Papa: fede non è stoltezza, la mente non può conoscere tutto (Astenersi off topic...solo nel merito...)

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FELICEDILAURO
00giovedì 24 giugno 2010 01:19
A chi crede la fede "una stoltezza", S. Tommaso insegna che "la mente umana non può conoscere tutto", e "in un tempo come il nostro" - ha detto oggi papa Benedetto XVI all'udienza generale dedicata alla Summa teologica del filosofo santo d'Aquino - si rende necessario "un rinnovato impegno per l'evangelizzazione" che parta dalla preghiera, dalla ragione e dalla legge morale.

"La fiducia nel pensiero cattolico aperto alla capacità conoscitiva della mente umana" era, anche per Paolo VI - ha affermato papa Ratzinger - la principale eredità dei suoi scritti, in particolare la Summa, in cui risponde alle domande sulla fede attraverso "un ragionamento serrato" che unisce fede e ragione "con chiarezza e profondità. "Le domande del suo tempo - ha sottolineato il Papa - sono anche domande nostre", e, come allora, trovano risposta nell'incontro tra i due aspetti e negli strumenti della "preghiera" e dell'"agire morale", attraverso le quali "l' essere umano cerca di divenire se stesso e compiere atti che lo
fanno veramente uomo", e "immagine di Dio".

Benedetto XVI parla, come S.Tommaso, anche ai non credenti, a quelli che credono la fede "una stoltezza", affermando, con le parole del santo, che "è impossibile vivere senza fidarsi dell' esperienza altrui là dove la personale conoscenza non arriva". Specie se la testimonianza è accompagnata da precisi
segni. "Molte persone sapienti, nobili e ricche si sono convertite attraverso l' ascolto della predicazione degli apostoli", persone "povere e affrante", un "fenomeno prodigioso al quale non si può dare altra spiegazione che il loro incontro con il Signore risorto".



Vorrei epr una volta fare una discussione seria.....nel merito e non le solite tarantelle contro i preti contro il vaticano bla bla....per chiunque è interessato mi piacerebbe scambiare idee|
rennasuper
00giovedì 24 giugno 2010 01:31
Re:
FELICEDILAURO, 24/06/2010 1.19:

A chi crede la fede "una stoltezza", S. Tommaso insegna che "la mente umana non può conoscere tutto", e "in un tempo come il nostro" - ha detto oggi papa Benedetto XVI all'udienza generale dedicata alla Summa teologica del filosofo santo d'Aquino - si rende necessario "un rinnovato impegno per l'evangelizzazione" che parta dalla preghiera, dalla ragione e dalla legge morale.

"La fiducia nel pensiero cattolico aperto alla capacità conoscitiva della mente umana" era, anche per Paolo VI - ha affermato papa Ratzinger - la principale eredità dei suoi scritti, in particolare la Summa, in cui risponde alle domande sulla fede attraverso "un ragionamento serrato" che unisce fede e ragione "con chiarezza e profondità. "Le domande del suo tempo - ha sottolineato il Papa - sono anche domande nostre", e, come allora, trovano risposta nell'incontro tra i due aspetti e negli strumenti della "preghiera" e dell'"agire morale", attraverso le quali "l' essere umano cerca di divenire se stesso e compiere atti che lo
fanno veramente uomo", e "immagine di Dio".

Benedetto XVI parla, come S.Tommaso, anche ai non credenti, a quelli che credono la fede "una stoltezza", affermando, con le parole del santo, che "è impossibile vivere senza fidarsi dell' esperienza altrui là dove la personale conoscenza non arriva". Specie se la testimonianza è accompagnata da precisi
segni. "Molte persone sapienti, nobili e ricche si sono convertite attraverso l' ascolto della predicazione degli apostoli", persone "povere e affrante", un "fenomeno prodigioso al quale non si può dare altra spiegazione che il loro incontro con il Signore risorto".



Vorrei epr una volta fare una discussione seria.....nel merito e non le solite tarantelle contro i preti contro il vaticano bla bla....per chiunque è interessato mi piacerebbe scambiare idee|




Ahah sapienti? stiamo parlando di tempi in cui se dicevi che la terra è tonda ti credevano pazzo.

Ecco come la penso circa ciò che hai detto: il papa vorrebbe dire che dobbiamo "credere" perchè la nostra mente non può spiegare tutto. E che credere sia giusto davanti a "segni" e via dicendo.

Innanzitutto, i "segni" di cui parla il papa esistono nella religione cattolica come nelle altre religioni. In alcuni culti sono ancora oggi passabili, come il cristo che risorge o il buddah che guarisce e via dicendo. Altre sono ormai obsolete, come nei culti in cui si venera la natura.

In effetti è proprio questo il punto: sin dai tempi più remoti l'uomo che è per natura portato a porsi domande esistenzialiste ha spiegato l'inspiegabile con religione e filosofia. I nostri antenati che veneravano il sole e la luna erano semplicemente figli di un tempo in cui le nozioni scientifiche disponibili erano tanto povere da rendere assolutamente credibile che gli astri fossero delle divinità.

E' chiaro che con il passare del tempo e l'evolversi delle dottrine certi culti sono divenuti chiaramente "obsoleti". Non erano più idonei a spiegare il mondo. Il cristianesimo è fra le religioni meno vecchie e (così come tanti altri culti orientali) nasceva in un periodo in cui certe cose non erano più credibili. Naturalmente anche il cristianesimo conteneva una quantità incredibile di assurdità, ma avendo il supporto di un'istituzione forte come la chiesa è stato in grado di rinnovarsi nel tempo e di rendersi credibile nonostante l'evolversi della scienza. Basta tornare sulla questione della rotondità della terra, per cui prima i cattolici uccidevano, e poi naturalmente si sono corretti di fronte all'evidenza.

La nostra conoscenza è tutt'ora in forte crescita. E' chiaro che con l'evolversi delle scienze le varie favole religiose si rinnoveranno. Anche in questo si vede la differenza fra i culti dei vari paesi: i paesi più sviluppati sono quelli i cui culti sono più "avanzati" scientificamente; viceversa paesi più arretrati conservano ancora molte tradizioni ai nostri occhi ridicole ma per quelle società ancora passabili.
Metalsoul
00giovedì 24 giugno 2010 12:17
Re: Re:
rennasuper, 24/06/2010 1.31:




Ahah sapienti? stiamo parlando di tempi in cui se dicevi che la terra è tonda ti credevano pazzo.

Ecco come la penso circa ciò che hai detto: il papa vorrebbe dire che dobbiamo "credere" perchè la nostra mente non può spiegare tutto. E che credere sia giusto davanti a "segni" e via dicendo.

