Pessotto è pronto a "lottare"

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Koogar
00giovedì 27 luglio 2006 11:28
Ultima conferenza stampa dei medici sulla situazione del dirigente Juve

"C'è arrivato rapidamente, dopo una fase di amnesia. Molto motivato a curarsi"

Pessotto adesso sa del tentato suicidio
"Vuole lottare contro la depressione"



TORINO - Gianluca Pessotto ha preso coscienza del suo gesto ed è ora determinato a cominciare una nuova vita: "voglio farcela, voglio guarire" ha detto al professor Donato Munno, psichiatra della Clinica psichiatrica delle Molinette di Torino, che sta seguendo da vicino il suo recupero.

"E' molto motivato a curarsi - ha spiegato Munno - a farsi seguire e a guarire. La prende come una sfida sportiva, ma ha bisogno di un coach. La forza ce l' ha".
"Seguiamo Gianluca Pessotto da una quindicina di giorni - ha precisato Donato Munno ricordando che la prossima settimana l'ex giocatore lascerà il reparto di rianimazione - cioè da quando lui è stato in grado di poter collaborare e fare un minimo di colloquio. Gradatamente sta uscendo da una situazione di depressione che gli ha provocato una grossa sofferenza psichica a lui ed ai famigliari. Lui è consapevole del suo disagio, ha accettato le terapie farmacologiche, di tipo prevalentemente antidepressivo, ed ha richiesto anche un supporto psicoterapico che lo accompagni in questo percorso di guarigione".

Quella di oggi è stata l' ultima conferenza stampa dei sanitari. La famiglia, ha spiegato il direttore generale delle Molinette Giuseppe Galanzino, che era affiancato anche dal primario di rianimazione Pier Paolo Donadio, ha chiesto il silenzio stampa. "Chiediamo il rispetto di questa sofferenza - ha detto Munno - lasciateci lavorare nel silenzio. Questo è il lavoro degli psichiatrici. E' un lavoro sotterraneo che non può essere coronato da bollettini sanitari continui. Se ci sarà bisogno di dare notizia lo vedremo molto più avanti. La nostra tempistica da una parte è imprevedibile e da una parte è molto lunga. Sono mesi e mesi di trattamenti".

Munno ha poi ribadito che Pessotto "e" conscio della sua depressione". "Aveva una lacuna amnesica importante - ha spiegato - su un fatto accaduto che tutti sappiamo. Gradatamente noi lo portiamo a ricordare e a ripercorre le ore che ha nascosto a se stesso. E' un lavoro che abbiamo già iniziato a fare e che lui stesso ci ha richiesto di poter fare. All' ipotesi di quanto era accaduto c' era arrivato quasi da solo.
C'è bastato poco per comunicargli la notizia. Pensava all' incidente perchè gli era stato detto così, ma poi ha accettato quello che è stato il nostro chiarimento".
Il team manager bianconero, ha sottolineato lo psichiatra, aveva una depressione "che durava da parecchio tempo".

"Ultimamente - ha aggiunto - si era un po' complicata, ma non aveva mai fatto terapie farmacologie. Adesso da 15 giorni le sta facendo e quindi ne sente già il beneficio. Tutto ovviamente va anche in parallelo con la situazione fisica e organica. Le cose si intrecciano. Per guarire ci vorrà qualche anno. Ci sono vari tipi di depressione - ha spiegato - che derivano dai fatti di vita, da problemi psicologici infantili non risolti e da fattori biologici. Le forme più frequenti sono quelle miste. Non è facile valutare per noi quanto dell' una o dell'altra possano costituire la causa. Avere smesso di giocare può essere stata una componente. Per quello che mi ha detto non mi pare che centri molto. Lui aveva recuperato questa nuova dimensione di manager che gli consentiva comunque di stare a fianco ai calciatori. Certo un certo trapasso l'avrà patito".

Pessotto e la moglie hanno parlato tra loro di quanto è accaduto. "Ciò che è successo - ha concluso lo psichiatra - consentirà un rapporto più autentico tra marito e moglie. Il ricordo di questa sofferenza li unirà moltissimo".
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