Primo agosto 1926: nasce la SSCN.

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idina
00venerdì 1 agosto 2014 14:34
Il primo agosto è una data storica per i tifosi del Napoli: infatti, nel 1926 di quel giorno, viene fondata la squadra che ancora oggi fa sognare milioni di tifosi a Napoli e sparsi per il mondo: il Calcio Napoli. [SM=g2725160]

Da una piccola ricerca (fonte: wikipedia) si scopre che il calcio salì all'onore delle cronache napoletane dal 1896, anno in cui il Campo di Marte, all'epoca sede destinata alle corse dei cavalli nel capoluogo campano, fu teatro di una partita di calcio fra la squadra del Circolo Canottieri Italia, club di canottieri e velisti, ed una formazione mista degli altri circoli nautici cittadini. Tra il 1901 ed il 1903 venne fondata la prima compagine: l'aristocratica Open Air Foot Ball Club, istituita dal Marchese Michele Ruffo della Scaletta, da Alfonso Parise ed Alfredo Vittorio Reichlin, nonché dai fratelli Costa, Verusio, D'Andria e Panagia. Nello stesso periodo, inoltre, la polisportiva Virtus Partenopea partecipò ai tornei calcistici FGNI.

L'affermazione a livello popolare del football a Napoli risalì, invece, al 1904, quando ad opera dell'inglese James Poths, impiegato nella sede locale della Cunard Line, e dell'ingegnere napoletano Emilio Anatra, venne fondato (in principio come sezione calcio del Circolo Canottieri Italia)il Naples Foot-Ball & Cricket Club, la prima importante squadra calcistica cittadina, il quale, nel 1906, mutò il proprio nome in Naples Foot-Ball Club. La prima partita dei blucelesti venne giocata contro i marinai-giocatori della nave Arabik, che pochi giorni prima avevano battuto a Genova la blasonata squadra del Genoa per 3-0. Il Naples si impose per 3-2 con le reti di Mc Pherson, Scarfoglio e Chaudoir. Nel 1905 si costituirono la Società Sportiva Napoli dei fratelli Matacena; lo Sport Club Elios di Matteo Giovinetti con casacche a scacchi bianconeri; lo Sport Club Audace di Gustavo Romano, di Pepèn Cangiullo e dei fratelli De Giuli, con maglie biancoverdi, e la Juventus Sporting Club. Questi sodalizi, tuttavia, avevano un seguito limitato. Sempre nella prima decade del XX secolo si formarono la Robur, l'Ilva Bagnolese e l'Associazione Calcio Vomero.

Nei primi anni il Naples vinse alcune competizioni minori fra le quali la Coppa Lipton, conquistata battendo il Palermo per 2-1, la Coppa Salsi, conquistata sconfiggendo altre squadre campane,e la Coppa Noli da Costa.

Nel 1911 la componente italiana del Naples si distaccò da quella inglese dando vita all'Unione Sportiva Internazionale Napoli. L'anno successivo la F.I.G.C., in seguito all'approvazione del progetto Valvassori-Faroppa all'Assemblea Federale estiva, decise di ammettere per la prima volta al campionato di Prima Categoria (allora la massima serie) le squadre del centro-sud. Le due squadre partenopee si affrontarono in un acceso derby nella semifinale centro-sud. Il Naples ne uscì vincitore grazie a due vittorie per 2-1 e 3-2. Perse poi la finale centro-sud contro la Lazio. Nella stagione successiva l'Internazionale si prese la rivincita eliminando il Naples sempre nella semifinale centrosud, per disputare poi la finale centro-sud nella quale si affermò nuovamente la Lazio.



Nel 1919, dopo la sospensione dovuta alla guerra, il campionato riprese. Rispetto all'ultimo torneo disputato, aumentò notevolmente il numero delle squadre della Campania. Le squadre campane partecipanti al campionato passarono dalle due sole iscritte nel 1914-1915 (il Naples e l'Internazionale) ad un novero maggiore nel 1919-1920 (Puteolana, Bagnolese, Pro Napoli ecc.). Negli anni dal 1919 al 1922, caratterizzati dal dominio della Puteolana in ambito regionale (nel 1921-22 la squadra puteolana raggiunse addirittura la Finale di Lega Sud perdendola contro la Fortitudo di Roma), il Naples e l'Internazionale non brillarono particolarmente raggiungendo al massimo le semifinali interregionali. Nel 1919-20 fu l'Internazionale a qualificarsi alla fase interregionale, chiudendo il gironcino a tre con squadre laziali e toscane come fanalino di coda, mentre nel 1920-21 fu il Naples a compiere l'impresa di qualificarsi alle Semifinali, approfittando in tal caso della squalifica della Puteolana prima sul campo ma squalificata e tolta dalla classifica per il tesseramento irregolare di alcuni giocatori.

Nel 1922 le due compagini attuarono una nuova fusione, resa necessaria da esigenze di carattere finanziario, e diedero così vita al Foot-Ball Club Internazionale-Naples, meglio noto come FBC Internaples.

