Partita a porte chiuse per il Milan

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Paperino!
00martedì 8 ottobre 2013 18:28
Personalmente trovo la norma inadeguata, perché un club non può essere ostaggio dei tifosi.
Al mio Paese le responsabilità sono INDIVIDUALI, ed uno Stato serio, che si riproponga davvero di colpire davvero il fenomeno, lo farebbe sforzandosi di individuare e sanzionare i SINGOLI responsabili del gesto, e non con misure ESEMPLARI E TRASVERSALI, buone per le vendette ma non per una seria funzione deterrente.

TUTTAVIA, la proposta di Galliani di abolire la parte della norma relativa alla discriminazione territoriale la reputo ugualmente una porcata.
Se fosse vero che sei ostaggio di 50 delinquenti, la modifica non ti dovrebbe salvare, perché al posto di offendere i napoletani i ricattatori offenderebbero gli ebrei, ed il gioco sarebbe fatto.
Galliani sa benissimo che il punto non è affatto questo, e gioca a cambiare la norma per creare una discriminazione tra le discriminazioni: offendere Boateng è cosa gravissima, invocare la morte per ebrei, neri, son cose gravissime, mentre invocare il Vesuvio per i napoletani diventa un semplice sfottò. Onestamente, così è davvero una schifezza.
Ai tifosi del Napoli hanno proibito le trasferte per un anno per molto meno: è ora che anche a Milano si sentano soggetti alle stesse norme di tutti gli altri.
Per me la norma è TUTTA da abrogare, mentre questa modifica del testo la trovo veramente una cosa indecente.
George.Stobbart
00martedì 8 ottobre 2013 18:44
Re:
Paperino!, 08/10/2013 18:28:

Personalmente trovo la norma inadeguata, perché un club non può essere ostaggio dei tifosi.
Al mio Paese le responsabilità sono INDIVIDUALI, ed uno Stato serio, che si riproponga davvero di colpire davvero il fenomeno, lo farebbe sforzandosi di individuare e sanzionare i SINGOLI responsabili del gesto, e non con misure ESEMPLARI E TRASVERSALI, buone per le vendette ma non per una seria funzione deterrente.

TUTTAVIA, la proposta di Galliani di abolire la parte della norma relativa alla discriminazione territoriale la reputo ugualmente una porcata.
Se fosse vero che sei ostaggio di 50 delinquenti, la modifica non ti dovrebbe salvare, perché al posto di offendere i napoletani i ricattatori offenderebbero gli ebrei, ed il gioco sarebbe fatto.
Galliani sa benissimo che il punto non è affatto questo, e gioca a cambiare la norma per creare una discriminazione tra le discriminazioni: offendere Boateng è cosa gravissima, invocare la morte per ebrei, neri, son cose gravissime, mentre invocare il Vesuvio per i napoletani diventa un semplice sfottò. Onestamente, così è davvero una schifezza.
Ai tifosi del Napoli hanno proibito le trasferte per un anno per molto meno: è ora che anche a Milano si sentano soggetti alle stesse norme di tutti gli altri.
Per me la norma è TUTTA da abrogare, mentre questa modifica del testo la trovo veramente una cosa indecente.




[SM=g2725291]
Machiavelli88
00martedì 8 ottobre 2013 19:46
Re:
Paperino!, 08/10/2013 18:28:

Personalmente trovo la norma inadeguata, perché un club non può essere ostaggio dei tifosi.
Al mio Paese le responsabilità sono INDIVIDUALI, ed uno Stato serio, che si riproponga davvero di colpire davvero il fenomeno, lo farebbe sforzandosi di individuare e sanzionare i SINGOLI responsabili del gesto, e non con misure ESEMPLARI E TRASVERSALI, buone per le vendette ma non per una seria funzione deterrente.

