbraio 2006 14:44
... che vi hanno colpito di più?

[SM=g27828]
LOLLY82
00domenica 26 febbraio 2006 14:48
c'era una volta [SM=g27820]:

no eh? [SM=g27828]

mha..nn zaprei [SM=x43667]

mo' vado a prendere tutti i libri ke ho letto e mi metto a sfogliare [SM=g27831] mi fai veni' curiosita' [SM=g27826] manacc [SM=x43607]
79viviana
00domenica 26 febbraio 2006 14:52
..... in principio era il verbo......

[SM=x43668]

no dai..... Ippolita esclamo soffermandosi : che sarà successo???

da il "trionfo della morte" di d'annunzio
mi colpì perchè pensai ca...dalla prima pagina già nun agg capit nient...jamm buon!!!!!!!

[SM=g27819]
Selkis
00domenica 26 febbraio 2006 15:08
Nn scherziamo, In principio era il Verbo è un GRANDE incipit!

Poi... Cent'anni di solitudine secondo me è uno dei più belli... e mi innamorai di quello di Eva Luna...
Ifona84
00domenica 26 febbraio 2006 16:11
Re:

Scritto da: Selkis 26/02/2006 15.08
Nn scherziamo, In principio era il Verbo è un GRANDE incipit!

Poi... Cent'anni di solitudine secondo me è uno dei più belli... e mi innamorai di quello di Eva Luna...



Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendia si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre l'aveva condotto a conoscere il ghiaccio [SM=x43666]

[Modificato da Ifona84 26/02/2006 16.13]

Ifona84
00domenica 26 febbraio 2006 16:13
ma anche:

Era una notte meravigliosa, una di quelle notti che forse esistono soltanto quando si è giovani, mio caro lettore
Ifona84
00domenica 26 febbraio 2006 16:16
Mi piace anche questo... [SM=x43605]

Lo studio era impregnato dell'intenso odore delle rose, e quando la leggera brezza estiva frusciava tra gli alberi del giardino, fluiva dal vano dell'entrata il greve odore del lillà o il più delicato profumo dell'eglantina

Angela se lo ricorderà sicuramente... [SM=x43666]
Selkis
00domenica 26 febbraio 2006 16:19
Il venticinque settembre milleduecentosessantaquattro, sul far del giorno, il Duca d'Auge salì in cima al torrione del suo castello per considerare un momentino la situazione storica. La trovò poco chiara. Resti del passato alla rinfusa si trascinavano ancora qua e là. Sulle rive del vicino rivo erano accampati un Unno o due; poco distante un Gallo, forse Edueno, immergeva audacemente i piedi nella fresca corrente. Si disegnavano all'orizzonte le sagome sfatte di qualche diritto Romano, gran Saraceno, vecchio Franco, ignoto Vandalo. I normanni bevevan calvados.

mitrokin1979
00domenica 26 febbraio 2006 16:20
...Barney le prendeva il culo mentre lei me lo succhiava....

Charles Bukowski, incipit di "senza calzini", Compagno di Sbronze












mitrokin1979
00domenica 26 febbraio 2006 16:21
Re:

Scritto da: Selkis 26/02/2006 16.19
Il venticinque settembre milleduecentosessantaquattro, sul far del giorno, il Duca d'Auge salì in cima al torrione del suo castello per considerare un momentino la situazione storica. La trovò poco chiara. Resti del passato alla rinfusa si trascinavano ancora qua e là. Sulle rive del vicino rivo erano accampati un Unno o due; poco distante un Gallo, forse Edueno, immergeva audacemente i piedi nella fresca corrente. Si disegnavano all'orizzonte le sagome sfatte di qualche diritto Romano, gran Saraceno, vecchio Franco, ignoto Vandalo. I normanni bevevan calvados.