Innanzitutto, i "segni" di cui parla il papa esistono nella religione cattolica come nelle altre religioni. In alcuni culti sono ancora oggi passabili, come il cristo che risorge o il buddah che guarisce e via dicendo. Altre sono ormai obsolete, come nei culti in cui si venera la natura.

In effetti è proprio questo il punto: sin dai tempi più remoti l'uomo che è per natura portato a porsi domande esistenzialiste ha spiegato l'inspiegabile con religione e filosofia. I nostri antenati che veneravano il sole e la luna erano semplicemente figli di un tempo in cui le nozioni scientifiche disponibili erano tanto povere da rendere assolutamente credibile che gli astri fossero delle divinità.

E' chiaro che con il passare del tempo e l'evolversi delle dottrine certi culti sono divenuti chiaramente "obsoleti". Non erano più idonei a spiegare il mondo. Il cristianesimo è fra le religioni meno vecchie e (così come tanti altri culti orientali) nasceva in un periodo in cui certe cose non erano più credibili. Naturalmente anche il cristianesimo conteneva una quantità incredibile di assurdità, ma avendo il supporto di un'istituzione forte come la chiesa è stato in grado di rinnovarsi nel tempo e di rendersi credibile nonostante l'evolversi della scienza. Basta tornare sulla questione della rotondità della terra, per cui prima i cattolici uccidevano, e poi naturalmente si sono corretti di fronte all'evidenza.

La nostra conoscenza è tutt'ora in forte crescita. E' chiaro che con l'evolversi delle scienze le varie favole religiose si rinnoveranno. Anche in questo si vede la differenza fra i culti dei vari paesi: i paesi più sviluppati sono quelli i cui culti sono più "avanzati" scientificamente; viceversa paesi più arretrati conservano ancora molte tradizioni ai nostri occhi ridicole ma per quelle società ancora passabili.




« molto meglio essere pagani, che cristiani [...] molto meglio adorare le entità tangibilmente presenti nella natura e quelle degli antenati, che non una divinità invisibile e i suoi fasulli rappresentanti in terra [...] poiché un popolo che onora i propri antenati, e cerca di onorare sé stesso, avrebbe sempre dato vita a nuovi figli e perciò avrebbe vissuto in eterno. »

Ometto l'autore..sarebbe sorprendente sapere chi ha scritto una cosa tanto valida... [SM=x43668]

Cmq,è vero,la mente umna non può spiegarsi attualmente tutto.Ma ciò che non si spiega non è attribuibile automaticamente all'intervento divino.Ciò che oggi non ci si spiega,non è detto ke non possa essere spiegato razionalmente domani.
Selkis
00giovedì 24 giugno 2010 12:21
Re: Re: Re:
Metalsoul, 24/06/2010 12:17:




« molto meglio essere pagani, che cristiani [...] molto meglio adorare le entità tangibilmente presenti nella natura e quelle degli antenati, che non una divinità invisibile e i suoi fasulli rappresentanti in terra [...] poiché un popolo che onora i propri antenati, e cerca di onorare sé stesso, avrebbe sempre dato vita a nuovi figli e perciò avrebbe vissuto in eterno. »

Ometto l'autore..sarebbe sorprendente sapere chi ha scritto una cosa tanto valida... [SM=x43668]

Cmq,è vero,la mente umna non può spiegarsi attualmente tutto.Ma ciò che non si spiega non è attribuibile automaticamente all'intervento divino.Ciò che oggi non ci si spiega,non è detto ke non possa essere spiegato razionalmente domani.



Himmler [SM=x43820]
... ma per piacere, il paganesimo va bene come concetto teorico ma come religione da seguire OGGI è una cagata da bimbominkia

(felice scusa l'OT)

per il resto, quoto.
Infatti il più grande timore della religione è la scienza, perchè è e sarà sempre più in grado di dimostrare senza possibilità di dubbio le bugie e le credenze che derivano da religioni e superstizioni varie.
Koogar
00giovedì 24 giugno 2010 12:26
Sono d'accordo, la fede non è stoltezza - è altro -, ma da citando San Tommaso si tira la zappa sui piedi. Da quando ha affermato che "la mente umana non può conoscere tutto" ne è passato di tempo, e i progressi sono stati enormi. Se si colmasse il vuoto della conoscenza con la fede potremmo parlare tranquillamente di stoltezza. [SM=x43638]
Metalsoul
00giovedì 24 giugno 2010 12:35
Re: Re: Re: Re:
Selkis, 24/06/2010 12.21:



Himmler [SM=x43820]
... ma per piacere, il paganesimo va bene come concetto teorico ma come religione da seguire OGGI è una cagata da bimbominkia

(felice scusa l'OT)

per il resto, quoto.
Infatti il più grande timore della religione è la scienza, perchè è e sarà sempre più in grado di dimostrare senza possibilità di dubbio le bugie e le credenze che derivano da religioni e superstizioni varie.




Mah,sinceramente dipende da come osservi il paganesimo.Vero è che ci sono fin troppi bimbiminkia che fingono di seguire questo culto (perchè è a tutti gli effetti un culto) però ha un che di affascinante.Pur non essendo neopagano (la mia ragazza ad esempio lo è) trovo affascinante l'idea di riti che prevedono l'adorazione della natura,di elementi naturali e tangibili.In fondo,cosa c'è di più fondamentale degli elementi della natura?!

Certo,mi trovi d'accordo...è il modus che può rendere tutto una gran minchiata.Se poi uno non crede..per me è una minchiata pure dire il rosario [SM=x43668]


P.s sulla citazione di Himmler...non vale sbirciare su google [SM=x43636]
rennasuper
00giovedì 24 giugno 2010 12:51
metal ma finchè si tratta di una sorta di pazziella new age - anche se magari fatto in maniera profonda - allora ok, ma attribuire divinità alla natura al giorno d'oggi e da cerebrolesi. E comunque la fede è proprio per questo segno di arretratezza culturale, è chiaro che più una persona è ignorante più crede. Se vai in un paesino dove manco c'è internet vedi che la vita ruota tutta attorno alla chiesa del posto, la gente crede a satana e lo teme e via dicendo. Ovvio che spostandosi in luoghi con meno ignoranza la cosa cambia drasticamente e chi crede lo fa per altri motivi (per me incomprensibili) fra cui probabilmente l'incapacità di criticare razionalmente tradizioni ormai obsolete.