TUTTAVIA, la proposta di Galliani di abolire la parte della norma relativa alla discriminazione territoriale la reputo ugualmente una porcata.
Se fosse vero che sei ostaggio di 50 delinquenti, la modifica non ti dovrebbe salvare, perché al posto di offendere i napoletani i ricattatori offenderebbero gli ebrei, ed il gioco sarebbe fatto.
Galliani sa benissimo che il punto non è affatto questo, e gioca a cambiare la norma per creare una discriminazione tra le discriminazioni: offendere Boateng è cosa gravissima, invocare la morte per ebrei, neri, son cose gravissime, mentre invocare il Vesuvio per i napoletani diventa un semplice sfottò. Onestamente, così è davvero una schifezza.
Ai tifosi del Napoli hanno proibito le trasferte per un anno per molto meno: è ora che anche a Milano si sentano soggetti alle stesse norme di tutti gli altri.
Per me la norma è TUTTA da abrogare, mentre questa modifica del testo la trovo veramente una cosa indecente.




"Vesuvio lavali con il fuoco" infatti non è un coro di discriminazione razziale (come non lo è "un solo grido un solo allarme milano in fiamme"). E' stato "Napoli colera" la causa della punizione. "sonetto" ripreso da uno striscione in curva B contro il Livorno per un motivo che ancora mi sfugge. Solidarietà tra curve o provocazione fine a se stessa?

In ogni caso la legge sta funzionando benissimo. A torino ad esempio per il terrore della squalifica per la prima volta non si sentono cori contro Balotelli. Inoltre le società si nascondono dietro la falsa scusa dell'impotenza ma lo sappiamo tutti che sono sempre state le società di calcio a finanziare i gruppi ultras. E continuano a proteggerli quando per loro sarebbe facilissimo evitare che certe cose accadano. I posti sono già nominali, basta aggiungere telecamere e aumentare il numero degli steward. Per non parlare del fatto che i gruppi ultras hanno una struttura gerarchica e nome e cognome dei capi si conoscono benissimo (quelli della juve, vikings e non solo, ad esempio hanno anche siti online con tanto di elenco delle "cariche ufficiali" del gruppo [SM=g2725400] )

Per ultimo non confondiamo cose che sono profondamente diverse: le trasferte furono vietate ai tifosi del napoli per la devastazione che causarono alla stazione di roma con distruzione di un treno e pestaggio di un ferroviere. Cose che non c'entrano nulla con i cori razzisti. Lì si tentava di evitare che ci scappasse il morto prima o poi.






Paperino!
00martedì 8 ottobre 2013 20:06
Re: Re:
Machiavelli88, 08/10/2013 19:46:




"Vesuvio lavali con il fuoco" infatti non è un coro di discriminazione razziale (come non lo è "un solo grido un solo allarme milano in fiamme"). E' stato "Napoli colera" la causa della punizione. "sonetto" ripreso da uno striscione in curva B contro il Livorno per un motivo che ancora mi sfugge. Solidarietà tra curve o provocazione fine a se stessa?

In ogni caso la legge sta funzionando benissimo. A torino ad esempio per il terrore della squalifica per la prima volta non si sentono cori contro Balotelli. Inoltre le società si nascondono dietro la falsa scusa dell'impotenza ma lo sappiamo tutti che sono sempre state le società di calcio a finanziare i gruppi ultras. E continuano a proteggerli quando per loro sarebbe facilissimo evitare che certe cose accadano. I posti sono già nominali, basta aggiungere telecamere e aumentare il numero degli steward. Per non parlare del fatto che i gruppi ultras hanno una struttura gerarchica e nome e cognome dei capi si conoscono benissimo (quelli della juve, vikings e non solo, ad esempio hanno anche siti online con tanto di elenco delle "cariche ufficiali" del gruppo [SM=g2725400] )

Per ultimo non confondiamo cose che sono profondamente diverse: le trasferte furono vietate ai tifosi del napoli per la devastazione che causarono alla stazione di roma con distruzione di un treno e pestaggio di un ferroviere. Cose che non c'entrano nulla con i cori razzisti. Lì si tentava di evitare che ci scappasse il morto prima o poi.









