Choc a nocera inferiore (salerno) scattano i controlli in tutta la provincia
La rapitrice: «Signora lo dia a me, lo porto al nido» Scappata col montacarichi e poi a bordo di una Fiat
Un neonato
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SALERNO - Il piccolo Luca, venuto alla luce alle 10 all'ospedale di Nocera, in provincia di Salerno, alle 14 e 30 non c'era già più: rapito. Una storia dai contorni incredibili quella che accaduta al nosocomio Umberto I. Secondo una prima ricostruzione pare che intorno all'ora di pranzo, nella stanza del reparto di ginecologia dov'è ricoverata la mamma, sia entrata una giovane donna tra i 25 e i 30 anni, coi capelli neri raccolti, vestita da infermiera.
IL RAPIMENTO - Con la scusa di portare il neonato nel nido, e rassicurando la madre, che si trovava in compagnia della cognata, la finta infermiera l'avrebbe invece prelevato e portato con sé. Solo verso le 15 quando la madre ha chiesto al personale medico di poter vedere il figlio si è scoperto che il bambino era stato sottratto da un soggetto non autorizzato. Subito è stato dato l'allarme.
LE RICERCHE E I PRIMI SOSPETTI - Sembra che la rapitrice si sia allontanata dall'ospedale scendendo dal reparto con un montacarichi e poi andando via a bordo di una Fiat di colore verde, forse in compagnia di una complice e con due bambini seduti sul sedile posteriore. Sul drammatico episodio sta indagando la polizia, coordinata dal questore di Salerno Vincenzo Roca, che si è subito recato in ospedale. Il capo della polizia Antonio Manganelli, inoltre, ha inviato ispettori dello Sco per coadiuvare le indagini. L’ospedale Umberto I è presidiato da un ingente spiegamento di forze dell’ordine e controlli minuziosi sono attuati anche all’ingresso di Nocera Inferiore dell’autostrada A3 Napoli-Salerno. Le ricerche si stanno svolgendo infatti anche a Napoli e con l’ausilio di un elicottero: la zona sotto controllo è ampia perché il ritardo con cui è stato dato l’allarme potrebbe aver favorito la fuga dei sequestratori.
FAMILIARI IN PENA - La mamma del piccolo, A. F. , è impiegata in un centro di telefonia, mentre il papà, F. C., è maresciallo dell'esercito appartenente alla brigata Garibaldi, e attualmente impegnato in missione in Libano. Il papà era appositamente rientrato in Italia per la nascita del bimbo, ma al momento del sequestro si trovava a casa per accudire il primo figlio della coppia, che ha due anni. Fuori al reparto sono immediatamente accorsi i parenti della coppia, che vive a Nocera superiore, in pena per la sparizione del piccolo, nato stamane con un partito cesareo, come ha precisato l'anestesista Claudio Pagano. In base alla ricostruzione appare chiaro che chi ha portato via il bimbo conoscesse molto bene l'ospedale, vista la rapidità dei movimenti e la disponibilità della divisa tipica del personale della nursery.
IL MEDICO IN ANSIA - «È una cosa inaudita, un atto inusitato». A parlare così, al Tg3, del rapimento del neonato è il responsabile del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Nocera Inferiore dove il piccolo è venuto alla luce, Gaetano Vitagliano. «Il bimbo - ha detto il primario - ha solo poche ore di vita ed ha bisogno di tutto». Ma il medico si è anche detto «ottimista» sulla soluzione della vicenda
IL SINDACO - «È una vicenda sconcertante ed angosciante ma che presenta anche tante anomalie e punti interrogativi». Così il sindaco di Nocera Inferiore Antonio Romano: «È un fatto - sottolinea - di una gravità inaudita. Non conosco nel dettaglio quanto successo ma ragionando in astratto mi sembra una vicenda molto anomala, che andrebbe approfondita per bene. Conosco la professionalità della struttura e degli operatori. Ma, ripeto, mi sembra una vicenda molto strana. A rassicurarmi c’è comunque il fatto che dalle forze dell’ordine è stata posta la massima attenzione».
Rosa Coppola
07 giugno 2010
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