E' più che ovvio in ogni caso che da qua a mille anni tutto cambierà... tutte le religioni o moriranno o cambieranno drasticamente modificando (per l'ennesima volta) la favola religiosa per sopravvivere. Già nei prossimi secoli sicuramente i fedeli di fronte al diffondersi di scienza cultura e media diminuiranno... basta vedere che soltanto nel '900 i fedeli si sono già praticamente dimezzati, mentre prima chi non credeva era una rara eccezione.
Selkis
00giovedì 24 giugno 2010 12:53
Re:
rennasuper, 24/06/2010 12:51:

metal ma finchè si tratta di una sorta di pazziella new age - anche se magari fatto in maniera profonda - allora ok, ma attribuire divinità alla natura al giorno d'oggi e da cerebrolesi. E comunque la fede è proprio per questo segno di arretratezza culturale, è chiaro che più una persona è ignorante più crede. Se vai in un paesino dove manco c'è internet vedi che la vita ruota tutta attorno alla chiesa del posto, la gente crede a satana e lo teme e via dicendo. Ovvio che spostandosi in luoghi con meno ignoranza la cosa cambia drasticamente e chi crede lo fa per altri motivi (per me incomprensibili) fra cui probabilmente l'incapacità di criticare razionalmente tradizioni ormai obsolete.

E' più che ovvio in ogni caso che da qua a mille anni tutto cambierà... tutte le religioni o moriranno o cambieranno drasticamente modificando (per l'ennesima volta) la favola religiosa per sopravvivere. Già nei prossimi secoli sicuramente i fedeli di fronte al diffondersi di scienza cultura e media diminuiranno... basta vedere che soltanto nel '900 i fedeli si sono già praticamente dimezzati, mentre prima chi non credeva era una rara eccezione.




[SM=x43601] [SM=x43601] [SM=x43601] [SM=x43601] quoto anche le virgole [SM=x43601] [SM=x43601] [SM=x43601] [SM=x43601]
Metalsoul
00giovedì 24 giugno 2010 13:04
Re:
rennasuper, 24/06/2010 12.51:

metal ma finchè si tratta di una sorta di pazziella new age - anche se magari fatto in maniera profonda - allora ok, ma attribuire divinità alla natura al giorno d'oggi e da cerebrolesi. E comunque la fede è proprio per questo segno di arretratezza culturale, è chiaro che più una persona è ignorante più crede. Se vai in un paesino dove manco c'è internet vedi che la vita ruota tutta attorno alla chiesa del posto, la gente crede a satana e lo teme e via dicendo. Ovvio che spostandosi in luoghi con meno ignoranza la cosa cambia drasticamente e chi crede lo fa per altri motivi (per me incomprensibili) fra cui probabilmente l'incapacità di criticare razionalmente tradizioni ormai obsolete.

E' più che ovvio in ogni caso che da qua a mille anni tutto cambierà... tutte le religioni o moriranno o cambieranno drasticamente modificando (per l'ennesima volta) la favola religiosa per sopravvivere. Già nei prossimi secoli sicuramente i fedeli di fronte al diffondersi di scienza cultura e media diminuiranno... basta vedere che soltanto nel '900 i fedeli si sono già praticamente dimezzati, mentre prima chi non credeva era una rara eccezione.



Ma per me sono da cerebrolesi anche tutte le altre religioni..

Per il resto è tutto un discorso ovvio che ho fatto e rifatto 1000 volte sul forum e non
J.Rebus
00giovedì 24 giugno 2010 13:16
Re: Re:
Metalsoul, 24/06/2010 13.04:



Ma per me sono da cerebrolesi anche tutte le altre religioni..

Per il resto è tutto un discorso ovvio che ho fatto e rifatto 1000 volte sul forum e non




non ho mai discusso con te dell'argomento,qulche volta mi farebbe piacere [SM=x43812] ,cmq io contesto alla religione(tutte)di essere intrinsecamente pagane,di consistere in unorapporto scambististico tra dio(o gli dei) e l'uomo. questo è il paganesimo,questaà è la religione.
gesù viene a spazzare via la religione,a dire ke siamo liberi,dobbiamo smetterla di farci seghe mentali,ke tutto ciò ke accade non ha a che vedere con interventi divini e via dicendo...
ma tutto ciò ke gesù viene a spazzare via,alla religione seve per vivere. in primis il culto. pensa cosa sarebbe il mondo se ognuno di noi avesse il culto dell'altro e delgi altri anzichè andare ad accendere le candele ai santi...una vera rivoluzione.
e non è proprioil culto uno dei capissaldi del paganesimo?
religione e paganesimo servono lo stesso dio:l'uomo ke schiavizza l'altro uomo.
gesù e i suoi insegnamenti servono l'uomo che si fa pane per gli altri.
scusate se sono andato off-topic.
Etrusco
00giovedì 24 giugno 2010 13:53
Re:
rennasuper, 24/06/2010 12.51:

metal ma finchè si tratta di una sorta di pazziella new age - anche se magari fatto in maniera profonda - allora ok, ma attribuire divinità alla natura al giorno d'oggi e da cerebrolesi. E comunque la fede è proprio per questo segno di arretratezza culturale, è chiaro che più una persona è ignorante più crede. Se vai in un paesino dove manco c'è internet vedi che la vita ruota tutta attorno alla chiesa del posto, la gente crede a satana e lo teme e via dicendo. Ovvio che spostandosi in luoghi con meno ignoranza la cosa cambia drasticamente e chi crede lo fa per altri motivi (per me incomprensibili) fra cui probabilmente l'incapacità di criticare razionalmente tradizioni ormai obsolete.

E' più che ovvio in ogni caso che da qua a mille anni tutto cambierà... tutte le religioni o moriranno o cambieranno drasticamente modificando
(per l'ennesima volta) la favola religiosa per sopravvivere. Già nei prossimi secoli sicuramente i fedeli di fronte al diffondersi di scienza cultura e media diminuiranno... basta vedere che soltanto nel '900 i fedeli si sono già praticamente dimezzati, mentre prima chi non credeva era una rara eccezione.



[SM=x43799]
Sgallino
00giovedì 24 giugno 2010 15:25
Re:
rennasuper, 24/06/2010 12.51:

metal ma finchè si tratta di una sorta di pazziella new age - anche se magari fatto in maniera profonda - allora ok, ma attribuire divinità alla natura al giorno d'oggi e da cerebrolesi. E comunque la fede è proprio per questo segno di arretratezza culturale, è chiaro che più una persona è ignorante più crede. Se vai in un paesino dove manco c'è internet vedi che la vita ruota tutta attorno alla chiesa del posto, la gente crede a satana e lo teme e via dicendo. Ovvio che spostandosi in luoghi con meno ignoranza la cosa cambia drasticamente e chi crede lo fa per altri motivi (per me incomprensibili) fra cui probabilmente l'incapacità di criticare razionalmente tradizioni ormai obsolete.