Quante più me ne vieni a dire: una norma che preveda ANCORA pene per la curva o per lo stadio, quando sarebbe elementare per chiunque l'INDIVIDAZIONE dei responsabili, è davvero una schifezza.

Tuttavia, fintanto che c'è va applicata e non modificata a cacchio di cavolfiore.
Vesuvio lavali tutti non sarà discriminazione territoriale (opinabile, allora si potrebbe con qualche giro dialettico sostenere che non è razzista nemmeno "fuoco ai neri"...), ma resta un'espressione violenta, come tale sanzionabile...se io dico a uno "puozz murì", pensi che, essendo querelato, la Cassazione mi assolverebbe?? E non vedo perché le masse di disumani delle curve dovrebbero godere di un trattamento differenziato...il diritto a riempire di improperi, bestemmie o maledizioni uno non rientra esattamente nel concetto di "libertà di espressione", tutelato dalla Costituzione.
George.Stobbart
00martedì 8 ottobre 2013 20:22
Re: Re:
Machiavelli88, 08/10/2013 19:46:






Per ultimo non confondiamo cose che sono profondamente diverse: le trasferte furono vietate ai tifosi del napoli per la devastazione che causarono alla stazione di roma con distruzione di un treno e pestaggio di un ferroviere. Cose che non c'entrano nulla con i cori razzisti. Lì si tentava di evitare che ci scappasse il morto prima o poi.










Allora la magistratura che ravvisò la totale invenzione di quelle accuse faceva parte del Commando Ultrà? [SM=g2725401]
Dai...per piacere....i tifosi a Roma non si comportarono come santi, ma non fecero niente di più e niente di meno di qualsiasi gruppo ultrà in trasferta, qualche tendina del treno divelta e qualche vetro rotto (non giustificabile, per carità), ma parlare di devastazione è ridicolo e l' hanno confermato anche i giornalisti a seguito dei tifosi e dopodichè la magistratura.
Il ferroviere pestato? Si diceva fossero 4, ma di nessuno di questi si è avuta notizia, avevano inventato anche questo.
Suvvia, nell' era della rete è facile avere tutte le informazioni che si vuole... [SM=x43819]
Machiavelli88
00martedì 8 ottobre 2013 20:44
Re: Re: Re:
George.Stobbart, 08/10/2013 20:22:




Allora la magistratura che ravvisò la totale invenzione di quelle accuse faceva parte del Commando Ultrà? [SM=g2725401]
Dai...per piacere....i tifosi a Roma non si comportarono come santi, ma non fecero niente di più e niente di meno di qualsiasi gruppo ultrà in trasferta, qualche tendina del treno divelta e qualche vetro rotto (non giustificabile, per carità), ma parlare di devastazione è ridicolo e l' hanno confermato anche i giornalisti a seguito dei tifosi e dopodichè la magistratura.
Il ferroviere pestato? Si diceva fossero 4, ma di nessuno di questi si è avuta notizia, avevano inventato anche questo.
Suvvia, nell' era della rete è facile avere tutte le informazioni che si vuole... [SM=x43819]









Ci sono anche i video della stazione, ce ne sono tanti e dovrebbero far vergognare qualsiasi tifoso di calcio. Li puoi trovare su youtube (te li metterei ma c'ho fame e vado a mangiare [SM=g2725401] ).