i mitici Fleurs Blue di Queneau [SM=g27836]
Ifona84
00domenica 26 febbraio 2006 16:42
Mi piace anche questo...
Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino.
Rilassati. Raccogliti.
Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c'è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: "No, non voglio vedere la televisione!" Alza la voce, se no non ti sentono: "Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!" Forse non ti hanno sentito, con tutto quel chiasso; dillo più forte, grida: "Sto cominciando a leggere il nuovo romanzo di Italo Calvino!" O se non vuoi non dirlo; speriamo che ti lascino in pace.
Ifona84
00domenica 26 febbraio 2006 16:44
Qualcuno doveva aver diffamato Josef K., perché, senza che avesse fatto nulla di male, una mattina venne arrestato.
Umbertoschi
00domenica 26 febbraio 2006 17:41
Le mille luci di New York, di Jay McInerney


Tu non sei esattamente il tipo di persona che ci si aspetterebbe di vedere in un posto come questo a quest'ora del mattino. E invece eccoti qua, e non puoi certo dire che il terreno ti sia del tutto sconosciuto, anche se i particolari sono confusi. Il locale è lo Heartbreak oppure il Lizard Lounge. Tutto diventarebbe più chiaro se potessi fare un salto in bagno a sniffare una bella riga di Tiramisù Boliviano.
Umbertoschi
00domenica 26 febbraio 2006 17:42
Il giardino di cemento, di Ian McEwan


Non ho ucciso mio padre, ma certe volte mi sembra quasi di avergli dato una mano a morire.
Ifona84
00domenica 26 febbraio 2006 17:44
Re:

Scritto da: Umbertoschi 26/02/2006 17.41
Le mille luci di New York, di Jay McInerney


Tu non sei esattamente il tipo di persona che ci si aspetterebbe di vedere in un posto come questo a quest'ora del mattino. E invece eccoti qua, e non puoi certo dire che il terreno ti sia del tutto sconosciuto, anche se i particolari sono confusi. Il locale è lo Heartbreak oppure il Lizard Lounge. Tutto diventarebbe più chiaro se potessi fare un salto in bagno a sniffare una bella riga di Tiramisù Boliviano.



ua bellissimo... [SM=g27831]
Selkis
00domenica 26 febbraio 2006 17:51
Re: Re:

Scritto da: mitrokin1979 26/02/2006 16.21




i mitici Fleurs Blue di Queneau [SM=g27836]



[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]

per non parlare del finale

Uno strato di fango ricopriva ancora la terra, ma qua e là piccoli fiori blu stavano già sbocciando
Ifona84
00domenica 26 febbraio 2006 19:42
Ero stato catturato dalla Milizia fascista il 13 dicembre 1943. Avevo ventiquattro anni, poco senno, nessuna esperienza, e una decisa propensione, favorita dal regime di segregazione a cui da quattro anni le leggi razziali mi avevano ridotto, a vivere in un mio mondo scarsamente reale, popolato da civili fantasmi cartesiani, da sincere amicizie maschili e da amicizie femminili esangui. Coltivavo un moderato e astratto senso di ribellione.

Selkis
00domenica 26 febbraio 2006 19:46
Re:

Scritto da: Ifona84 26/02/2006 19.42
Ero stato catturato dalla Milizia fascista il 13 dicembre 1943. Avevo ventiquattro anni, poco senno, nessuna esperienza, e una decisa propensione, favorita dal regime di segregazione a cui da quattro anni le leggi razziali mi avevano ridotto, a vivere in un mio mondo scarsamente reale, popolato da civili fantasmi cartesiani, da sincere amicizie maschili e da amicizie femminili esangui. Coltivavo un moderato e astratto senso di ribellione.




se questo è un uomo?
[SM=g27818]

l'incipit vero e proprio di quel libro però secondo me è la poesia...
Helios81
00domenica 26 febbraio 2006 20:14


La coscienza di Zeno - Italo Svevo


Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s'intende, sa dove piazzare l'antipatia che il paziente mi dedica.