E' più che ovvio in ogni caso che da qua a mille anni tutto cambierà... tutte le religioni o moriranno o cambieranno drasticamente modificando (per l'ennesima volta) la favola religiosa per sopravvivere. Già nei prossimi secoli sicuramente i fedeli di fronte al diffondersi di scienza cultura e media diminuiranno... basta vedere che soltanto nel '900 i fedeli si sono già praticamente dimezzati, mentre prima chi non credeva era una rara
eccezione.



erano anni che non leggevo tante minchiate tutte insieme.....
Selkis
00giovedì 24 giugno 2010 15:28
Re: Re:
Sgallino, 24/06/2010 15:25:



erano anni che non leggevo tante minchiate tutte insieme.....




argomentare, magari??? [SM=x43799]
Sgallino
00giovedì 24 giugno 2010 15:37
Re: Re: Re:
Selkis, 24/06/2010 15.28:




argomentare, magari??? [SM=x43799]




Allora ci provo, ma vi (Ti) anticipo che l'argomento necessita di un minimo (ma nel vero senso della parola) di cultura religiosa - ma anche semplice nozionismo, a questo punto andrebbe bene - per essere affrontato seriamente.
In primis affermare che chi crede è ignorante (perchè questa è l'equazione che passa) è da VERI ignoranti, ma su questo lascio sbizzarrire voi.
Secondariamente affermare che nei piccoli paesi si crede al diavolo e tutto gira intorno alla chiesa, mentre nelle città non è così è, a dir poco una nefandezza.
In ultimo sostenere che (nonostante il continuo processo di evangelizzazione) i fedeli nel secolo scorso si sono dimezzati e fra 1000 anni non ci saranno religioni è.....BHE DICIAMO COSI' RIDICOLO.
Sono cosciente che bisognerebbe argomentare molto più appofonditamente l'argomento ed in altre circostanze non mi sarei sottratto, ma lor signori comprenderanno che sono già entrato in clima nazionalista, motivo per il quale mi sottraggo a questo interessantissimo dibattito.
Ca marronn va accumpagn.

P.S. FORZA ITALIA
Selkis
00giovedì 24 giugno 2010 15:49
Re: Re: Re: Re:
Sgallino, 24/06/2010 15:37:




Allora ci provo, ma vi (Ti) anticipo che l'argomento necessita di un minimo (ma nel vero senso della parola) di cultura religiosa - ma anche semplice nozionismo, a questo punto andrebbe bene - per essere affrontato seriamente.
In primis affermare che chi crede è ignorante (perchè questa è l'equazione che passa) è da VERI ignoranti, ma su questo lascio sbizzarrire voi.
Secondariamente affermare che nei piccoli paesi si crede al diavolo e tutto gira intorno alla chiesa, mentre nelle città non è così è, a dir poco una nefandezza.
In ultimo sostenere che (nonostante il continuo processo di evangelizzazione) i fedeli nel secolo scorso si sono dimezzati e fra 1000 anni non ci saranno religioni è.....BHE DICIAMO COSI' RIDICOLO.
Sono cosciente che bisognerebbe argomentare molto più appofonditamente l'argomento ed in altre circostanze non mi sarei sottratto, ma lor signori comprenderanno che sono già entrato in clima nazionalista, motivo per il quale mi sottraggo a questo interessantissimo dibattito.
Ca marronn va accumpagn.

P.S. FORZA ITALIA




per fortuna la cultura religiosa non mi manca [SM=x43799]
Non ha detto che i credenti sono ignoranti. Ma quello che è certo è che spesso sviluppo di un Paese e influenza religiosa sono due fattori molto spesso inversamente proporzionali.

Non so cosa succederà tra mille anni, anche perchè pare che il mondo finirà nel 2012 [SM=x43638] ma i numeri parlano chiaro, le chiese si svuotano, i preti sono sempre di meno.
Ti copio un articolo che riguarda solo l'Italia, ma è una situazione comune a moltissimi Paesi

Primo shock: i preti diventano sempre più vecchi. L'età media dei sacerdoti diocesani in Italia è ormai di 60 anni. Il record di anzianità è delle Marche (età media 64 anni), seguite da Piemonte (63,7) e poi, via via, da Emilia, Liguria, Umbria, Triveneto, Toscana, Sardegna, Sicilia, tutte regioni in cui i preti hanno un'età media superiore ai 60. Più giovane - si fa per dire - il clero in Lombardia (età media 58 anni) e poi in Abruzzo e Molise, Campania, Puglia, Basilicata. Il record di gioventù va a Lazio e Calabria, con un comunque poco consolante 54 anni e mezzo di media.

Secondo shock: è sempre più difficile rimpiazzare i preti che se ne vanno. In Italia il 40 per cento di chi esce dalla parrocchia (per pensionamento, per invalidità o per decesso) non viene sostituito. In alcune regioni la situazione è drammatica: nelle Marche e in Piemonte le uscite sono tre volte le entrate. Appena meglio in Lazio, Calabria e Puglia. Così così in Lombardia.



Terzo shock: i preti diminuiscono in tutta Italia. Oggi sono poco meno di 32 mila i sacerdoti diocesani. Un terzo di essi (10 mila circa) sta in Lombardia e Triveneto (Umberto Bossi direbbe: in Padania). Poi 2.700 stanno in Piemonte, 2.500 in Emilia-Romagna, 2.200 in Sicilia, altrettanti in Campania, in Toscana, nel Lazio. Attenzione, però: i preti erano 69 mila (più del doppio) agli inizi del Novecento, a disposizione di una popolazione di appena 33 milioni di italiani. Insomma: c'era 1 prete ogni 500 abitanti. Oggi la popolazione in Italia ha appena raggiunto i 60 milioni di persone, dunque c'è un prete ogni 2 mila abitanti (per la precisione, 0,53 ogni mille). Certo, le statistiche ci dicono che in Italia ci sono più sacerdoti che ostetriche (0,26 per mille abitanti), più preti che ricercatori universitari (0,36 per mille abitanti). Ma ci sono meno sacerdoti che odontoiatri (0,60 per mille abitanti), che psicologi (0,66 per mille), che commercialisti (0,89 per mille abitanti). E naturalmente meno preti che insegnanti (sono 21,4 ogni mille italiani).