Un'ultima cosa: visto che non facciamo scienze dell'educazione ma giurisprudenza una sentenza dovremmo essere capaci di capirla. Trenitalia fu condannata perché i suoi ritardi avevano causato l'esasperazione degli animi di quelle bestie che poi avevano distrutto tutto. Non poterono dimostrare l'associazione a delinquere e il giudice disse che si doveva parlare di danni (oltre il mezzo milione) e non di devastazione. Ma i fatti rimangono gli stessi e giustificarli è grave quanto commetterli.



mikele88uni
00martedì 8 ottobre 2013 21:51
se non ricordo male trenitalia fu condannata perché non fu in grado di gestire e ben organizzare l'evento.
Tornando in topic: credo che il problema della discriminazione territoriale esista e credo che facciano bene gli organi di giustizia sportiva a punire questi comportamenti ma queste misure sono come al solito intempestive. Il problema era molto più serio anni fa quando i "terroni" erano trattati come sono trattati ora gli extra-comunitari (ormai celebri sono i "non si affitta ai meridionali"). Dopo tanti anni di impunità questi cori nella mentalità del tifoso sono diventati normali ma normali NON sono perché allo stadio si va per supportare la propria squadra non per offendere i tifosi dell'altra squadra (o almeno farlo nei limiti dello sfottò). Il razzismo si combatte con la cultura. Bene gli interventi punitivi (anche se preferirei ad esempio il daspo per i capi-ultrà perché se si tratta di tifo organizzato i capi devono pur avere qualche responsabilità) e le campagne di sensibilizzazione ma solo investendo sulla cultura si può ridurre progressivamente il problema.
mikele88uni
00martedì 8 ottobre 2013 22:18
Alessandro Cosentino, uno dei leader del gruppo organizzato 'Fedayn', ha rilasciato alcune dichiarazioni al 'Processo del lunedì'. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.it: "Per una domenica ci siamo noi divertiti ad ironizzare su ciò che ormai da oltre un ventennio si ripete. E' stato un gesto per far capire alla gente innanzitutto che per chi crede ancora nei valori delle curve, della squadra ed ha principi importanti che è un tema che ci tocca. E poi era un modo per essere solidali con chi 'vive' la nostra stessa vita da curvaioli.

Credo che in un paese libero come il nostro la miglior decisione non sia quella di chiudere le curve e di penalizzare il pensiero di chi fa tanti sacrifici non lucrando. Non ci preoccupiamo di entrare o sforare in argomenti che non ci appartengono.

La curva di Napoli non ha nessun tipo di colore politico e non ha paura di ironizzare su certe cose. Non mi sorprenderebbe se il Viminale decidesse di chiudere anche la Curva B per degli striscioni ironici e per lo sfottò verbale che abbiamo fatto".

intanto in Bulgaria
bluesrock
00mercoledì 9 ottobre 2013 09:52
Se il problema sono le curve bisogna chiudere solo quelle e non penalizzare tutto lo stadio.
Tony1985
00mercoledì 9 ottobre 2013 10:08
Il problema è il tifo organizzato di curva. Manca una legge che vieti questo genere di associazione, che io reputo ai limiti della legalità.

E' quello il passo avanti da fare, non impedire all'avvocato o all'impiegato di Milano di portare il figlio a vedere Milan-Udinese.
mikele88uni
00mercoledì 9 ottobre 2013 12:17
Alessandro Cosentino, uno dei leader storici dei Fedayn della Curva B, intervenendo a "Corner - Il Talk Show", settimanale sul Calcio Napoli, condotto da Michele Sibilla, in onda su Tele Akery, ha affermato quanto segue: "Ma quale solidarietà. Devo sottolineare, ancora una volta, che i cori e gli striscioni di domenica, in Curva B, sono stati solo ed esclusivamente di carattere ironico. Ma come avremmo potuto, dopo aver seguito la squadra a Londra ed averla vista perdere in quel modo, deciso di cantare o scrivere quelle cose per esprimere solidarietà ai tifosi milanisti? Noi che da decine di anni veniamo insultati dappertutto, compresi, purtroppo, anche alcuni stadi del sud, non potevamo e non potremo mai dimenticare quanto subìto e continuiamo a subire. Non siamo impazziti all'improvviso!".

