Ore di paura in casa Juventus. Gianluca Pessotto, ex giocatore ed ora nuovo team manager bianconero, è precipitato
dal tetto della sede in corso Galileo Ferraris a Torino. Trasportato all'ospedale "Molinette",
ha riportato fratture multiple ed è in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. Pessotto è
salito fino a un abbaino, stringendo tra le mani un rosario e da lì è precipitato in un cortile interno.
Il calcio italiano trema per Gianluca Pessotto.
Un volo dal balcone della sede di via Galileo Ferraris e tanta paura. Secondo la ricostruzione della polizia, l'ex difensore bianconero, dopo essersi recato come ogni mattina nel suo ufficio in zona Crocetta, sarebbe salito fino a un abbaino, stringendo tra le mani un rosario e da lì sarebbe precipitato nel cortile interno. Dapprima
è finito sull'Alfa 147 di Roberto Bettega, che ha provvidenzialmente attutito l'impatto della caduta, poi è rimbalzato su una Lancia Phedra che era a fianco ed è quindi finito a terra.
L'allarme è scattato intorno alle 11. Trasportato all'ospedale Molinette in gravi condizioni, il team manager bianconero ha riportato fratture multiple ed è ricoverato in prognosi riservata. "
Non ho idea di che cosa possa essere successo, sono sconvolto", ha commentato il direttore marketing della Juventus, Romy Gai, richiamato in sede dopo il grave incidente a Pessotto. "Non sappiamo ancora come siano andate le cose, vedremo - ha detto Marco Girotto, capo ufficio stampa della Juventus che si è recato all' ospedale Molinette - Gianluca ha riportato fratture multiple, ma la sua vita non e' in pericolo".
Sul posto si sono recati il questore Rodolfo Poli e il sostituto procuratore Andrera Calice. Uno degli obiettivi dell'inchiesta della procura di Torino, che è condotta da due pm, sulla caduta di Gianluca Pessotto è verificare se l'ex calciatore avesse qualche malattia. Tra le voci che si rincorrono, ma che non hanno ancora trovato conferma, vi è quella che
l'ex giocatore fosse preoccupato e depresso per motivi legati alla sua salute. Pessotto non è mai stato coinvolto in indagini sul doping. Il suo nome, però, è stato ripetuto più volte nel
processo per la somministrazione di farmaci ai giocatori della Juventus: in particolare era stato l'andamento dei suoi valori sanguigni ad incuriosire gli inquirenti, alla ricerca di possibili casi di somministrazione "blanda" di eritropoietina. Era anche stato interrogato durante il processo.
Il nome di Pessotto non è mai comparso nelle inchieste di "calciopoli" e nemmeno fra i deferiti alla Commissione d' appello federale che dovrà giudicare dei reati sportivi. Pessotto, il 27 maggio scorso era stato nominato team manager della Juventus, al posto di Alessio Secco, nominato direttore sportivo. Aveva accettato le offerte del nuovo amministratore delegato pro tempore, Carlo Sant' Albano, e lasciato l'attività agonistica nonostante l'anno di contratto che ancora lo legava alla Juventus come calciatore.