Non tutta l'Italia è uguale. Va peggio nel centro-sud, soprattutto in Puglia, Sicilia, Lazio e Campania, dove i sacerdoti ­- dicono le statistiche - sono sotto lo 0,5 ogni mille abitanti. Va meglio invece nel centro-nord e soprattutto in Umbria, nelle Marche e nel Triveneto, regioni in cui ci sono 0,8 preti ogni mille abitanti. Bene, dunque? No, perché maggior densità vuol dire anche maggior anzianità: nelle zone d'Italia dove ci sono più preti, questi sono più vecchi.


Etrusco
00giovedì 24 giugno 2010 16:58
Sgallino, 24/06/2010 15.37:




Allora ci provo, ma vi (Ti) anticipo che l'argomento necessita di un minimo (ma nel vero senso della parola) di cultura religiosa - ma anche semplice nozionismo, a questo punto andrebbe bene - per essere affrontato seriamente....




Ma questa non è un'argomentazione: hai solo espresso le tue opinioni personali, assolutamente legittime,
ma se vuoi controbattere con le tue tesi dovresti quantomeno dimostrarle nella parte necessaria e sufficiente.
Stai tranquillo che di cultura teologica ce n'è a sufficienza semmai volessi intavolare un discorso di più ampio respiro.

Aspettiamo fiduciosi dopo la partita [SM=x43812]
rennasuper
00giovedì 24 giugno 2010 18:06
Re:
Etrusco, 24/06/2010 16.58:




Ma questa non è un'argomentazione: hai solo espresso le tue opinioni personali, assolutamente legittime,
ma se vuoi controbattere con le tue tesi dovresti quantomeno dimostrarle nella parte necessaria e sufficiente.
Stai tranquillo che di cultura teologica ce n'è a sufficienza semmai volessi intavolare un discorso di più ampio respiro.

Aspettiamo fiduciosi dopo la partita [SM=x43812]




Probabilmente argomenterà stile felice... tipo quando dice che sepe non può essere colpevole perchè c'è la successione apostolica [SM=x43612]
Sgallino
00giovedì 24 giugno 2010 18:27
Re: Re: Re: Re: Re:
Selkis, 24/06/2010 15.49:




per fortuna la cultura religiosa non mi manca [SM=x43799]
Non ha detto che i credenti sono ignoranti. Ma quello che è certo è che spesso sviluppo di un Paese e influenza religiosa sono due fattori molto spesso inversamente proporzionali.

Non so cosa succederà tra mille anni, anche perchè pare che il mondo finirà nel 2012 [SM=x43638] ma i numeri parlano chiaro, le chiese si svuotano, i preti sono sempre di meno.
Ti copio un articolo che riguarda solo l'Italia, ma è una situazione comune a moltissimi Paesi

Primo shock: i preti diventano sempre più vecchi. L'età media dei sacerdoti diocesani in Italia è ormai di 60 anni. Il record di anzianità è delle Marche (età media 64 anni), seguite da Piemonte (63,7) e poi, via via, da Emilia, Liguria, Umbria, Triveneto, Toscana, Sardegna, Sicilia, tutte regioni in cui i preti hanno un'età media superiore ai 60. Più giovane - si fa per dire - il clero in Lombardia (età media 58 anni) e poi in Abruzzo e Molise, Campania, Puglia, Basilicata. Il record di gioventù va a Lazio e Calabria, con un comunque poco consolante 54 anni e mezzo di media.

Secondo shock: è sempre più difficile rimpiazzare i preti che se ne vanno. In Italia il 40 per cento di chi esce dalla parrocchia (per pensionamento, per invalidità o per decesso) non viene sostituito. In alcune regioni la situazione è drammatica: nelle Marche e in Piemonte le uscite sono tre volte le entrate. Appena meglio in Lazio, Calabria e Puglia. Così così in Lombardia.



Terzo shock: i preti diminuiscono in tutta Italia. Oggi sono poco meno di 32 mila i sacerdoti diocesani. Un terzo di essi (10 mila circa) sta in Lombardia e Triveneto (Umberto Bossi direbbe: in Padania). Poi 2.700 stanno in Piemonte, 2.500 in Emilia-Romagna, 2.200 in Sicilia, altrettanti in Campania, in Toscana, nel Lazio. Attenzione, però: i preti erano 69 mila (più del doppio) agli inizi del Novecento, a disposizione di una popolazione di appena 33 milioni di italiani. Insomma: c'era 1 prete ogni 500 abitanti. Oggi la popolazione in Italia ha appena raggiunto i 60 milioni di persone, dunque c'è un prete ogni 2 mila abitanti (per la precisione, 0,53 ogni mille). Certo, le statistiche ci dicono che in Italia ci sono più sacerdoti che ostetriche (0,26 per mille abitanti), più preti che ricercatori universitari (0,36 per mille abitanti). Ma ci sono meno sacerdoti che odontoiatri (0,60 per mille abitanti), che psicologi (0,66 per mille), che commercialisti (0,89 per mille abitanti). E naturalmente meno preti che insegnanti (sono 21,4 ogni mille italiani).

Non tutta l'Italia è uguale. Va peggio nel centro-sud, soprattutto in Puglia, Sicilia, Lazio e Campania, dove i sacerdoti ­- dicono le statistiche - sono sotto lo 0,5 ogni mille abitanti. Va meglio invece nel centro-nord e soprattutto in Umbria, nelle Marche e nel Triveneto, regioni in cui ci sono 0,8 preti ogni mille abitanti. Bene, dunque? No, perché maggior densità vuol dire anche maggior anzianità: nelle zone d'Italia dove ci sono più preti, questi sono più vecchi.






Allora se quotiamo senza neanche leggere, ma cosa dobbiamo argomentare.
Riposto testualmente cosa ha scritto rennasuper CHE TU HAI QUOTATO ANCHE NELLE VIRGOLE: "la fede è proprio per questo segno di arretratezza culturale, è chiaro che più una persona è ignorante più crede".
giusperito
00giovedì 24 giugno 2010 18:27
vorrei far notare ai sostenitori della scienza che la stanno adorando un po' come avviee per l'asino di NIetzsche.
La scienza è un miraggio, è un atto di fede analogo alla religione. Dire che la scienza spiegherà è un puro atto di fede. Pensate a Newton e al mare di errori scientificamente affermati. Se la scienze avesse le capacità di cui voi parlate non avremmo mai avuto Einstein. Inoltre la religione non è così negativa per due motivi diversi. Da un lato, come sostiene Popper, è stato elemento attraverso il quale l'uomo ha portato avanti la sua conoscenza, dall'altro perchè credere è umano ed è attraverso tale umanità che possiamo rapportarci su basi di interiorità al resto dell'umanità.
detto ciò io sono ateo.
Sgallino
00giovedì 24 giugno 2010 18:28
Re: Re: Re: Re: Re:
Selkis, 24/06/2010 15.49:




per fortuna la cultura religiosa non mi manca [SM=x43799]
Non ha detto che i credenti sono ignoranti. Ma quello che è certo è che spesso sviluppo di un Paese e influenza religiosa sono due fattori molto spesso inversamente proporzionali.

