Re:
<<Forse sarà colpa delle letteratura russa, ma a me l'immagine di questa donna ricorda Sonja di Delitto e Castigo.
Non sono mai riuscito a considerare negativamente la prostituzione soprattutto quella dettata dalla necessità. Non riesco a dire nemmeno che sia squallido. Vendere la propria intimità per denaro è triste, semplicemente triste. Squallido è distruggere un'azienda florida per occultare denaro, rubare un miliardo di euro...
Questa donna ha fatto un gesto nobile, romantico, di grandissima umanità come il padre che si sacrifica al posto del figlio, come il soldato che salva dei bambini al prezzo della sua vita.>>
Sono pienamente d'accordo sulla nobiltà del sacrificio di lei e il discrimine che hai posto tra "squallido" e "triste" mi terrà piuttosto impegnata a rifletterci su.
<<Capisco il discorso di pupazza, ma si tratta di opzioni e di scelte. Non c'è un diverso ordine morale, ma semplicemente una scelta diversa. Elemosinare produce il reddito necessario per sostenere una famiglia? Siamo semplicemente fortunati a non saperlo, ad essere qui ad effettuare un consumo voluttuario come internet. Apprezzo, infatti, come pupazza abbia messo in discussione le sue stesse parole, segno di elasticità mentale necessaria per un argomento del genre>>
Condivido anche il fatto che non sia un problema di "ordine morale". Non penso assolutamente che l'ipotetica scelta che io suppongo farei o non farei mi renderebbe moralmente più integra della donna o dell'uomo in questione (ammesso che "l'integrità morale" esista, sia di questo mondo e qualcuno la possegga).
Considera anche che io ho scritto il mio post prettamente pensandomi nella posizione di lui e immaginando, dato che nell'articolo non se ne fa menzione, che non ci siano figli.
Se invece consideriamo una "famiglia", un nucleo composto da madre, padre e figlio, e se la risposta alla tua domanda ("Elemosinare produce il reddito necessario per sostenere una famiglia?") è "no",
bé, in quel caso tutto cambia.
Anche se non saprei dire precisamente in che modo.
Ci dovrei riflettere per produrre una risposta che sarebbe comunque parziale e relativa e la cui verità, anche solo per me che l'ho partorita, non potrebbe essere sostenuta al di fuori di un piano ipotetico. Come quella del post precedente del resto.
E quindi, sì, hai semplicemente ragione quando dici che siamo fortunati a non saperlo.
<<Mi domando, però, se a qualcuno interessi davvero quali sono i motivi socio-economici che spingono ad una scelta del genere.
Questo è il risultato di uno Stato che drena risorse anche a chi lavora onestamente. Non è la crisi economica, ma una storia SEMPRE attuale. Certo la crisi incide sui consumi, ma noi in crisi ci siamo sempre stati. A volte mi domando se questa ghigliottina possa far aprire gli occhi ai tanti paladini della tassazione bellissima.
Questi sono gli effetti collaterali.
Non condanno la prostituzione per scelta, come accade in chi decida di farne un'attività di lavoro per permettersi i più grandi lussi, ma condanno l'impossibilità di tassare un fenomeno di produzione del reddito solo per diffuso perbenismo e per pura ipocrisia (c'è ma non voglio vedere).>>
Per quanto mi riguarda non conosco una sola persona che non auspichi la legalizzazione dello scambio sesso-soldi fra adulti.
E io mi accodo al coro.
Per innumerevoli ragioni che non sto ad elencare.
<<Inoltre mi domando se nella foga della tassazione al 65% qualcuno di fronte ad una situazione del genere si ponga una domanda:
non è meglio una tassazione al 95% con la tessera per i buoni mensa come in URSS, piuttosto che un sistema in cui la maggior parte delle risorse prodotte vengono sottratte dallo Stato che, però, lascia ai suoi cittadini il compito di far fronte da soli alle loro esigenze?>>
Sulle domande di ordine economico glisso perché a riguardo sono una "capra, capra, capra".
Tutto quello che hai scritto mi sembra giusto e logico ma non posseggo gli strumenti per leggerlo criticamente.
Magari dopo di me ti risponde qualcun'altro con maggiori competenze in materia e allora mi sembrerà che abbia ragione lui.
Insomma, non sono in grado di apportare un contributo interessante alla discussione e, che è peggio, non sarei in grado di sostenerlo argomentando.
<<Non vorrei che una storia comune e priva di novità venga considerata una caso eccezionale. Non vorrei che ci si concentrasse sul caso specifico dimenticando quanti altri sono costretti allo stesso stile di vita e quanti invece si suicidano a causa di fallimenti mentre aspettano di riscuotere i loro crediti dallo Stato che intanto con Equitalia è venuto a pignorarti i beni capitali.>>
Sono infine d'accordo anche sulla "non-eccezionalità" di questa storia. Infatti considero irrilevante la sua veridicità o meno ai fini della discussione perché, quand'anche fosse inventata questa, ce ne saranno migliaia simili e\o peggiori documentate e non da un giornale e quindi non cambierebbe niente.
Prostituirsi, suicidarsi, impazzire.
Sono tutti epiloghi "tristi" allo stesso modo, secondo me.