Nel frattempo, la Puteolana, finalista della Lega Sud nella stagione precedente, non si iscrisse al Campionato di Prima Divisione 1922-23, ma ciò non bastò all'Internaples per riconquistare il dominio regionale, venendo in quei anni il Campionato Campano e quello centro-meridionale dominato dal Savoia di Torre Annunziata (che nel 1924 raggiunse addirittura la Finalissima contro il Genoa venendo eliminata con onore per 3-1 e 1-1). Nelle stagioni 1922-23 e 1923-24 l'Internaples venne eliminato nelle Semifinali di Lega Sud, mentre nel 1924-25 venne eliminato addirittura nel girone campano dal solito Savoia e dalla sorpresa Cavese.
Nell'estate del 1925, tuttavia, il Savoia non riuscì ad iscriversi alla Prima Divisione, e l'Internaples, rinforzato dagli arrivi dell'allenatore Carcano e da un giovane Giovanni Ferrari dall'Alessandria, voluti dal nuovo presidente Ascarelli, riuscì a riconquistare il primato regionale laureandosi Campione di Campania lasciandosi alle spalle la Bagnolese e accedendo così alle Semifinali di Lega Sud. Vinto anche il Girone di Semifinale, affrontò nella Finale di Lega Sud l'Alba di Roma, vincitrice dell'altro girone di semifinale dopo un acceso testa a testa con la Bagnolese. La gara di andata, disputata a Roma, fu disastrosa e l'Internaples venne travolto 6-1; ciò, tuttavia, non comprometteva la qualificazione alla Finalissima per lo scudetto, in quanto, non valendo la differenza reti (o il risultato aggregato) a parità di punti (o di vittorie), all'Internaples sarebbe bastata una vittoria a Napoli anche con il minimo scarto per costringere l'Alba alla bella in campo neutro. Al ritorno l'Internaples riuscì a portarsi in vantaggio, raggiungendo momentaneamente l'Alba in testa alla classifica (2 punti a testa), ma l'Alba riuscì a pareggiare, chiudendo il discorso qualificazione e laureandosi campione del Sud con 3 punti contro il solo punto dell'Internaples.[10] Vi fu un'invasione di campo da parte dei tifosi partenopei al termine dell'incontro, che portò a pesanti sanzioni: il campo dell'Internaples (l'Arenaccia) fu squalificato per parecchi mesi, per cui il Napoli dovette trasferirsi sul campo della Bagnolese, e l'allenatore Carcano e l'attaccante Ferrari, constatato il clima agitato, decisero di lasciare la squadra

Prima del 1926 le imprese più importanti del calcio campano erano legate al Savoia di Torre Annunziata che aveva addirittura sfiorato il titolo nazionale, arrendendosi di fronte al Genoa nella finalissima del 1924.

Giorgio Ascarelli, giovane industriale napoletano e presidente dell'Internaples, si era reso conto che ormai il football stava diventando un fenomeno che avrebbe appassionato le folle come null'altro fino ad allora. Il 1º agosto 1926 l'assemblea dei soci dell'Internaples decise di cambiare il nome della società costituendo l'Associazione Calcio Napoli. Giorgio Ascarelli fu il primo presidente della storia del club. A spingere il presidente a cambiare denominazione alla società fu probabilmente il fatto che il nome Internaples era sgradito al regime fascista in quanto il termine "Internazionale" ricordava l'Internazionale comunista (nemica politica del regime) mentre il regime fascista osteggiava i termini stranieri, per cui Ascarelli ritenne opportuno cambiare il termine anglofono Naples con il vero nome della città (Napoli).
Paperino!
00venerdì 1 agosto 2014 16:34








idina
00venerdì 1 agosto 2014 17:11
Re:
Paperino!, 01/08/2014 16:34:













Da non "esperta" di calcio, devo dire che quello messo meglio fisicamente (era) Maradona.
Hamsik somiglia ad un babbuino. [SM=g51998]

Ma ho tralasciato le doti calcistiche che lascio a voi commentare.

Paperino!
00venerdì 1 agosto 2014 20:38
Re: Re:
idina, 01/08/2014 17:11:




Da non "esperta" di calcio, devo dire che quello messo meglio fisicamente (era) Maradona.
Hamsik somiglia ad un babbuino. [SM=g51998]

Ma ho tralasciato le doti calcistiche che lascio a voi commentare.





Vabbé ma stai dando un giudizio estetico sul viso immagino...
"Fisicamente" Maradona è sempre stato messo peggio di tutti: un nanerottolo spesso col panzone che mandava in tilt gli avversari solo con la sua tecnica e la sua genialità...certo non per le sue doti fisiche!
Hamsik (ma anche tutti gli altri) ha un fisico ed uno stato di forma decisamente migliore.
Tony1985
00sabato 2 agosto 2014 13:24
AUGURI MAGICO NAPOLI!!!!

A 5 ANNI NON RICORDO LO SCUDETTO, MA HO GODUTO NEL 2007, 2012, E 2014

LE DUE COPPA ITALIA!!!
idina
00mercoledì 27 agosto 2014 23:01
I tifosi del Napoli dovrebbero indossare tutti la stessa maglietta, come fanno quelli del Bilbao. Secondo me, l'aspetto coreografico aiuterebbe molto psicologicamente la squadra.
Paperino!
00giovedì 28 agosto 2014 13:29
Re:
idina, 27/08/2014 23:01:

I tifosi del Napoli dovrebbero indossare tutti la stessa maglietta, come fanno quelli del Bilbao. Secondo me, l'aspetto coreografico aiuterebbe molto psicologicamente la squadra.




Basterebbe anche non sommergere la squadra di fischi al 45', appena dopo aver subito un gol proprio sullo scadere del primo tempo.
Un pubblico decente aspetta almeno il 90°, rendendosi conto dell'importanza e crucialità psicologica di un momento come quello.

Ma, del resto, son passati anni da quando potevamo vantarci di avere il pubblico migliore e più caldo d'Italia.
Adesso i fessi riescono troppo spesso a farsi sentire, si vede che sono diventati troppo numerosi.
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