Non so cosa succederà tra mille anni, anche perchè pare che il mondo finirà nel 2012 [SM=x43638] ma i numeri parlano chiaro, le chiese si svuotano, i preti sono sempre di meno.
Ti copio un articolo che riguarda solo l'Italia, ma è una situazione comune a moltissimi Paesi

Primo shock: i preti diventano sempre più vecchi. L'età media dei sacerdoti diocesani in Italia è ormai di 60 anni. Il record di anzianità è delle Marche (età media 64 anni), seguite da Piemonte (63,7) e poi, via via, da Emilia, Liguria, Umbria, Triveneto, Toscana, Sardegna, Sicilia, tutte regioni in cui i preti hanno un'età media superiore ai 60. Più giovane - si fa per dire - il clero in Lombardia (età media 58 anni) e poi in Abruzzo e Molise, Campania, Puglia, Basilicata. Il record di gioventù va a Lazio e Calabria, con un comunque poco consolante 54 anni e mezzo di media.

Secondo shock: è sempre più difficile rimpiazzare i preti che se ne vanno. In Italia il 40 per cento di chi esce dalla parrocchia (per pensionamento, per invalidità o per decesso) non viene sostituito. In alcune regioni la situazione è drammatica: nelle Marche e in Piemonte le uscite sono tre volte le entrate. Appena meglio in Lazio, Calabria e Puglia. Così così in Lombardia.



Terzo shock: i preti diminuiscono in tutta Italia. Oggi sono poco meno di 32 mila i sacerdoti diocesani. Un terzo di essi (10 mila circa) sta in Lombardia e Triveneto (Umberto Bossi direbbe: in Padania). Poi 2.700 stanno in Piemonte, 2.500 in Emilia-Romagna, 2.200 in Sicilia, altrettanti in Campania, in Toscana, nel Lazio. Attenzione, però: i preti erano 69 mila (più del doppio) agli inizi del Novecento, a disposizione di una popolazione di appena 33 milioni di italiani. Insomma: c'era 1 prete ogni 500 abitanti. Oggi la popolazione in Italia ha appena raggiunto i 60 milioni di persone, dunque c'è un prete ogni 2 mila abitanti (per la precisione, 0,53 ogni mille). Certo, le statistiche ci dicono che in Italia ci sono più sacerdoti che ostetriche (0,26 per mille abitanti), più preti che ricercatori universitari (0,36 per mille abitanti). Ma ci sono meno sacerdoti che odontoiatri (0,60 per mille abitanti), che psicologi (0,66 per mille), che commercialisti (0,89 per mille abitanti). E naturalmente meno preti che insegnanti (sono 21,4 ogni mille italiani).

Non tutta l'Italia è uguale. Va peggio nel centro-sud, soprattutto in Puglia, Sicilia, Lazio e Campania, dove i sacerdoti ­- dicono le statistiche - sono sotto lo 0,5 ogni mille abitanti. Va meglio invece nel centro-nord e soprattutto in Umbria, nelle Marche e nel Triveneto, regioni in cui ci sono 0,8 preti ogni mille abitanti. Bene, dunque? No, perché maggior densità vuol dire anche maggior anzianità: nelle zone d'Italia dove ci sono più preti, questi sono più vecchi.





Allora se quotiamo senza neanche leggere, ma cosa dobbiamo argomentare.
Riposto testualmente cosa ha scritto rennasuper CHE TU HAI QUOTATO ANCHE NELLE VIRGOLE: "la fede è proprio per questo segno di arretratezza culturale, è chiaro che più una persona è ignorante più crede".

Sgallino
00giovedì 24 giugno 2010 18:31
Re: Re: Re: Re: Re:
Selkis, 24/06/2010 15.49:




per fortuna la cultura religiosa non mi manca [SM=x43799]
Non ha detto che i credenti sono ignoranti. Ma quello che è certo è che spesso sviluppo di un Paese e influenza religiosa sono due fattori molto spesso inversamente proporzionali.

Non so cosa succederà tra mille anni, anche perchè pare che il mondo finirà nel 2012 [SM=x43638] ma i numeri parlano chiaro, le chiese si svuotano, i preti sono sempre di meno.
Ti copio un articolo che riguarda solo l'Italia, ma è una situazione comune a moltissimi Paesi

Primo shock: i preti diventano sempre più vecchi. L'età media dei sacerdoti diocesani in Italia è ormai di 60 anni. Il record di anzianità è delle Marche (età media 64 anni), seguite da Piemonte (63,7) e poi, via via, da Emilia, Liguria, Umbria, Triveneto, Toscana, Sardegna, Sicilia, tutte regioni in cui i preti hanno un'età media superiore ai 60. Più giovane - si fa per dire - il clero in Lombardia (età media 58 anni) e poi in Abruzzo e Molise, Campania, Puglia, Basilicata. Il record di gioventù va a Lazio e Calabria, con un comunque poco consolante 54 anni e mezzo di media.

Secondo shock: è sempre più difficile rimpiazzare i preti che se ne vanno. In Italia il 40 per cento di chi esce dalla parrocchia (per pensionamento, per invalidità o per decesso) non viene sostituito. In alcune regioni la situazione è drammatica: nelle Marche e in Piemonte le uscite sono tre volte le entrate. Appena meglio in Lazio, Calabria e Puglia. Così così in Lombardia.



Terzo shock: i preti diminuiscono in tutta Italia. Oggi sono poco meno di 32 mila i sacerdoti diocesani. Un terzo di essi (10 mila circa) sta in Lombardia e Triveneto (Umberto Bossi direbbe: in Padania). Poi 2.700 stanno in Piemonte, 2.500 in Emilia-Romagna, 2.200 in Sicilia, altrettanti in Campania, in Toscana, nel Lazio. Attenzione, però: i preti erano 69 mila (più del doppio) agli inizi del Novecento, a disposizione di una popolazione di appena 33 milioni di italiani. Insomma: c'era 1 prete ogni 500 abitanti. Oggi la popolazione in Italia ha appena raggiunto i 60 milioni di persone, dunque c'è un prete ogni 2 mila abitanti (per la precisione, 0,53 ogni mille). Certo, le statistiche ci dicono che in Italia ci sono più sacerdoti che ostetriche (0,26 per mille abitanti), più preti che ricercatori universitari (0,36 per mille abitanti). Ma ci sono meno sacerdoti che odontoiatri (0,60 per mille abitanti), che psicologi (0,66 per mille), che commercialisti (0,89 per mille abitanti). E naturalmente meno preti che insegnanti (sono 21,4 ogni mille italiani).