kispera
00domenica 26 febbraio 2006 20:28
Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa... e la vedeva. È una cosa difficile da capire. Voglio dire... Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi... Eppure c'era sempre uno, uno solo, uno che per primo... la vedeva. Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte... magari era lì che si stava aggiustando i pantaloni... alzava la testa un attimo, buttava un occhio verso il mare... e la vedeva. Allora si inchiodava, lì dov'era, gli partiva il cuore a mille, e, sempre, tutte le maledette volte, giuro, sempre, si girava verso di noi, verso la nave, verso tutti, e gridava (piano e lentamente): l'America. Poi rimaneva lì, immobile come se avesse dovuto entrare in una fotografia, con la faccia di uno che l'aveva fatta lui, l'America.
Helios81
00domenica 26 febbraio 2006 20:30
Re:

Scritto da: kispera 26/02/2006 20.28
Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa... e la vedeva. È una cosa difficile da capire. Voglio dire... Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi... Eppure c'era sempre uno, uno solo, uno che per primo... la vedeva. Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte... magari era lì che si stava aggiustando i pantaloni... alzava la testa un attimo, buttava un occhio verso il mare... e la vedeva. Allora si inchiodava, lì dov'era, gli partiva il cuore a mille, e, sempre, tutte le maledette volte, giuro, sempre, si girava verso di noi, verso la nave, verso tutti, e gridava (piano e lentamente): l'America. Poi rimaneva lì, immobile come se avesse dovuto entrare in una fotografia, con la faccia di uno che l'aveva fatta lui, l'America.



la leggenda del pianista sull'oceano [SM=g27818]
Wolfy84
00domenica 26 febbraio 2006 22:03
Re:

Scritto da: Ifona84 26/02/2006 16.44
Qualcuno doveva aver diffamato Josef K., perché, senza che avesse fatto nulla di male, una mattina venne arrestato.



Bellissimo, grande Kafka!

Vi siete dimenticati uno dei piu belli incipit del 900.....vi do un indizio....Combray...
Ifona84
00domenica 26 febbraio 2006 22:28
Re: Re:

Scritto da: Selkis 26/02/2006 19.46


se questo è un uomo?
[SM=g27818]

l'incipit vero e proprio di quel libro però secondo me è la poesia...



Bè dipende dai punti di vista... io la vedo comuqnue una cosa a parte se pur intimamante connessa. L' incipit propriamente è l' inizio di un racconto o meglio di un romanzo.
Ifona84
00domenica 26 febbraio 2006 23:04
tutto per Selkis
Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione...

[SM=x43666]

[Modificato da Ifona84 26/02/2006 23.05]

Wolfy84
00lunedì 27 febbraio 2006 19:31
Vabbè intervengo di peso...


A lungo mi sono coricato di buonora. Qualche volta, appena spenta la candela, gli occhi mi si chiudevano cosi in fretta che non avevo il tempo di dire a me stesso: "Mi addormento".

M.P.
mitrokin1979
00lunedì 27 febbraio 2006 20:48
Re: tutto per Selkis

Scritto da: Ifona84 26/02/2006 23.04
Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione...

[SM=x43666]

[Modificato da Ifona84 26/02/2006 23.05]





....Guida Galattica per Autostoppisti...mi pare
MetalHomer
00lunedì 27 febbraio 2006 21:09
1. In una caverna sotto terra viveva uno Hobbit. [SM=x43601]
2. Fu allora che vidi il Pendolo [SM=x43601] [SM=x43601] [SM=x43601]

[Modificato da MetalHomer 27/02/2006 21.11]

Zion
00martedì 28 febbraio 2006 11:01
Questo è bello
Io ero,quell'inverno,in preda ad astratti furori.
mitrokin1979
00martedì 28 febbraio 2006 11:40
nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ke la diritta via era smarrita [SM=g27830]
Selkis
00martedì 28 febbraio 2006 11:44
Re:

Scritto da: MetalHomer 27/02/2006 21.09
1. In una caverna sotto terra viveva uno Hobbit. [SM=x43601]
2. Fu allora che vidi il Pendolo [SM=x43601] [SM=x43601] [SM=x43601]

[Modificato da MetalHomer 27/02/2006 21.11]




1: No dai... troppo c'era una volta
2: oddio il pendolo di fucault... uno dei miei libri preferiti in assoluto [SM=g27836]

aggiungo

It was a pleasure to burn.
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