---
pare che non sanno nemmeno loro perché l'hanno fatto xD
nando85
00mercoledì 9 ottobre 2013 13:35

Premesso che la responsabilità oggettiva è una regola preistorica, così come la chiusura di curve e stadi (ne puniamo 100 per educarne 1...!)

...non capisco tutto questo clamore

Se la regola vale nei confronti dei neri, degli ebrei e degli zingari, deve valere anche nei confronti dei napoletani, da sempre discriminati ovunque in Italia.

Smettiamola di dire cazzate, non sono SOLO cori da stadio.

Sono cori da stadio RAZZISTI.

Ora, se tolleriamo tutto bene, se decidiamo di applicare una regola contro questo tipo di cori, la si applica che si tratti di neri, gialli, ebrei o napoletani.

E permettetemi un'ultima considerazione:
ad un bambino che entra in uno stadio NON va fatto passare il concetto che sugli spalti sia possibile vomitare sul nero, sull'ebreo e sul napoletano di tutto di più.
Ci sono certi limiti che non vanno oltrepassati.

Non è il coro volgare ad essere punito,
...ma il coro figlio di un background culturale che considera neri, zingari e napoletani al di sotto della merda.


bluesrock
00mercoledì 9 ottobre 2013 14:32
Re:
nando85, 09/10/2013 13:35:


Premesso che la responsabilità oggettiva è una regola preistorica, così come la chiusura di curve e stadi (ne puniamo 100 per educarne 1...!)

...non capisco tutto questo clamore

Se la regola vale nei confronti dei neri, degli ebrei e degli zingari, deve valere anche nei confronti dei napoletani, da sempre discriminati ovunque in Italia.






Sì, ma infatti io discuto solo della responsabilità oggettiva, che mi pare una gran stupidaggine. Per il resto non mi pare che ci sia niente da dire.
Se proprio non si riescono ad individuare i singoli responsabili, sarebbe sufficiente e giusto chiudere solo le curve in casi del genere.
La norma andrebbe cambiata in tal senso e si chiuderebbe ogni discussione, secondo me.
George.Stobbart
00mercoledì 9 ottobre 2013 16:00
Re: Re: Re: Re:
Machiavelli88, 08/10/2013 20:44:









Ci sono anche i video della stazione, ce ne sono tanti e dovrebbero far vergognare qualsiasi tifoso di calcio. Li puoi trovare su youtube (te li metterei ma c'ho fame e vado a mangiare [SM=g2725401] ).


Un'ultima cosa: visto che non facciamo scienze dell'educazione ma giurisprudenza una sentenza dovremmo essere capaci di capirla. Trenitalia fu condannata perché i suoi ritardi avevano causato l'esasperazione degli animi di quelle bestie che poi avevano distrutto tutto. Non poterono dimostrare l'associazione a delinquere e il giudice disse che si doveva parlare di danni (oltre il mezzo milione) e non di devastazione. Ma i fatti rimangono gli stessi e giustificarli è grave quanto commetterli.







Credo proprio che tu non sia mai stato in trasferta o non abbia mai visto dei tifosi in trasferta...

Dov' è la giustifica in quello che ho detto? Mi cito "i tifosi a Roma non si comportarono come santi, ma non fecero niente di più e niente di meno di qualsiasi gruppo ultrà in trasferta, qualche tendina del treno divelta e qualche vetro rotto (non giustificabile, per carità)".
Forse hai letto distrattamente... [SM=g2725401]
Comunque dopo un viaggio di 6 ore da Napoli a Roma, sapendo che ti sei perso la partita per la quale avevi comprato il biglietto pagandolo di tasca tua...saresti anche tu un po' incazzato... [SM=g2725402] Tieni conto che molti ultrà sono anche pregiudicati e il gioco è fatto.