Non tutta l'Italia è uguale. Va peggio nel centro-sud, soprattutto in Puglia, Sicilia, Lazio e Campania, dove i sacerdoti ­- dicono le statistiche - sono sotto lo 0,5 ogni mille abitanti. Va meglio invece nel centro-nord e soprattutto in Umbria, nelle Marche e nel Triveneto, regioni in cui ci sono 0,8 preti ogni mille abitanti. Bene, dunque? No, perché maggior densità vuol dire anche maggior anzianità: nelle zone d'Italia dove ci sono più preti, questi sono più vecchi.





Questa poi........non crediamo nella Madonna o in Gesù, ma ci viene semplicissimo credere negli U.F.O o nel calendario Maya.
I numeri....quali numeri?
Vai a vedere i numeri relativi al processo di evangelizzazione.
Fanno più rumore 4 cani che abbaiano, piuttosto che una mandria di tori a pascolare!
rennasuper
00giovedì 24 giugno 2010 18:33
Infatti è così, ma non ho neanche detto che solo gli ignoranti credono. Anzi, ho detto che non mi spiego perchè chi non lo sia lo faccia. Che ignoranza e religione siano complementari è abbastanza palese, ovvio che chi non ha come spiegarsi il mondo lo fa attraverso il culto. O vuoi forse pretendere che chi venerava gli elementi non lo facesse per ignoranza? Non si sapeve niente sugli elementi e gli si attribuiva la divinità per spiegarli.

Lo stesso accade nelle religioni più avanzate, a meno che tu voglia negare che nel medioevo l'ignoranza permetteva alla chiesa di fare ciò che voleva. Una buona percentuale di gente del passato era terrorizzata dalle fiabe su streghe e diavolo ad esempio, e proprio per ignoranza le donne venivano bruciate... ti porto esempi palesi giusto perchè nella tua pochezza mentale screditi quanto dico senza neanche analizzarne la portata. E' chiaro che ad oggi la società si è evoluta, sebbene non dappertutto. Fatti un giro nei paesi arabi, magari mettiti in atteggiamento sconcio con la tua ragazza... vedi che la lapideranno perchè nella loro ignoranza sono fanatici e vi associeranno al demonio...
Sgallino
00giovedì 24 giugno 2010 18:36
Re:
rennasuper, 24/06/2010 18.33:

Infatti è così, ma non ho neanche detto che solo gli ignoranti credono. Anzi, ho detto che non mi spiego perchè chi non lo sia lo faccia. Che ignoranza e religione siano complementari è abbastanza palese, ovvio che chi non ha come spiegarsi il mondo lo fa attraverso il culto. O vuoi forse pretendere che chi venerava gli elementi non lo facesse per ignoranza? Non si sapeve niente sugli elementi e gli si attribuiva la divinità per spiegarli.

Lo stesso accade nelle religioni più avanzate, a meno che tu voglia negare che nel medioevo l'ignoranza permetteva alla chiesa di fare ciò che voleva. Una buona percentuale di gente del passato era terrorizzata dalle fiabe su streghe e diavolo ad esempio, e proprio per ignoranza le donne venivano bruciate... ti porto esempi palesi giusto perchè nella tua pochezza mentale screditi quanto dico senza neanche analizzarne la portata. E' chiaro che ad oggi la società si è evoluta, sebbene non dappertutto. Fatti un giro nei paesi arabi, magari mettiti in atteggiamento sconcio con la tua ragazza... vedi che la lapideranno perchè nella loro ignoranza sono fanatici e vi associeranno al demonio...




la tua megalomania non ti fa rendere conto di quanto sei ridicolo
rennasuper
00giovedì 24 giugno 2010 18:39
veramente ad essere ridicolo, nonchè maleducato, sei soltanto tu. Ma non mi stupisce la cosa in quanto sono abituato alle cosiddette "argomentazioni" di gente come te. Se intendi discutere in modo costruttivo fa pure, altrimenti torna a giocare coi lego [SM=x43668]

Almeno gente come felice argomenta e sa porre in essere un dialogo... fra te e un troll invece non vedo molta differenza... anzi ti prego dimmi che sei un fake [SM=x43612]
Sgallino
00giovedì 24 giugno 2010 18:46
Re:
rennasuper, 24/06/2010 18.39:

veramente ad essere ridicolo, nonchè maleducato, sei soltanto tu. Ma non mi stupisce la cosa in quanto sono abituato alle cosiddette "argomentazioni" di gente come te. Se intendi discutere in modo costruttivo fa pure, altrimenti torna a giocare coi lego [SM=x43668]

Almeno gente come felice argomenta e sa porre in essere un dialogo... fra te e un troll invece non vedo molta differenza... anzi ti prego dimmi che sei un fake [SM=x43612]




Caro il mio saputello, questo è il secondo post offensivo e denigratorio che scrivi.
Sei abituato alle cd. argomentazioni!!!!!?????
parli per luoghi comuni, spari sentenze (ad anche caxxate) e poi ti offendi pure,....
non ci sono più gli esaltati di una volta
rennasuper
00giovedì 24 giugno 2010 18:47
Re:
giusperito, 24/06/2010 18.27:

vorrei far notare ai sostenitori della scienza che la stanno adorando un po' come avviee per l'asino di NIetzsche.
La scienza è un miraggio, è un atto di fede analogo alla religione. Dire che la scienza spiegherà è un puro atto di fede. Pensate a Newton e al mare di errori scientificamente affermati. Se la scienze avesse le capacità di cui voi parlate non avremmo mai avuto Einstein. Inoltre la religione non è così negativa per due motivi diversi. Da un lato, come sostiene Popper, è stato elemento attraverso il quale l'uomo ha portato avanti la sua conoscenza, dall'altro perchè credere è umano ed è attraverso tale umanità che possiamo rapportarci su basi di interiorità al resto dell'umanità.
detto ciò io sono ateo.