"La sentenza n. 85606/10 della VI Sez. Civile del Giudice di Pace di Napoli resa dal Dott. Ciaramella sancisce che quei danni, non devastazione, furono causati dall'esasperazione nata dall'incapacità della stessa Trenitalia di gestire e organizzare un evento ampiamente prevedibile. Secondo la sentenza, Trenitalia doveva e poteva prevedere una situazione straordinaria e la gestì come una situazione ordinaria, costringendo migliaia di tifosi del Napoli a viaggiare in condizioni di estremo disagio, esasperando colpevolmente gli animi e causando i danni da cui si disse colpita."

Anche i 500.000 euro di danni sono stati gonfiati ad arte, come il fatto dei capostazione pestati e mai venuti fuori.

Senza MAI GIUSTIFICARE episodi di violenza (anche spaccare un singolo vetro è vergognoso) dico che la violenza in quei giorni la esercitarono soprattutto giornali, tv e finti testimoni delle "devastazioni", testimoni rivelatisi fasulli come tutto il resto. Tutti a scagliarsi contro il napoletano camorrista e incivile, facile no?

Fasullo, ahimè, non fu il divieto di trasferta e le partite a curve chiuse per i tifosi del Napoli.

Adesso i poveri milanisti e interisti si lamentano per fatti DAVVERO accaduti... [SM=g2725319]
Se questa è la mentalità italiota ben vengano le chiusure degli stadi, almeno non pagano (ingiustamente) solo i napoletani.


PS. Ma il Dott. Ciaramella è il capo degli Ultrà? [SM=g2725401]
bluesrock
00mercoledì 9 ottobre 2013 17:12
Re: Re: Re: Re: Re:
George.Stobbart, 09/10/2013 16:00:




Credo proprio che tu non sia mai stato in trasferta o non abbia mai visto dei tifosi in trasferta...

Dov' è la giustifica in quello che ho detto? Mi cito "i tifosi a Roma non si comportarono come santi, ma non fecero niente di più e niente di meno di qualsiasi gruppo ultrà in trasferta, qualche tendina del treno divelta e qualche vetro rotto (non giustificabile, per carità)".
Forse hai letto distrattamente... [SM=g2725401]
Comunque dopo un viaggio di 6 ore da Napoli a Roma, sapendo che ti sei perso la partita per la quale avevi comprato il biglietto pagandolo di tasca tua...saresti anche tu un po' incazzato... [SM=g2725402] Tieni conto che molti ultrà sono anche pregiudicati e il gioco è fatto.

"La sentenza n. 85606/10 della VI Sez. Civile del Giudice di Pace di Napoli resa dal Dott. Ciaramella sancisce che quei danni, non devastazione, furono causati dall'esasperazione nata dall'incapacità della stessa Trenitalia di gestire e organizzare un evento ampiamente prevedibile. Secondo la sentenza, Trenitalia doveva e poteva prevedere una situazione straordinaria e la gestì come una situazione ordinaria, costringendo migliaia di tifosi del Napoli a viaggiare in condizioni di estremo disagio, esasperando colpevolmente gli animi e causando i danni da cui si disse colpita."

Anche i 500.000 euro di danni sono stati gonfiati ad arte, come il fatto dei capostazione pestati e mai venuti fuori.

Senza MAI GIUSTIFICARE episodi di violenza (anche spaccare un singolo vetro è vergognoso) dico che la violenza in quei giorni la esercitarono soprattutto giornali, tv e finti testimoni delle "devastazioni", testimoni rivelatisi fasulli come tutto il resto. Tutti a scagliarsi contro il napoletano camorrista e incivile, facile no?

Fasullo, ahimè, non fu il divieto di trasferta e le partite a curve chiuse per i tifosi del Napoli.

Adesso i poveri milanisti e interisti si lamentano per fatti DAVVERO accaduti... [SM=g2725319]
Se questa è la mentalità italiota ben vengano le chiusure degli stadi, almeno non pagano (ingiustamente) solo i napoletani.