Non hai torto, infatti non mi affido all'eventualità che tutto possa essere spiegato scientificamente. Tuttavia non posso concordare quando mi citi Popper perchè ti ricordo che fino al '700 si spiegava tutto con la religione... solo dopo, di fronte a quelli che apparivano sempre più palesemente come errori, si è sviluppato un sistema diversa di spiegare il mondo, tornando alla filosofia e sviluppando le scienze. La differenza fra scienza è religione è che la prima tenta di spiegare le cose andando incontro a tantissimi errori, e cercando di migliorarsi, la religione al contrario si compone di dogmi e non cerca in alcun modo di trovare spiegazioni migliori a ciò che è stato ipotizzato in tempi remoti. Fosse per la religione la terra sarebbe ancora piatta...


rennasuper
00giovedì 24 giugno 2010 18:51
Re: Re:
Sgallino, 24/06/2010 18.46:




Caro il mio saputello, questo è il secondo post offensivo e denigratorio che scrivi.
Sei abituato alle cd. argomentazioni!!!!!?????
parli per luoghi comuni, spari sentenze (ad anche caxxate) e poi ti offendi pure,....
non ci sono più gli esaltati di una volta




veramente l'esaltato sei te, io scrivo post in cui mi apro al dialogo, nei tuoi post fino ad adesso ci sono stati solo insulti celati ed argomentazioni zero. hai aperto dicendo "In primis affermare che chi crede è ignorante (perchè questa è l'equazione che passa) è da VERI ignoranti, ma su questo lascio sbizzarrire voi." che non è un'argomentazione e non prende in considerazione il fatto che nel mio post ho chiaramente detto che credere non per forza significa essere ignoranti, ma evidentemente non sai leggere.

Il tuo secondo punto "Secondariamente affermare che nei piccoli paesi si crede al diavolo e tutto gira intorno alla chiesa, mentre nelle città non è così è, a dir poco una nefandezza." anch'esso non è argomentare... è parlare per dogmi.

Il terzo poi "In ultimo sostenere che (nonostante il continuo processo di evangelizzazione) i fedeli nel secolo scorso si sono dimezzati e fra 1000 anni non ci saranno religioni è.....BHE DICIAMO COSI' RIDICOLO. " non sarebbe neanche degno di essere quotato, e denota di nuovo che non mi hai letto.

In conclusione, attualmente non mi sembri molto lucido, senza offesa (cosa che invece tu fai)... puoi sempre riscattarti, ma se continui di questo passo mi pare difficile.
Sgallino
00giovedì 24 giugno 2010 19:07
Re: Re: Re:
rennasuper, 24/06/2010 18.51:




veramente l'esaltato sei te, io scrivo post in cui mi apro al dialogo, nei tuoi post fino ad adesso ci sono stati solo insulti celati ed argomentazioni zero. hai aperto dicendo "In primis affermare che chi crede è ignorante (perchè questa è l'equazione che passa) è da VERI ignoranti, ma su questo lascio sbizzarrire voi." che non è un'argomentazione e non prende in considerazione il fatto che nel mio post ho chiaramente detto che credere non per forza significa essere ignoranti, ma evidentemente non sai leggere.

Il tuo secondo punto "Secondariamente affermare che nei piccoli paesi si crede al diavolo e tutto gira intorno alla chiesa, mentre nelle città non è così è, a dir poco una nefandezza." anch'esso non è argomentare... è parlare per dogmi.

Il terzo poi "In ultimo sostenere che (nonostante il continuo processo di evangelizzazione) i fedeli nel secolo scorso si sono dimezzati e fra 1000 anni non ci saranno religioni è.....BHE DICIAMO COSI' RIDICOLO. " non sarebbe neanche degno di essere quotato, e denota di nuovo che non mi hai letto.

In conclusione, attualmente non mi sembri molto lucido, senza offesa (cosa che invece tu fai)... puoi sempre riscattarti, ma se continui di questo passo mi pare difficile.



Di nuovo, ma riesci a negare anche quello che scrivi e meno male che tutti lo possono leggere.
Allora, forse eri distratto e lo posto di nuovo: "la fede è proprio per questo segno di arretratezza culturale, è chiaro che più una persona è ignorante più crede".
Con questa frase non hai offeso solo me, caro il mio saputello.
Ora torno a lavorare che oggi è stata veramente una giornata di m...a in tutti i sensi
rennasuper
00giovedì 24 giugno 2010 19:10
Re:
rennasuper, 24/06/2010 12.51:

E comunque la fede è proprio per questo segno di arretratezza culturale, è chiaro che più una persona è ignorante più crede. Se vai in un paesino dove manco c'è internet vedi che la vita ruota tutta attorno alla chiesa del posto, la gente crede a satana e lo teme e via dicendo. Ovvio che spostandosi in luoghi con meno ignoranza la cosa cambia drasticamente e chi crede lo fa per altri motivi (per me incomprensibili) fra cui probabilmente l'incapacità di criticare razionalmente tradizioni ormai obsolete.




hm mi sa che allora davvero non sai leggere, o forse non capisci l'italiano...o forse fai parte della percentuale ignorante che crede e non di quella intelligente [SM=x43668] vai a lavorare dai che è meglio [SM=x43799]

P.S.: ancora non hai fornito alcuna argomentazione, peccato, io ed etrusco confidavamo in qualcosa di sensato... ti abbiamo sopravvalutato [SM=x43625]
Etrusco
00giovedì 24 giugno 2010 20:01
Re:
giusperito, 24/06/2010 18.27:

vorrei far notare ai sostenitori della scienza che la stanno adorando un po' come avviee per l'asino di NIetzsche.
La scienza è un miraggio, è un atto di fede analogo alla religione. Dire che la scienza spiegherà è un puro atto di fede. Pensate a Newton e al mare di errori scientificamente affermati. Se la scienze avesse le capacità di cui voi parlate non avremmo mai avuto Einstein. Inoltre la religione non è così negativa per due motivi diversi. Da un lato, come sostiene Popper, è stato elemento attraverso il quale l'uomo ha portato avanti la sua conoscenza, dall'altro perchè credere è umano ed è attraverso tale umanità che possiamo rapportarci su basi di interiorità al resto dell'umanità.
detto ciò io sono ateo.




Attento: la scienza non può essere idolatrata o fine a sè stessa:
ad un certo livello è una continua ricerca e non depositaria di certezze assolute e di esempi se ne potrebbero fare molti.
Sulle religioni concordo e aggiungo che potenzialmente ha una sorta di utilità sociale tra i vari lati positivi, purtroppo spesso qualcuno ne abusa... [SM=x43606]
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