PS. Ma il Dott. Ciaramella è il capo degli Ultrà? [SM=g2725401]




Guarda, non l'avrei mai detto, ma a leggere quello spezzone di sentenza che hai riportato il dubbio mi è venuto [SM=g2725400]
Stando a quanto è scritto in quelle righe, gran parte dei treni regionali potrebbero essere legittimamente distrutti dai pendolari, che viaggiano tutti i giorni in condizioni al limite della tollerabilità umana[SM=g2725401]
Confido sul fatto che in altre parti della pronuncia siano state apportate delle motivazioni più valide [SM=x43813]
Per il resto comunque grosso modo concordo con te. Per me non è scandalosa questa chiusura. Certo, andrebbe comminata più spesso e a danno di più squadre, se così stanno le cose...Perché cori di quel tipo si sentirebbero anche in Avellino-Napoli secondo me, non solo in situazioni nord-sud, è una questione proprio di tifo malato, come diceva anche Mikele88uni prima.
Se la norma è questa, la chiusura ci sta. Bisognerebbe al più riflettere sul fatto, come già ho detto sopra, che sarebbe più giusto chiudere solo le curve, ma per ora la legge quest'è.


Paperino!
00giovedì 10 ottobre 2013 12:26
Re:
mikele88uni, 08/10/2013 22:18:

Alessandro Cosentino, uno dei leader del gruppo organizzato 'Fedayn', ha rilasciato alcune dichiarazioni al 'Processo del lunedì'. "Per una domenica ci siamo noi divertiti ad ironizzare su ciò che ormai da oltre un ventennio si ripete. E' stato un gesto per far capire alla gente innanzitutto che per chi crede ancora nei valori delle curve, della squadra ed ha principi importanti che è un tema che ci tocca. E poi era un modo per essere solidali con chi 'vive' la nostra stessa vita da curvaioli.




mikele88uni, 09/10/2013 12:17:

Alessandro Cosentino, uno dei leader storici dei Fedayn della Curva B, intervenendo a "Corner - Il Talk Show", settimanale sul Calcio Napoli, condotto da Michele Sibilla, in onda su Tele Akery, ha affermato quanto segue: "Ma quale solidarietà. Devo sottolineare, ancora una volta, che i cori e gli striscioni di domenica, in Curva B, sono stati solo ed esclusivamente di carattere ironico. Ma come avremmo potuto, dopo aver seguito la squadra a Londra ed averla vista perdere in quel modo, deciso di cantare o scrivere quelle cose per esprimere solidarietà ai tifosi milanisti? Noi che da decine di anni veniamo insultati dappertutto, compresi, purtroppo, anche alcuni stadi del sud, non potevamo e non potremo mai dimenticare quanto subìto e continuiamo a subire. Non siamo impazziti all'improvviso!".

---
pare che non sanno nemmeno loro perché l'hanno fatto xD




Infatti non sanno spiegarlo nemmeno loro.
Le cose sono due:
1) L'hanno fatto ma davvero senza capire cosa stavano facendo.
2) La ragione di quei cori è semplice solidarietà tra disumani o, in ogni caso, è assolutamente inconfessabile.


Adesso si stanno rincorrendo articoli di giornalisti sportivi che specificano che non si tratta di solidarietà, che addirittura si scusano per aver equivocato, senza però sentirsi giornalisticamente IN DOVERE di dare, allora, la diversa e corretta ricostruzione di fatti ed intenzioni.
Sembra quasi che anche una fetta del giornalismo sportivo non faccia altro che prestarsi a fornire voce e spazi a questa gente, che parla attraverso loro e li usa per diffondere messaggi, smentire voci e presunte illazioni.

Il giornalismo è informazione, non la finestra da lasciare sempre aperta a qualche amichetto, per tenerselo buono e restar sempre "dentro" al sistema.
Mah!



Tony1985
00sabato 12 ottobre 2013 15:46
Provvedimento "sospeso", quindi il Milan giocherà con l'Udinese a porte aperte in attesa della definizione del procedimento.
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